Testo di Isabelle Grabau
Foto cortesia di Ufficio Stampa Villa Saletta
Quando il sole scalda l’inverno più rigido, e regala un sospiro di sollievo a noi e alla natura, non c’è nulla di più piacevole che scoprire le meraviglie della nostra terra. Siamo a 4 km da Palaia, in provincia di Pisa, poco distante da Volterra. Villa Saletta è un antico borgo risalente all’anno 980 d.c., così come raccontato nel primo resoconto sulla produzione di vino nella Fattoria, ma anche un’azienda agricola di 1200 ettari dove ospitalità, produzioni agricole, valorizzazione del territorio e vino sono al centro di un progetto visionario e immenso.
La tenuta è appartenuta a 4 grandi famiglie, i Gambacorta fino al 1300, i Riccardi, importante famiglia di banchieri della potente casata dei Medici, i Castelli, e infine, dal 2000 ad oggi, la proprietà è della famiglia inglese Hands, a cui si deve la rinascita di questa splendida realtà. Il progetto a lungo termine vede la ristrutturazione dell’antico borgo – un vero e proprio villaggio – e la messa a punto di un resort di lusso con servizi degni dei migliori resort al mondo. Nei prossimi tre anni si programma una nuova cantina con un’area dedicata alla vinificazione di 2300 mq totalmente interrata nella collina, l’apertura di un ristorante gourmet, una trattoria e un negozio di prelibatezze locali.
Oggi è possibile visitare la piazza principale del Borgo ancora in ristrutturazione – sito scelto anche da registi italiani come Paolo Virzì per il suo Io e Napoleone e dai fratelli Taviani per Fiorile e La notte di San Lorenzo– e la cantina attuale a valle, che diventerà poi sede amministrativa, progettata dallo studio Rossiprodi. Costruzione in corten, cemento, metallo e sughero, dove l’architetto Professore all’Università di Firenze ha realizzato una struttura attenta alla sostenibilità utilizzando tecniche contemporanee di coibentazione, restando in armonia con il paesaggio circostante.
Tre ville sono state già ristrutturate con un design unico, estrema attenzione al rispetto delle tradizioni locali con contaminazioni di modernariato e pezzi di design contemporaneo, per accogliere un turismo high standing proveniente da tutto il mondo. Villa Fagnana ha otto stanze da letto e altrettanti bagni, è un’antica fattoria del 1800, con un giardino intimo e piscina. Villa Valle si trova nel cuore di una piccola valle, appartata e riparata dove la quiete creata dalla vegetazione che la circonda assicura la massima riservatezza. Villa Casolare, infine, è una piccola locanda estiva nascosta nella foresta e situata sulla parte alta dei boschi collinari della fattoria, un cottage incastonato nella natura più selvaggia.
Ulivi, vigne, coltivazioni agricole (grani, erbe, frutta e ortaggi, tartufi) sono tutti gestiti dall’A.D., agronomo ed enologo, David Landini, con un trascorso da Frescobaldi, Antinori e Bertani Domains, oggi a capo della direzione tecnica delle varie produzioni. 40 ettari vitati progettati con estrema attenzione a blocchi di 7-8 ettari per rendere sostenibile la gestione, in un territorio difficile e diversificato, dove la ricerca e l’analisi dello stesso, è stata indispensabile per sposare il terroir e il vitigno più adatto a dare la versione migliore di sé. Lo scopo, in vigna e in cantina, è di ottenere vini di alta gamma che riescano a esprimere il territorio.
La selezione delle uve in vigna è rigorosamente a mano, per poi essere selezionata in cantina da una macchina ottica di ultima tecnologia, e nuovamente a mano. Ogni vasca corrisponde a una cuvée (quindi ad una porzione di vigna). Diversamente dalla tendenza del momento, quasi tutte le produzioni di rossi fanno legno, ma l’attenzione è talmente millimetrica che in nessun vino se ne sente la prevalenza. “Esaltare in ogni modo un prodotto già di per sé di grande qualità senza agenti chimici o azioni non sostenibili, con una tecnica d’eccellenza e uno studio rigoroso di ogni possibilità” sono le parole di Landini mentre ci guida nella cantina dell’azienda.
D’obbligo una passeggiata al Torrino, un’antica vigna circolare usata anticamente come “trappola” per cacciare. Dalla postazione di caccia in cima alla collina i filari girano in tondo e si susseguono in un labirinto di vigneti architettati per intrappolare animali golosi, oggi rimessa a punto con una nuova selezione di Cabernet Sauvignon. Qui l’ospitalità organizza pic nic e pranzi tra le vigne di grande suggestione.
Un breve tasting per rompere il ghiaccio, dove con mio grande piacere, oltre ai sontuosi rossi abbiamo assaggiato un metodo classico veramente degno di nota, e poi un veloce pranzo “in casa” nel salotto padronale della Villa Fagnana. Camino acceso, piatti della tradizione toscana e chiacchiere in tavola tra un vino e l’altro, per chiudere in dolcezza con una produzione privata e limitata di Occhio di Pernice.
Villa Saletta è un luogo autentico dove la produzione agricola e il vino sono il filo conduttore di un’esperienza indimenticabile, una realtà imprenditoriale di valore, che ha come obiettivo salvaguardare e rispettare il nostro territorio oggi e nel futuro prossimo, dando vita a una ospitalità di alto livello che abbia l’anima più vera della Toscana.
La degustazione
Spumante Villa Saletta:
Sangiovese 100%. Una bolla rosé elegante dai profumi delicati e dal sorso fine e succoso.
Chianti Superiore 2018:
Fresco, levigato e ben equilibrato con una coerenza complessa, con sentori di violette, ciliegie e vaniglia. In questo Chianti, la struttura tannica del sangiovese classico, 92%, sposa la morbidezza e la freschezza floreale del merlot e del cabernet sauvignon.
Chiave di Saletta 2018:
Sangiovese, cabernet sauvignon, cabernet franc e merlot. Un vino fresco e fragrante, dal colore pieno, note di bacche e di cioccolato fondente, balsamiche e sensazioni speziate. Al palato è sinuoso e presenta tannini morbidi e vellutati.
Saletta Giulia 2018:
60% cabernet franc e 40% cabernet sauvignon è un vino fine ed armonioso, dal naso speziato, leggermente tostato, con profumi di frutti rossi, liquirizia e viole.
Saletta Riccardi 2018:
Sangiovese 100%. Rosso rubino intenso, aromi di pelle e tabacco, frutti rossi maturi, chinotto e china. Al palato è setoso, pieno e ampio con tannini lisci e vellutati. Il finale è persistente e rende il Saletta Riccardi l’espressione più vera della tenuta.
980 AD 2018:
100% cabernet franc, 980AD è eleganza e compostezza, con un bouquet ricco di frutta rossa, tannini setosi ed un finale lungo ed avvolgente.
In azienda si producono anche un vino Rosé e un vino dolce, il Vin Santo Occhio di Pernice, entrambi da uve Sangiovese.
Villa Saletta –Fattoria Villa Saletta Società Agricola SRL
Via Fermi, 14
56036 Palaia (PI)
Tel: + 39 0587 628 121