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Confesso che ho mangiato… al Teatro del Sale con Davide Paolini
Una serata ispirata all’ultimo libro del noto giornalista enogastronomico tra conversazioni e racconti di esperienze
Testo di
Isabelle Grabau
Foto cortesia
Confesso che ho mangiato… al Teatro del Sale con Davide Paolini
5 minuti

Confesso che ho mangiato e bevuto di tutto e ovunque: il piacere non è solo aver vissuto quei frammenti, ma ciò che è rimasto nella mia memoria sensoriale.

Il Teatro del Sale del Cibrèo a Firenze ha ospitato una cena-evento dedicata alla memoria gastronomica e al valore emozionale del cibo, ispirata all’ultimo libro Confesso che ho mangiato di Davide Paolini, voce storica del giornalismo enogastronomico italiano.

Si sa, Paolini non ama le ricette con grammi e centilitri; infatti, nel suo libro – che in questi giorni sembra essere introvabile – non ne parla. Racconta ricordi di viaggi, luoghi e persone che ha visto attraverso il cibo: “che è un mezzo di conoscenza, non solo sapore, ma qualcosa di molto più”, così apre la serata, appena salito sul palco.

Una cena-spettacolo dove le parole del suo libro diventano conversazioni e racconti di esperienze, tradizioni culinarie o mode gastronomiche, con amici e ospiti d’eccezione come Ilaria Legato, Dario Cecchini, Umberto Montano e Fulvio Pierangelini, che hanno arricchito la serata con letture, ricordi, saperi e sapori.

“I sapori sono come i luoghi e le persone: ti restano dentro e ogni tanto tornano a bussare alla porta dei ricordi”

Racconta Davide Paolini e continua: “Viaggiare è un’esperienza interiore che lascia traccia di sé nel nostro animo. Il desiderio e la ricerca trovano appagamento negli odori di città, borghi e mari. Così come nei colori di un paesaggio, nei rumori di un fiume, nel sapore di un piatto, nel profumo di un vino, nel piacere di nuovi incontri.”

Tra una pièce e l’altra, il menu della serata, firmato da Oscar Severini – l’executive chef del Gruppo Cibrèo – ha trasformato le storie raccontate in piatti. E, al suonare della campanella della cucina, tutti in piedi e in fila a prendere il proprio piatto. Un magico movimento disordinato della sala rende ogni cena al Teatro del Sale un evento brillante e vivace, con un’atmosfera conviviale e divertente, dove le possibilità di conoscere persone e condividere visioni, sorrisi e pensieri si amplificano, diventando normale amministrazione — il tutto mangiando prelibatezze.

Con la Mortadella Bologna scottata con fichi secchi si parla di scambio di coppie: ostriche e champagne o mortadella e lambrusco? No, mortadella e champagne! Omaggio alla bottega del Mercato di Modena e alla memoria del lusso popolare. Il secondo antipasto, ilKobe di Suzuka, racconta del viaggio in Giappone – quando Paolini si occupava di Formula 1 per Benetton – e dell’unica volta che la scuderia vinse al circuito di Suzuka e lui non era presente: stava mangiando una preziosa bistecca di manzo Wagyu a Kobe, ammirando le spettacolari montagne che circondano il porto. La Lasagna del Monsignoreè pensata per rendere omaggio alla memoria sensoriale che il cibo sa risvegliare, i ricordi d’infanzia e la cucina delle nonne. Ho scoperto che la vera lasagna tradizionale è verde, non lo sapevo, ma confesso che qui non ho molto altro da dire, perché mi sono concentrata sul piatto: era talmente buona che mi son persa.

Ho rialzato la testa e mi sono subito immersa in un altro racconto del giornalista. Se è vero che tutto è il contrario di tutto, la sua esperienza al Green Bar in Asia — tornatovi addirittura due volte in 24 ore — fu prima meravigliosa, poi deludente. “A volte i sapori non sono sempre gli stessi, tutto scorre e tutto cambia: non si può fare la stessa esperienza identica due volte, perché non si può sfuggire alla legge inesorabile del mutamento”, racconta con malinconia.

Rognone e Cipolle Paradiso per la riscoperta del quinto quarto: sapori autentici, dimenticati e riscoperti, ma mai scomparsi. Il Puré dei Puré alla Robuchon con Pancia di Vitella è un omaggio alla tradizione contadina e ai pranzi di famiglia, ma anche alla cucina francese e a quel puré-mito, 50% burro e 50% patate, che Paolini, a cena dallo stellato, richiese più volte. Venne ripreso dal maître: “Signore, qui si mangia con il palato, non con la pancia!” — e dopo tanti anni comprende e concorda con la nota ricevuta. Io ne avrei mangiate ancora mille porzioni, da pelle d’oca. Infine, un delicatissimo Bianco Mangiare: ricordi di viaggio nella dolcezza siciliana e nella memoria del Sud, ma anche un memorabile omonimo dolce fatto con cioccolata di Modica, assaggiato in Canada.

E ancora, sul palco il divertente momento della carne con Dario Cecchini e il racconto della nobile arte del “cazzeggio” toscano, che trasforma la tragedia in parodia per riderci sopra e sdrammatizzare. Durante il Covid, Cecchini e Paolini organizzarono “il funerale della bistecca”, un’asta di bistecche per beneficenza ed Elton John ne comprò addirittura una a 600 sterline. Infine, il racconto di Pierangelini e il suo spaghetto al pomodoro che, in accordo con Paolini, vista l’estrema bontà, venne messo in menu a 50 €… ma durò tre giorni.

Una serata ricca di aneddoti e sorrisi, che mi lascia la voglia di condividere un commento sentito per caso a fine spettacolo: “altro che intelligenza artificiale!”. Concordo, nessuna IA potrà mai ricalcare l’esperienza, i ricordi, le emozioni, la pelle d’oca e la nostra “madeleine”.

Il Circo-lo Teatro del Sale

È uno dei luoghi culturali e gastronomici più amati di Firenze, nel cuore del quartiere di Sant’Ambrogio. Un luogo conviviale davvero unico dove i suoi soci possono assistere al doppio spettacolo della cucina e del palcoscenico. Nato nel 2003 da un’idea di Maria Cassi e di suo marito, l’istrionico chef fiorentino Fabio Picchi, patron del Gruppo Cibrèo di cui il Teatro del Sale fa parte, è tutt’oggi il primo e vero Dinner Theater della città e un circolo culturale dove il cibo diventa strumento di incontro e riflessione. L’associazione culturale programma circa 240 spettacoli l’anno: sul palcoscenico si alternano professionisti della musica, della danza e della recitazione.

I prossimi appuntamenti del Teatro del Sale: da Oscar Farinetti ai racconti di una Drag Queen, dalla comicità stile Zelig fino a serate omaggio per Vasco Rossi, Lucio Dalla e De Gregori. Qui puoi dare un’occhiata a tutti gli eventi in programma.



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