Testo, foto e ricette di Entiana Osmenzeza
Da giovane ho sempre detto a mia madre che le avrei comprato una casa piena di rose. È sempre stata amante dei fiori. Adesso abbiamo una casa con tante rose, non piena, ma ci sono. Quando siamo arrivati, erano così, un po’ selvatiche, cresciute nello spazio che avevano a disposizione. Poi mia mamma con cura, tempo e pazienza ha dato loro nuovo splendore. Le rose sono sotto la sua custodia, io invece seguo il resto del giardino e l’orto. Tutto ciò che ho piantato l’anno scorso ha dato frutti, fiori e foglie. Ho raccolto e usato tutto, così ho fatto anche con le rose. Tutte. Mi dispiaceva perderle e appena i petali hanno cominciato a svolazzare sull’erba, li ho raccolti senza sapere ancora cosa ne avrei fatto.
Adesso, con questo freddo che secca tutto, il viso, le mani, le labbra, mi sono venute delle idee. Io sono una buona consumatrice di tonici per la pelle, anche grazie alla mia estetista. Spesso pensiamo che basti mettere ottime creme perché la pelle ottenga una buona idratazione. Usando sempre il tonico, che lascio asciugare sulla pelle, mi rendo conto che tutto quello che utilizzo dopo come crema o siero viene assorbito dalla mia pelle in maniera diversa. Ma torniamo a quest’estate quando ho seccato tutti i petali delle mie rose, tutti. Messi via in contenitori di vetro, li guardavo ogni giorno. Poi, durante queste giornate invernali post festività, ritornando alla mia cucina ho voluto sperimentare qualche prodotto cosmetico. Ho consultato un po’ di ricette, ho curiosato tra le Acque di Rose più note sul mercato, ho studiato i loro ingredienti.
In casa un prodotto cosmetico come quelli che vediamo sugli scaffali delle profumerie non si può produrre, ma io volevo qualcosa di puro, che avrei potuto usare anche per mia figlia. Mi è anche venuto in mente che in Albania, durante l’estate, la limonata di rose è usatissima. Ho seguito più o meno lo stesso procedimento, ma senza usare zucchero, senza limone e con acqua depurata, totalmente senza minerali.
Tonico alle Rose
100 g di petali di rose secche puliti, tenuti bene senza polvere
2,5 l di acqua distillata, venduta in farmacia
1 contenitore di vetro chiaro, grande, chiudibile ermeticamente
Ho messo i petali in infusione in acqua distillata all’interno di un contenitore di vetro chiaro, chiudibile ermeticamente , per 3 giorni al riparo dalla luce e dal calore.. È importante che il contenitore sia in vetro chiaro così che si possano osservare come i petali cadono lentamente verso il fondo e come cambia il colore dell’acqua. Il vaso non deve essere scosso, i petali non vanno pressati, il tutto deve essere molto naturale. Al massimo, con l’aiuto di un cucchiaio ben pulito, potete dare un giro ai petali che rimangono in superficie e che non si sono del tutto bagnati, sempre senza esercitare pressione.
Passati i tre giorni, con un colino fitto, un doppio strato di garze da farmacia e 2 bottiglie di vetro da 1 l perfettamente lavate e asciugate all’aria, ho cominciato a filtrare l’acqua di rose. Pensavo di aver sbagliato qualcosa, perché il colore del liquido nel contenitore era scuro, giallastro. Profumatissimo ma non bello. Appena ho cominciato a filtrare mi sono rasserenata, al profumo favoloso si è aggiunto un colore bello, brillante e nessuna impurità. Ho cambiato spesso le garze e ho lasciato colare l’acqua di rose senza premere, infatti ho ottenuto 1 l e 400 ml scarsi. Poi ho chiuso le bottiglie con dei tappi di sughero e via in frigorifero.
Più tardi ho filtrato di nuovo ciò che era rimasto nel contenitore, ottenendo circa 300 ml di liquido di colore scuro, con delle leggere impurità, che ho usato la sera stessa, per togliere il rossore della pelle. Potete tenere il tonico in frigo o in un luogo sempre asciutto e non caldo. Per farlo durare di più, consiglio di aggiungere una goccia di olio di rose per aiutarlo a conservarsi, io ho usato una goccia della grappa forte di mio zio, per non usare il solito alcol commerciale, ma va bene anche la vodka.
Visto che lo scarto dei petali era tanto, e mi dispiaceva buttarli, con una parte ho fatto un ottimo olio alle rose.
Olio alle rose
400 g di petali bagnati di rose
700 ml di olio di riso
1 bottiglia di vetro con tappo in silicone
700 ml di olio di riso, perché dice sempre il mio buon amico e talentuoso pasticcere Tim Ricci: “Entiana se devi usare un olio per infusione, in pasticceria o dove vuoi tu, usa quello di riso che è inodore”
I 400 g di petali bagnati di rose vanno messi in infusione nell’olio di riso per una settimana, al buio, senza mai toccarli. Passati i 7 giorni, si filtra tutto con le garze in una bottiglietta di vetro, si chiude e si usa a necessità: per le mani, per il corpo, per la cucina, per tutto. Ho usato anche questa volta una bottiglia di vetro, ma con un tappo in silicone, aderente perché stranamente l’olio ha fatto il vuoto, come se i petali avessero fermentato un po’.
Ma rimanevano ancora tanti petali di rose di scarto, evidentemente ho esagerato nel dosaggio. Allora ho fatto anche uno scrub.
Scrub alle rose
500 g di petali di rose
400 ml di olio di cocco
il succo filtrato di 2 limoni grandi
300 g di zucchero di canna grezzo
30 g di amido di riso
20 g di olio di rose
In una ciotola di vetro, ho messo tutto ciò che mi è rimasto dei petali, circa 500 g. Spezzettati il più possibile. Le ricette online non mi soddisfacevano, non mi tornavano i conti, io lo scrub lo uso e ne conosco bene la consistenza. Così, pensando da cuoca, ho immaginato di dover fare un hummus, alla fine gli ingredienti si assomigliavano.
Quando si fa l’hummus i ceci non devono essere asciutti, anzi, uguale per le rose, se sono umide è meglio. La pasta di sesamo l’ho sostituito con dell’olio di cocco solido, grasso uguale ma al tatto si scioglie. Per fare in modo di unificare la massa grassa e l’olio si usa acido citrico, io ho usato il succo di limone. Ma i ceci hanno l’amido, le rose no, cosa possiamo usare per legare il composto? Amido di riso, fecola di patate, amido di mais.
Come mescolare? Si hanno un primo composto di rose e olio di cocco e un secondo con succo di limone, olio di rose, zucchero, amido. Si unisce il secondo composto al primo, si mescola bene il tutto senza scaldarlo tanto con le mani, velocemente. E poi di conserva in un vasetto, in luogo fresco. Mischiate prima dell’utilizzo!
Lascia la pelle liscia morbida e profumata. Non usatelo con le mani umide, ci pensa lo scrub a inumidire la pelle.
EVVIVA LE ROSE!
Con affetto Entiana