Testo di Lorenza Fumelli
Foto cortesia del ristorante Imàgo
Game
Per chi non fosse mai stato all’Imàgo, deve immaginarsi la sala sontuosa di un grande ristorante allestita in un acquario dal quale osservare la magia di Roma nella sua superbia. Si trova a Trinità dei Monti, dentro all’Hotel Hassler. Al pass c’è Andrea Antonini, giovane dal talento indiscusso. La sua cifra stilistica è il gioco, l’illusione, l’arte del cambiare forma alle cose e la sublimazione di piatti che spaziano dalla tradizione alla classicità. Con un tocco del tutto personale: ludico ed elegante.
Il gioco è protagonista di molti piatti della prima parte del menu, come in questa Pizza fatta di meringa: una nuvola che ricorda il sapore della pizza tradizionale ma che si scioglie in bocca in una manciata di secondi, lasciando solo l’impressione di averla mangiata. Come una Madeleine de Proust: memoria collettiva di un sapore italiano.
Un bel gioco è anche quello di portare un classico di Roma, anzi di Ariccia, alle alte tavole dello stellato: un Panino con la porchetta di pancia di maiale e una coppietta, la cui consistenza è stata resa più elegante dal lavoro tecnico della cucina. Ma lo svago non finisce qui.
Nel menu dell’Imágo (primavera/estate 2023) c’è la Pasta alla checca. Si tratta di dadini o rigatoni conditi con pomodoro fresco, mozzarella, olio e basilico. Andrea prende il ricordo di un piatto che più che la tradizione romana rappresenta un’atmosfera, quella spensierata delle serate estive, cucinato di fretta ma con amore, e lo trasforma in delizioso sfoggio di mestiere e fantasia.
Set
E se parte di questo menu è un diversivo divertente e leggero, arriva sempre il punto in cui la partita si fa più impegnativa, il livello si alza e i giocatori danno il meglio di sé.
Quello nella foto non è un risotto allo zafferano e midollo, ma un Calamaro in forma di brodo, riso e midollo. La trasformazione è evidente, così come il riferimento a piatti italiani di importanza storica nazionale. Ma non è banale l’utilizzo del fondo– di carne realizzato ad arte – così come l’utilizzo di spezie che rendono il piatto eccellente. Uno dei migliori dell’attuale menu (IMO).
L’Agnello un colpo da maestro. Una schiacciata che non lascia dubbi sul fatto che oltre all’illusionismo qui ci siano sostanza ed esperienza. Ma la partita non è finita fino al punto conclusivo e nella ristorazione è il dolce l’ultimo scambio.
Match
In pasticceria c’è Luca Villa. Con Antonini si sono conosciuti quando lavoravano insieme a El Celler de Can Roca, e l’influenza spagnola di Jordi Roca si vede nelle forme e nel gusto straordinario di ogni preparazione dolce.
Rosa, panna e fragole è uno spettacolo da vedere e da mangiare. È composto da una dacquoise in parte croccante, da un semifreddo panna e vaniglia, fragoline e decine di petali di meringa montati uno ad uno a forma di rosa. Per la petit four c’è un intero carrello di pasticceria e come alternativa (o somma) si può scegliere la selezione di formaggi tutti italiani che ricorda la più classica ristorazione francese.
Alla guida del floor c’è Marco Amato, uno dei direttori di sala più affettuosi e preparati che abbia mai conosciuto. La selezione dei vini è ben fatta e la carta molto interessante. Ci si diverte sia in abbinamento sia in selezione.
In cucina con Antonini e Villa ci sono Riccardo Romolo (sous chef) Andrea Carbonaro (junior sous chef) e Luigi Senese (chef di produzione). Il menu degustazione costa €210 bevande escluse.
Imàgo – Hotel Hassler Roma
Piazza della Trinità dei Monti, 6
00187 Roma (RM)
Tel: +39 06 6993 4726
www.hotelhasslerroma.com/it/ristoranti-bar/imago