Testo e foto di Redazione Cook_inc.
“Mamma, mamma, mi porti al circo?”
“Tesoro, non sei un tantino cresciuta per andare al circo?”
“Non per questo circo mamma. Anzi, sai che facciamo? Ti ci porto io!”
Mamma e figlia a passeggio sul lungomare di Rimini
E anche noi di Cook_inc. vogliamo portarvi al Circo di Al Mèni, che il 22 e 23 giugno ha fatto faville a Piazzale Fellini a Rimini sotto il tendone dei sapori 8 e ½. Il lungomare ha visto alternarsi le piroette e i giochi di prestigio di chef e artisti circensi in un gioco di abilità, rimandi e tecniche che ha riunito cuochi provenienti da tutto il mondo. Durante la festa, contrassegnata dalla magia del circo e dal sogno visionario di Fellini, sono iniziati gli showcooking degli chef. Sotto il tendone ogni ora si alternavano due cuochi, uno emiliano-romagnolo e uno internazionale arrivati da ogni luogo: dal Canada alla Francia, dall’Albania alla Danimarca, tutti protagonisti e ambasciatori di nuove tendenze gastronomiche.
Gli chef – scelti da Enrico Vignoli e Andrea Petrini – si sono cimentati in prove creative volte a valorizzare i prodotti locali. Ha iniziato Davide Di Fabio, sous chef all’Osteria Francescana di Modena con Saluti da Rimini, “Davide ha creato un piatto pazzesco, un risotto con catalana di gamberi con sopra una cartolina masticabile omaggio a Cattelan e ai suoi scatti dedicati a Rimini. È questa la magia di Al Mèni: unire i talenti del futuro non per creare piatti, ma emozioni”, ha commentato soddisfatto lo chef Bottura. Da Parigi Simone Tondo lo ha affiancato con il Trolley crab. Tim Butler, chef di Eat me a Bangkok (Cook_inc. 23) ha portato a Rimini il Laab di lingua e trippa mentre il duo Kim Mikkola e Evelyn Kim si è cimentato in un Bento box finnico-koreano. A seguire le performances di Raffaele Liuzzi e Bledar Kola, Matteo Salbaroli e Tom Anglesea, Luca Marchini e Colombe St-Pierre (Cook_inc. 24), Marco Cavallucci e Marie-Victorine Manoa. Domenica 23 è stata la volta di Franco Cimini e Giovanni Passerini, Mario Ferrara e Jefferson Alvarez, Michele Bacilieri e Dalad Kambhu, Rino Duca e Jordan Bailey, Mattia Borroni e Francisco Cardenas, Giovanni Cuocci e Romain Tischenk
Intanto fuori dal circo, nel mercato delle eccellenze del gusto sul lungomare quest’anno tante novità oltre ai prodotti iconici della regione: come l’Aglio nero di Voghiera, il riso del Delta del Po, le Ciliegie di Vignola, la Canapa di Riccione, il Nenna pep, un peperoncino coltivato a Porto Fuori e i Tartufi di Sant’Agata.
Sabato sera si è svolta la festa di Al Mèni: dalle ore 23 si sono accese le luci su “8 e 1/2notte” con alla consolle diversi Dj. La festa è stata organizzata in collaborazione con Munchies (il vertical sul cibo di Vice Italia), anche media partner dell’evento. Mentre domenica mattina la giornata è iniziata con un pic nic stellato nei giardini del Grand Hotel: il déjeuner sur l’herbe, il tradizionale pic nic speciale a cura di Claudio di Bernardo, chef del Grand Hotel di Rimini e Roberto Rinaldini, maestro di pasticceria.
La kermesse del gusto ideata da Massimo Bottura si è svolta in collaborazione con Cheftochef, e Slow Food, con il patrocinio di Mipaaf (Ministero Politiche agricole e forestali), ed è stata realizzata dal Comune di Rimini. Ad accompagnare Bottura insieme ai musicisti e agli acrobati del circo, il Sindaco Andrea Gnassi, il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il presidente nazionale di Slow Food Antonio Cherchi.
“Questo festival, ideato dall’amico e chef stellato Massimo Bottura – ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini – è una grande festa del gusto e un’occasione per raccontare le nostre eccellenze enogastronomiche, la nostra tradizione culinaria frutto del lavoro delle mani sapienti, al méni, di cuochi, produttori, vignaioli e artigiani che fanno del Made in Emilia-Romagna, un marchio noto ovunque e una garanzia di qualità. Del resto, la nostra è una terra che conta 44 prodotti certificati tra Dop e Igp, un’offerta che non ha eguali in Europa e che in questi anni abbiamo voluto promuovere sui mercati nazionali e internazionali, anche attraverso le missioni che ci hanno visto protagonisti a New York, in Cina, in Canada. Una visibilità che ha spronato l’export agroalimentare, ora a 6,5 miliardi di euro, +3,5% nell’ultimo anno. Cibo, tradizione, ospitalità, cultura sono e devono restare le nostre parole chiave, perché è attraverso la nostra capacità di nutrire corpo e anima che lo scorso anno abbiamo registrato 60 milioni di presenze turistiche nella nostra regione, un primato che ci proponiamo di consolidare anche attraverso iniziative come questa”.
Sono stati i temi dell’acrobazia e dello stupore, assieme al parallelismo tra la forza delle mani dei maestri circensi e quella dei cuochi con gli utensili da cucina a contraddistinguere questa edizione del Festival di Al Mèni.