Testo di Gualtiero Spotti
Foto cortesia di Oficio e Cavalariça
Avevamo lasciato Hugo Candeias poco meno di due anni fa alle prese con il suo tavolo unico per dodici persone nel piccolo ristorante ospitato all’interno dell’hotel con spazio espositivo chiamato The Art Gate, nel centro di Lisbona. Oggi lo ritroviamo al piano terra dello stesso edificio, quindi non troppo distante, a occuparsi della proposta gastronomica di Oficio, un locale che, nel corso dell’anno passato, ha rivisto il suo food concept ma anche l’ambiente, oggi più informale e fresco.
Siamo nel Bairro Alto, uno dei quartieri più vivaci della capitale lusitana, e Oficio è da meno di un anno un punto di riferimento per i foodies che cercano nell’esperienza a tavola il piacere della convivialità, l’approccio comfort in chiave moderna e una tasca capace di offrire scampoli di solidi tradizioni lusitane riviste secondo lo stile sbarazzino del cuoco. Che, non va dimenticato, vanta pur sempre un background molto spagnolo, con il passaggio da Albert Adrià e Paco Mendez all’Hoja Santa di Barcellona. A Oficio però le suggestioni sono dedicate ai sapori più classici portoghesi, con le ostriche di Setubal, il Cachaço di baccalà, il Riso al forno all’antica, la Granseola (Santola) dell’Algarve, e le Crocchette di salsiccia, cui si aggiungono Tacos vegetali e solide Costolette di Black Angus alla brace per soddisfare i gusti di tutti. Sono sapori che colpiscono in maniera diretta il palato e lasciano spazio di volta in volta a sensazioni meno convenzionali, come accade anche per i vini di una carta che ben si presta a sposare le preparazioni di Hugo Candeias.
Diversa è invece la proposta di un’altra cucina che fa parlare di sé in città. Si tratta di Cavalariça, la filiale a Lisbona di un ristorante di successo nato in riva all’oceano a Comporta (nella più acclamata destinazione luxury portoghese degli ultimi anni) nel 2017. Inaugurato nella veste di pop-up un anno fa, Cavalariça in realtà ha saputo guadagnarsi nel tempo uno spazio importante tra i ristoranti emergenti, un po’ per la fama acquisita dalla casa madre, ma soprattutto per l’ottima mano di Bruno Caseiro (scuola Nuno Mendes, ai tempi del Viajante londinese), il cuoco che oltre a riproporre i classici di Comporta (vedi la Brioche con parfait di fegatini di pollo e chutney di arancia), ha saputo creare un menu elegante e dalle diverse sfaccettature. Uno stile un po’ urban e cosmopolita, se vogliamo, da bistrò che mantiene un approccio piuttosto informale al cibo e dove si guarda sempre in diverse direzioni badando alla stagionalità della materia prima.
Ci sono le ottime focacce, i Soufflè di patate, i Tortellini in brodo di gallina con formaggio delle Azzorre, la Tempura di shiso, ma anche decisi Calamari grigliati con chorizo e il gustoso Maialino dell’Alentejo. Anche in questo caso la carta dei vini ispeziona con decisione tra naturali e biodinamici, per un trend che vede il Portogallo sempre in prima fila, a fianco di altre nazioni europee. In più Cavalariça si spinge a proporre cocktails, ginger beer e kefir fatti in casa, sciroppi e anche mocktails, seguendo le scelte del bravo barman e sommelier Fabio Nobre, anch’egli con esperienze londinesi alle spalle.
OficioRua
Nova Da Trindade, 11k
Lisbona – Portogallo
Tel. +351.910456440
www.oficiolisboa.pt
Cavalariça
Rua Da Boavista, 86
Lisbona – Portogallo
Tel. +351.213460629
www.cavalarica.com