Testo di Gabriele Stabile
Foto cortesia di Magma
Vabbè che è un periodo particolare con le feste che arrivano in tempo per dare un calcio nel culo alla pandemia, ma bisogna dire che fa sempre un certo effetto un invito a cena per Natale con due ruspanti, colte e cazzute ragazze agricole e la loro corte di fattori, contadini, mezzadri, piante selvatiche, piante coltivate, animali bradi e vigne di vecchietti arzilli e temprati dalla pietra lavica.
Mettici il vulcano in perenne attività, che dà alla terra la sua proverbiale fertilità ma serve anche un pochino da memento (il detto non il film) ed ecco che viene fuori il Magma Box. Si scopre, ma già si intuiva, che l’invito non era un vero invito, era l’invito a supportare queste due belle anime appassionate, entrambe alumnae dell’UNISG, che si sono ritrovate a Maletto sul pizzo del vulcano, per la vendemmia (qui mi appello ai food writers giovani e senza responsabilità: è un film che aspetta di essere scritto, la storia di due appassionate di vino e agricoltura che fanno la vendemmia nelle vigne antiche e senza tempo e poi si piazzano nel garage del papà a fare esperimenti enologici, avessi vent’anni andrei domani con una crew da docu-film) e piano piano, palmo a palmo, hanno scoperto un territorio ricchissimo di piccoli proprietari, produttori, che non sanno proprio come fare le cose fatte male.
Pistacchi, mandorle, prodotti caseari, legumi, vini, olio e marmellate: e siamo in inverno. Magma box si evolve, stagionalmente e noi speriamo di rivederci di persona in primavera a scegliere gli asparagi e cogliere in maniche di camicia il finocchietto selvatico. Con siesta all’ombra dell’ulivo. Siete in zona Etna? Contattate le ragazze. Siete lontani? Ordinate uno dei box disponibili, Lapilli e Circumetnea e così, almeno con lo spirito, si può eludere un pochino la distanza.
Info qui: https://www.instagram.com/magma.box/