Testo di Gualtiero Spotti
Foto di Stefano Borghesi
Il Brabante Nord, in Olanda, è una delle due Regioni Europee Food per il 2018 (l’altra è Galway in Irlanda), e come già accaduto in passato sono numerose le iniziative previste e i momenti dedicati alla valorizzazione e al potenziamento di tutto il comparto alimentare di questo angolo di Olanda. Ma quali sono i luoghi più interessanti da non lasciarsi sfuggire, anche per capire quali sono i trend e le novità di un’area geografica nota soprattutto per essere meta di designer e appassionati di architettura? Semplice, si parte dalla città più importante, Eindhoven, che per queste arti è una destinazione imprescindibile. E in particolar modo osservando il nuovo quartiere Strijp-S, leggermente periferico (ma solo a un quarto d’ora di cammino dal centro cittadino) che è il vero fulcro vitale della nuova Eindhoven capace di crescere senza sosta.
Sviluppatosi all’inizio del secolo scorso come area industriale della Philips, che qui è nata e ha fatto la fortuna di Eindhoven, lo Strijps-S è stato per molti decenni il polo industriale della multinazionale delle lampadine (ma anche delle radio, delle televisioni e di molte altre apparecchiature elettroniche); poi quando la Philips ha deciso di spostarsi ad Amsterdam, a partire dal 2004 è stato avviato un processo di riqualificazione dell’intera area (tutt’ora in corso), che ha portato alla costruzione di appartamenti, di uno skateboard park, di laboratori artigianali non solo di food, ma anche di spazi comuni, ristoranti, bar, mercati, uffici e attività di vario genere, non ultima l’idroponica e l’acquacoltura.
Tra i tanti che hanno messo piede nei giorni scorsi in questo quartiere innovativo ci sono anche due italiani, Ailen Gamberoni e Giovanni Zorzolo che qualche anno fa si sono trasferiti in Olanda e hanno deciso di portare la loro esperienza di cuochi e appassionati di cose buone dal Bel Paese nello spazio Cucina Italiana, un luogo vivace e perfetto per show cooking/degustazioni o per workshop e incontri, appena inaugurato all’interno del mercato Vershal Het Veem. Qui i due intraprendenti italiani hanno posto le basi per incuriosire i locali su come approcciarsi alla cucina italiana nel modo più corretto, ma c’è anche l’ambizione in futuro di accogliere qualche cuoco rinomato o produttori per serate e tasting di alto profilo.
Non troppo distante da questo mercato (all’interno del quale si trovano negozi di formaggi, angoli ristoro, una delle tre birrerie artigianali di Eindhoven, la Het Veem, e a breve un punto vendita Albert Heijn) si trova anche l’Intelligentia Ice, un tarte bar dell’istrionico gelataio artigiano Bjorn Olaf Cocu, con sorprendenti prodotti di pasticceria e, ovviamente, gelati che Bjorn ha imparato a realizzare durante gli anni di studi in Italia, a Bologna. Qui si trovano gusti innovativi come gin tonic/menta oppure pesca melba/rum/noci pecan, ma sono solo alcune delle curiosità di un negozio che mette in fila anche macaron, bonbon e torte.
Appena girato l’angolo invece si incontra Wynwood, uno dei ristoranti della vulcanica e inarrestabile cuoca Eveline Wu, già premiata come migliore interprete femminile e internazionale di cucina cinese. In realtà nei giorni scorsi Eveline ha inaugurato un nuovo locale a Rotterdam, rilevando il Las Palmas del celebre cuoco mediatico Herman Den Blijker, ma Wynwood a Eindhoven rimane il suo locale più vicino al concetto di fine dining, capace di offrire uno spaccato di cucina globale con influenze francesi e perfino etniche, preparate con gusto e sapienza, tra una Wagyu e un piatto di coquille con harissa. A certificare, se vogliamo, l’originale e brillante melting pot culturale, oltre che gastronomico, che si incontra frequentando lo Strijp-S: uno squarcio su come potrebbe essere la vita e il futuro nei quartieri di nuova generazione. Almeno in Olanda…