Testo e foto di Luca Sessa
Un tempo si chiamava Antium ed era estesa su un territorio che comprendeva anche l’attuale Nettuno, oggi si chiama Anzio, ed è uno dei luoghi che d’estate si trasformano grazie al richiamo del mare. La località balneare situata a 80 km da Roma da tempo è divenuta meta turistica non solo nel periodo estivo ma anche durante tutti i weekend dell’anno anche grazie a un’offerta ristorativa (spesso “da battaglia”) rinomata per l’infinita successione di antipasti e la freschezza dei prodotti del mare che fanno capolino nei menu di tutti i ristoranti del porto. Un luogo dalla enorme rilevanza storica per essere stata teatro di una delle più celebri azioni della Seconda Guerra Mondiale, lo sbarco che da lei prende il nome: il 22 gennaio 1944 gli eserciti alleati iniziarono infatti a sbarcare su un’ampia fascia costiera. Ma andando molto indietro nel tempo si scopre che Anzio ospitò Cicerone quando, tornato dall’esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro, e qui inoltre nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Alla luce di tali informazioni il nostro racconto non poteva che partire da un sito protagonista della storia di Anzio, il primo edificio civile della storia del paese, una struttura voluta da Papa Innocenzo XII, un edificio pubblico sorto in contemporanea con la costruzione del porto. Un punto di ristoro per viaggiatori e cavalli, una stazione di posta da tempo abbandonata e fortunatamente recuperata da Maurizio Criscuolo, portodanzese doc che pur avendo una formazione universitaria specifica (è laureato in scienze politiche con una tesi in demografia), ha deciso di indossare le vesti del moderno oste. “Ogni giorno cerco di far stare bene i miei ospiti con piatti genuini, con un’accoglienza vera, in un ambiente costruito per permettere di vivere la tavola come accadeva un tempo lontani da ritmi frenetici, sentendosi in questo modo come a casa”.
Si chiama Osteria Nuova la sua oasi senza tempo, uno spazio che si distingue dalle altre realtà presenti ad Anzio grazie a una riuscita opera di recupero dell’antica stazione di posta riuscendo a far coesistere soluzioni moderne con elementi del passato, dando vita ad un suggestivo locale situato all’interno di un ambiente dal tessuto romano. Maurizio ha scoperto la vita da oste e cuciniere grazie alla famiglia, da oramai un secolo impegnata nella gestione di stabilimenti balneari, scoprendo il piacere di preparare piatti genuini ma soprattutto la voglia di costruire un luogo ispirato ai ritmi del passato, per accogliere i clienti in una osteria capace di regalare un’esperienza fatta di accoglienza, gusto e passione.
“È un luogo forse meno moderno di altri, che richiama volutamente il modo di vivere il ristorante del passato. Mi piace portare in tavola ciò che mangerei io, piatti veri, di sostanza, profumati, colorati, gustosi con ingredienti che devono essere sempre riconoscibili” racconta in modo appassionato Maurizio, la cui filosofia gastronomica prende forma grazie a un menu costruito su alcuni elementi chiave quali la stagionalità e soprattutto la disponibilità dei prodotti.
Nessuna stereotipata successione di antipasti quindi, ma la sorpresa già in apertura con una Insalata di mare espressa che è un inno alla freschezza dei tesori del mare. Criscuolo è un oste appassionato, che trasmette il suo entusiasmo con proposte succulenti, quasi opulente, ma sempre focalizzate su un filo conduttore che si chiama sapore. Accade ad esempio con la Bruschetta di pesce con pomodoro pachino e semi di levistico, una gioia per gli occhi e per il palato, un piatto che nella sua apparente semplicità mostra un pensiero ben preciso fatto di consistenze e convivialità.
Le successive portate, due primi, si distinguono per l’ottima esecuzione e il riuscito amalgama tra gli ingredienti che rendono il boccone molto armonico: prima il Riso Acquerello con crostacei e frutti di mare sgusciati che ci “costringe” a pulire il piatto, quindi lo Spaghettone Felicetti “Il Valentino” con pomodorini, mazzancolle e asparagi che conferma l’identità di una cucina generosa e autentica. Il senso di questa passeggiata gastronomica ad Anzio è rappresentata dalla meravigliosa Frittura dell’Osteria preparata sempre con prodotti freschissimi, ricca di sapore e profumo e dall’ultima sorpresa del nostro oste, il Pescato del giorno in “Le Creuset” con foglie di sedano, cardamomo e patate, un inno alla buona tavola, un vero e proprio manifesto culinario della filosofia di Maurizio Criscuolo. I vini laziali che hanno accompagnato tutto il pasto diventano il legante delle varie portate, i racconti del padrone di casa aggiungono colore e calore, il lento scorrere del tempo scandisce il lento ritmo di una bella giornata.
Osteria Nuova
Via Aldobrandini, 28
00042 Anzio (RM)
Tel.: +39 06 983 0047