Il 17 e il 18 Maggio torna a San Gimignano, nel cuore della Toscana, la Vernaccia Wine Fest, evento aperto a tutti gli appassionati con protagonista il più importante bianco toscano. Organizzata dal Consorzio della Vernaccia in collaborazione con l’amministrazione comunale, la festa sarà caratterizzata da degustazioni itineranti per il centro storico della città, masterclass e laboratori di abbinamento cibo-vino con prodotti tipici toscani. Come sempre il cuore della manifestazione sarà l’incontro con i vignaioli del territorio presenti dietro ai banchi di assaggio. C’è molta attesa come testimoniano le parole della presidente del Consorzio, Irina Strozzi: “Le prime edizioni hanno rappresentato una scommessa, un nuovo modo di promuovere la nostra Regina Bianca toscana. Ci aspettiamo che l’edizione 2025 sia non solo una conferma del successo di pubblico degli anni precedenti, ma che contribuisca anche alla crescita costante di questa denominazione, storica ma proiettata oggi più che mai nella dinamicità e nel futuro”.

Le parole della presidente definiscono le ambizioni del comprensorio dei produttori, i quali forti della storicità della denominazione, la prima decretata in Italia (1966), intendono costruire un futuro di qualità enologica. Per capire a pieno il potenziale della Regina Ribelle come è ormai definita la Vernaccia di San Gimignano è utile però comprenderne il presente soprattutto nel contesto enologico contemporaneo. La Vernaccia, infatti, per le sue caratteristiche fisiologiche potrebbe apparire come il manzoniano “vaso di terra cotta, costretto a viaggiar in compagnia di molti vasi di ferro”, in quanto bianco poco caratterizzato da profumi e freschezza acida in un’epoca nella quale molti appassionati si rivolgono a vini che per aromaticità e tensione si originano in altre latitudini. Vi sono però tre punti che, a nostro giudizio, potranno giocare a favore del territorio:
a. Paesaggio. La Vernaccia proviene da un territorio unico in cui la bellezza del paesaggio collinare ereditato da secoli di Storia si inserisce in una serie di borghi di origine medievale visitati da turisti di tutto il mondo. San Gimignano è il centro di questo sistema con i suoi scorci mozzafiato e il suo fascino senza tempo.
La narrazione del vino oggi passa anche attraverso il racconto di un territorio.


b. Versatilità. Se intensità aromatica e spina dorsale acida non rappresentano gli elementi evidenti del vino è altrettanto appurato che la Vernaccia ha un potenziale qualitativo enorme se saputo declinare attraverso sapidità, densità della materia e capacità di invecchiamento. Ciò è possibile grazie a suoli di origine perlopiù pliocenici, antichi fondali marini nei quali oggi è possibile ritrovare conchiglie meravigliose. Tali matrici donano alle uve bucce spesse, ambrate in maturità, ricche di pruina. Da ciò deriva un altro elemento di grande dinamismo enologico: l’attitudine del vino a essere maturato in materiale diversi, come acciaio, legno o terracotta, senza perdere identità varietale e fibra, caratteristiche che conferiscono alla Vernaccia la qualità dell’invecchiamento.
c. Vignaioli. Se per anni la Vernaccia ha contato su una produzione seriale forte della lunga tradizione enologica della zona, oggi il mercato del vino di eccellenza richiede competenze ben più specifiche tese al massimo risultato qualitativo. Ciò è alla portata del territorio a patto che si dia voce ai migliori vignaioli. La parola vignaiolo implica figure che seguano la produzione dalla vigna alla bottiglia, che siano i responsabili diretti della qualità del vino messo in commercio. Elemento attivo del terroir, la figura umana è in grado di trasmettere eccellenza e originalità alle bottiglie prodotte.
Conferendo visibilità ai vignaioli il territorio potrà elevarsi a punto di riferimento per il bianco italiano.
Tutti gli appassionati che si recheranno a San Gimignano alla festa della Vernaccia potranno toccare con mano questi elementi unici del territorio, basi sulle quali si potrà costruire sul glorioso passato un futuro ricco di soddisfazioni e, di sicuro, vini buoni.