Testo di Tania Mauri
Foto di Alberto Blasetti
Il pub è un luogo dove si sorseggiano birra e whisky al bancone e, nell’immaginario collettivo, rappresenta il simbolo d’Inghilterra. Immaginate allora di essere a Roma e passare da uno dei quartieri più popolari della capitale, Trastevere, e imbattervi in un pub nuovo di zecca. Sto parlando del Treefolk’s Public House inaugurato i primi di ottobre e nato dall’unione di quattro ex publican (in inglese publican è il gestore/proprietario di un pub, ndr) noti nel panorama romano: Andrea e Alessandro Buresti, proprietari dal 2003 dello storico pub inglese Treefolk’s Whisky & Beer dove proponevano più di 120 etichette di whisky in mescita, una selezione di 8 birre inglesi in cask, non filtrate, non pastorizzate e senza aggiunta di anidride carbonica e sidro inglese di mele; Simone Casadio, ex publican con il Green Mount e oggi titolare di un’azienda a Casetta Mattei, L’Agricola, i cui prodotti sono utilizzati nelle cucine del pub; infine Claudio Moreschini che, uscito dalla scuola alberghiera, vanta tra le sue esperienze il ruolo di direttore nello storico “Lochness Pub” ed è un professionista nel suo settore.
L’ambientazione è sorprendente perché sembra di essere catapultati in un’Inghilterra anni ‘20 nelle decorazioni e arredamenti, un’ambiente caldo con tavoli in legno, tappeti persiani, sedute in pelle e velluto e un bancone imponente con una bottigliera in legno con le migliori etichette di whisky esposte. Il risultato è davvero un posto inaspettato caratterizzato da un’atmosfera ricercata, dove si mangia e si beve bene. Il locale si divide in tre diverse aree, distinte tra loro grazie a piccoli dettagli, che rendono il tutto totalmente armonico: il Cask Bar, con le 12 pompe a vista e le tipiche sedute al bancone, la Sala Camino, dedicata alla cena gourmet, caratterizzata da divani Chester che delimitano una piccola area privé e la Scotch Room.
Il concept nasce dall’armonia tra classico e moderno che ritroviamo anche nelle proposte food e drink. Si comincerà dalle prime ore del mattino con l’area della caffetteria, gestita da Massimo Carpineti, con il caffè spillato di tre specialities provenienti da Etiopia, Colombia e Panama disponibile espresso, in tazza e take away. Al caffè si accompagnano i maritozzi dolci e salati di ben 10 tipologie realizzati dalla Pastry Chef Barbara Meloni e, dalle 10 alle 13, ci sarà la tipica English Breakfast con uova, fagioli, funghi, pomodori e salsiccia accompagnati da pane tostato, caffè e succo d’arancia. Durante la mattina sarà possibile gustare anche 6 tipologie di Bloody Mary e di Low alcohol, cocktail a bassa gradazione alcolica a base di prosecco e fermentati, in puro stile British (nel week end ci sarà anche il brunch di stampo italiano). Immancabile, nel pomeriggio, come da tradizione inglese, il Tea time con trenta tipologie di tea dai classici neri, semi fermentati, bianchi e invecchiati.
La cucina, sana ed eticamente sostenibile, è affidata a Valerio Mattaccini sarà improntata su prodotti di piccoli produttori come la Tenuta Radichino dei Fratelli Pira, del Viterbese, che produce ottimi latticini utilizzati sia per la colazione, come lo yogurt di pecora biologico e il maritozzo con la ricotta di pecora, ma anche erborinati da usare per il tagliere o il risotto alla zafferano. Valerio si è impratichito anche con le Pie salate, quelle che i marinai inglesi utilizzavano per trasportare e conservare il cibo come la carne e la verdura, che però adatterà ai prodotti italiani come la Pie con pollo alla cacciatora, manzo alla picchiapò e Baccalà mantecato con patata viterbese.
Non mancano ovviamente i piatti più street, dal sempreverde Fish & chips, passando dai Lollipop di pollo fino ad arrivare a un’hamburgheria di alta qualità da accompagnare, oltre che alla birra, a un cocktail o un whisky allungato con acqua. Altra grande novità il “Take away in lattina” con grafiche da collezione ovvero cocktail come lo Spritz alla spina con bitter home made o il Tiramisù da ordinare sul sito e portare via. Il Treefolk’s è aperto tutto il giorno e, in linea con i tempi, si può venire a lavorare in remote working grazie al potenziamento della rete Wi-Fi e alla dotazione di prese USB immersi in un ambiente dal fascino british che ricorda molto Downton Abbey.
Viale di Trastevere, 192
00153 Roma (RM)