Reportage
chef’s table
Prendere il cliente per il (verso) giusto
Il ristorante di Mario e Remo Capitaneo il Piazza Duomo a Milano.
Da Cook_inc N. 36
Prendere il cliente per il (verso) giusto
11 minuti

Il nuovo, e primo, ristorante a firma dei fratelli Mario e Remo Capitaneo ridisegna l’accoglienza nel cuore di Milano, in Piazza Duomo. Con diversi chef’s table che coinvolgono l’intera sala e una cucina concreta a tutto gusto che lascia poco spazio alle mode del momento e si preoccupa di far star bene l’ospite.

Certo, gli anni passano e la Milano che appare oggi davanti ai nostri occhi non è più quella “da bere” degli anni Ottanta. Lo yuppismo rampante di quei tempi, figlio di un benessere diffuso – persino eccessivo nelle sue manifestazioni – nel nuovo millennio ha lasciato il posto a diverse insicurezze che il periodo pandemico ha contribuito ad acuire. Eppure, il capoluogo lombardo rimane sempre il fulcro delle idee, della moda, del design ed è il termometro dell’economia nazionale pur tra le mille contraddizioni che caratterizzano la complicata geografia dell’Italia. Lo spartiacque degli ultimi anni che ha segnato in città una sorta di rinascita è stato l’Expo 2015, vera e propria sliding door che ha inaugurato il ridisegno dell’attuale profilo urbano verticale della città e ha dato nuova linfa vitale alle diverse attività produttive. A partire proprio dal comparto gastronomico, che ha visto nell’ultimo decennio una indiscutibile crescita, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo. In città sono arrivate molte insegne e il mercato si è evoluto in maniera esponenziale mettendo in luce la voglia e la passione di una brillante generazione di cuochi. Al netto delle più recenti complicazioni che il settore vive tuttora nel trovare personale di sala e di cucina minimamente qualificato, le buone notizie non mancano e così gli indirizzi cui fare riferimento in città, che, si spera, siano da sprone per un rinascimento gastronomico. Come nel caso di Verso, aperto da meno di un anno nel salotto buono di Milano, in Piazza Duomo, che si è subito distinto come una delle novità più stimolanti all’ombra della Madonnina.

Un’unica grande stanza ricavata negli spazi che una volta ospitavano l’Enoteca Duomo 21 (dal numero del civico) e che ora accoglie un locale piuttosto singolare, concepito sull’idea di abbattere le barriere che esistono tra sala e cucina nei confronti del cliente. La cucina è al centro – a vista – per consentire un’esperienza totalizzante per l’ospite che siede nei tre chef’s table che la circondano. Ci si confronta con i cuochi, si scambiano quattro battute con gli altri clienti, si dialoga badando poco al contesto. L’ambiente è essenziale e nudo, informale, con una mise en place scarna e con un’unica grande opera d’arte alle pareti, realizzata dall’artista croato Danijel Zezelj (Live performance durante l’evento The Grand Gelinaz! Shuffle – Stay in Tour. Silent Voices, organizzato dagli Chef del Ristorante Il Giglio e svoltosi a Tenuta di Valgiano a Lucca nel 2021, ndr).

Il mix intrigante di una coppia di fratelli che in qualche modo si completano dà vita a un menu che raccoglie l’estro e la creatività di Mario con la concretezza e la solidità esecutiva di Remo. 

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