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Cook_inc. 26 – Marzo 2020

25,00

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La dieta è una chimera

Macarena de Castro – Maca de Castro ad Alcùdia, Isole Baleari – Spagna

Cesar Costa – Corrutela a Sao Paulo – Brasile

Vicky Cheng – VEA a Hong Kong – Cina

Gisli Matthias Auounsson – Slippurin nelle Isole Westman – Islanda

Alberto Gipponi – Ristorante Dina a Gussago (BS)

Jefferson & Janaìna Rueda – A Casa Do Porco a Republica Sao Paulo – Brasile

L’ Identità  nell’epoca della sua riproducibilità gastronomica

Rasmus Munk – The Alchemist a Copenaghen – Danimarca

Bernard Pacaud – L’Ambroise a Parigi – Francia

Garima Arora – Gaa a Bangkok – Thailandia

Ivan e Sergey Berezutskiy – Twins Garden a Mosca – Russia

Berlucchi – Borgonato Di Corte Francia (BS)

Alpine Cooking – Il libro di Meredith Erickson

Officina Didattica con Alma – Passaggio, le nuove Virtù

 

La dieta è una chimera

Dièta s. f. [dal lat. diaeta, gr. δίαιτα] «modo di vivere». Variabile, varia e più o meno equilibrata… tutti seguono una dieta. Cook_inc. 26 fa letteralmente il giro del globo per delineare un percorso camaleontico seguendo alcuni dei più identitari e significativi stili di vita gastronomici dei nuovi ruggenti Anni Venti. Con un imperativo: nevermind the diet.

Spontanea, libera, immediata, schietta la cucina di Macarena de Castro (cover girl a piedi scalzi sul trattore con il suo fedele Pedro) è “pura Maiorca”: iniziamo il viaggio con lei, passeggiando nel suo orto. Dall’isola spagnola rimbalziamo su un’altra isola: piccolissima e vulcanica in Islanda per approfondire l’impresa culinaria stagionale di Slippurinn. Il ristorante di Gísli Matthías Auðunsson si fonda sulle tradizioni alimentari locali in via d’estinzione e sta avendo un effetto comunitario di aggregazione unico, in crescita esponenziale.

Cambiamo continente e andiamo a São Paulo per due storie di successo. A Casa do Porco, il ristorante di Jefferson e Janaína Rueda, ha rivitalizzato uno dei quartieri più decadenti della città brasiliana mettendo sul piedistallo la carne di maiale. E Corrutela, concept del giovanissimo Cesar Costa che si fonda sulla sostenibilità, a bassissimo impatto ambientale (tende allo Zero Waste) e saporitissimo, con un menu da condividere dove predominano le verdure. Perseguendo il tema veggie voliamo in Asia, a Bangkok, da Garima Arora al Gaa per un incontro singolare e sorprendente tra profumi indiani e thailandesi. Ci spingiamo ancora un po’ più a Est, a Hong Kong, per percorrere la “Vea way” del dinamico Vicky Cheng che ci stupisce con la cucina cinese che verrà: dialogo tra le esperienze di Vicky e i prodotti emblematici della tradizione hongkonghese.

Variamo completamente scenografia e andiamo a Parigi nel lussuoso L’Ambroisie – tempio indiscusso di una cucina a suo modo immortale – per conoscere Bernard Pacaud, l’Highlander dal cuore di burro fautore della cuisine de civilité. A Copenaghen abbiamo fatto una full immersion in 5 atti e 50 impressioni nel nuovo luogo di culto della cucina molecolare 2.0 dell’ambizioso Rasmus Munk: The Alchemist. E ancora a Mosca nel regno farm-to-table dei Twins, i gemelli Ivan e Sergey Berezutskiy. In Italia ci immergiamo corpo e mente nella cucina del pensiero, sogni e neuroni scalmanati di Alberto Gipponi al ristorante Dina a Gussago; rimaniamo nel bresciano per il sogno chiamato Franciacorta di Franco Ziliani. A Milano incontriamo per una chiacchierata Meredith Erickson, canadese, autrice di Alpine Cooking, il viaggio fatto libro nelle tradizioni culinarie alpine.

E ancora, cosa cerchiamo nel cibo che cerchiamo? Serena Guidobaldi ci (tras)porta a riflettere sull’identità nell’epoca della sua riproducibilità gastronomica. Infine Officina didattica con Alma ci propone la ricetta di un adattamento contemporaneo alle Virtù abruzzesi, con accortezze dietetiche ed escamotage tecnici.

Informazioni aggiuntive

Peso 1 kg