Testo di Alessandra Piubello
“L’invenzione nella tradizione: questo motto mi piace”. Filippo Calabresi, trent’anni, nuovo responsabile vitivinicolo e titolare dell’antica Fattoria di Manzano (siamo a Manzano infatti, vicino a Cortona), poi conosciuta in tutta Italia con il nome di Tenimenti d’Alessandro. La storia risale al ’67, quando la Fattoria fu ricevuta come “bonus pensione” da Luigi D’Alessandro. Venne vissuta come una casa di campagna, poi i figli decidono di investirci alla fine degli anni ’80 per farci il vino. Inizia quindi un’intensa fase di sperimentazione, in un contesto, quello cortonese, caratterizzato da una produzione quantitativa. Emerge la vocazione di questi terreni, fatti di argille, limo e sabbia, bagnati dalla luce intensa della Val di Chiana, dal calore del sole, a un’altitudine compresa fra i 270 e i 330 metri, per piantare un vitigno che gode della sua massima espressione nella Valle del Rodano: la syrah. A questo affiancano nel ’91 il viognier, con le prime barbatelle. Il Bosco, syrah in purezza, venne prodotto nel ‘92. Da allora, molti enologi hanno collaborato con l’azienda: Marco Pallanti, Federico Staderini, Stefano Chioccioli, Luca Currado Vietti. Negli anni Duemila altre aziende cominciano in zona, da Stefano Amerighi a Fabrizio Dionisio, creando un enclave celebre per la Syrah, soprannominata il Rodano italiano. I D’Alessandro sono pionieri, tanto che grazie all’impegno profuso, nel ‘99 nasce la DOC Cortona. La famiglia Calabresi entra a far parte della compagine aziendale nel 2007, fino a rilevarla totalmente nel 2013. Il corpo vinicolo si estende su circa 30 ettari (22 a syrah, 8 a viognier) in conduzione biologica certificata dal 2016, per un totale di produzione di 95.000 bottiglie.
Parentesi: ma che magia il borgo! Ci sono voluti 6 anni per la sua ristrutturazione, per un risultato fiabesco, nella pace totale. Poi il resort-spa-piscina, con vista sulle vigne, sorprende per la cura dei dettagli; opere d’arte moderne valorizzano appartamenti che trasmettono il calore del focolare domestico. Creta Osteria, aperta nel 2018, con Mirko Marcelli come chef, chiude un percorso a tutto tondo.
E ora torniamo ai vini. Filippo, dopo i corsi WSET a New York, alcuni stage in California, Oregon e continui viaggi in Francia (ovviamente anche nel Rodano settentrionale), mette a punto una sua idea di conduzione vitivinicola. Non essendo enologo, all’inizio si fa aiutare da Luca Currado Vietti, con il quale stringe una profonda amicizia (ha lavorato in azienda per 9 anni, più a lungo di tutti i colleghi che l’hanno preceduto). Ma il progetto alla base era ben chiaro a Filippo: preservare frutto e freschezza nei vini destinati al consumo quotidiano (il Rosso, il Bianco, il Rosato), tramite l’impiego dei soli contenitori in acciaio; esaltare l’identità dei vitigni e sottolineare la complessità e la capacità evolutiva delle selezioni (Bosco, Migliara), grazie all’introduzione di tecniche che guardano alla tradizione vinicola della Valle del Rodano Settentrionale, come l’utilizzo del grappolo intero, la pratica del cappello sommerso ed i lenti affinamenti in vecchi contenitori di legno.
Filippo usa le vendemmie a scalare, sperimenta pied de cuve con lieviti indigeni. Una sterzata aziendale che ha comportato l’uscita dalla DOC, proprio per chi ne era stato il primo sostenitore, dopo che i vini furono bocciati dalla commissione per divergenze stilistiche. Filippo è molto appassionato, studia, ricerca, s’impegna con determinazione, si è persino ricavato due ettari fuori dall’azienda per sperimentare la biodinamica con un progetto tutto suo, DO.T.E. (Down to Earth). Dalle degustazioni effettuate, abbiamo notato un miglioramento fra l’annata ‘15 (la prima a firma di Filippo) e la ’16, soprattutto nel Bosco e nel Migliara. E, in prospettiva, dagli assaggi di botte, vediamo un percorso più a fuoco anche nel ’17 e soprattutto nel ’18. Ad maiora!
Tenimenti D’Alessandro
Località Manzano, 15
52044 Cortona (AR)
Tel: + 39 0575 618667
www.tenimentidalessandro.it