Testo e foto di Paulo Barata
“Queste fotografie sono state scattate durante la pesca dei percebes sulle isole Berlengas, a Peniche (circa 100 km a nord di Lisbona) per il libro di Cervejaria Ramiro a Lisbona, pubblicato a novembre 2018 da Platàno Editora.
Nelle isole Berlengas non è autorizzata la pesca dei percebes nei mesi di gennaio, febbraio, marzo, agosto e settembre. Soltanto 40 pescatori sono autorizzati a catturare percebes, con il limite di 20 kg al giorno per perceibeiro.
I percebes vivono attaccati saldamente alle rocce e ci sono due modi di pescarli che dipendono dalle condizioni del mare. Con la bassa marea i pescatori scendono dalle scogliere con l’aiuto di funi oppure raggiungono gli scogli in barca. Durante l’alta marea, invece i crostacei vengono catturati in apnea dai perceibeiri che raggiungono in barca gli scogli. I percebes si trovano in zone di mare burrascoso, per questo motivo i pescatori solitamente lavorano in coppia.
L’arrilhada è l’unico strumento utilizzato per staccare i crostacei dalle rocce: si tratta di un bastone con una spatola metallica all’estremità.
La maggior parte dei percebes viene venduta in Portogallo e in Spagna. Uno dei luoghi migliori per pescarli è nel sud del Portogallo, sulla Costa Vicentina, dove, grazie al mare molto agitato, la concentrazione di fitoplancton maggiore dona ai crostacei un gusto particolare, molto apprezzato.
La pesca dei percebes è una pratica abbastanza pericolosa perché avviene in aree di mare molto mosso o agitato, ma sufficientemente redditizia: i percebes possono raggiungere prezzi intorno ai 60/70 € al kg nei ristoranti portoghesi”