Testo di Redazione Cook_inc.
Foto cortesia di Tempi di Recupero
È in corso la Tempi di Recupero Week (iniziata sabato 21 terminerà domenica 29 novembre), l’appuntamento che unisce chef, osti, gelatieri, vignaioli e privati nel mondo per raccontare l’importanza del recupero in cucina. Per un giorno o tutta la settimana, chiunque può unirsi al grande network di recuperatori e proporre la sua idea di recupero, in contemporanea in tutto il mondo. Cosa stai aspettando a partecipare?
Che cos’è la Tempi di Recupero Week
È l’opportunità di raccontare, mostrare e dimostrare tramite una settimana condivisa in contemporanea in tutto il mondo ciò che sta a cuore all’associazione culturale Tempi di Recupero: il recupero chiaramente, soprattutto in cucina. E come? Recuperando ai fornelli, quindi cucinando! Chiunque voglia unirsi ai ‘recuperatori’, non deve far altro che diventare un Socio del Recupero (quest’anno a un prezzo agevolato con la promozione Covid-19), decidere in quali giorni organizzare il suo pasto speciale, e lasciarsi ispirare dal proprio estro per comporre un personalissimo menù a base di piatti del recupero. Sono proprio i piatti a raccontare il recupero: come gli avanzi del giorno prima, che sono trasformati in un nuovo delizioso piatto; il quinto quarto – di carni, pesci e verdure – che è valorizzato da una preparazione creativa; e la tradizione che viene riscoperta con le sue ricette perdute e gli ingredienti locali.
Novità 2020: il Delivery delle Stelle!
Anche la Tempi di Recupero Week si è adattata ai tempi che corrono organizzando, per la prima volta, un innovativo e unico delivery stellato a 8 mani, con un menu del recupero nato in un territorio resiliente, l-Emilia Romagna, grazie alle menti e alle mani di Alberto Faccani (Magnolia, Cesenatico, 2 stelle Michelin), Massimiliano Mascia (San Domenico, Imola, 2 stelle Michelin), Gianluca Gorini (daGorini, San Piero in Bagno, 1 stella Michelin) e Marco Cavallucci (Casa Spadoni, Faenza e Ravenna). La raccolta fondi è volta a sostenere la onlus Food for Soul, fondata da Massimo Bottura e Lara Gilmore, e la campagna di Slow Food, Food for Change. Infatti sabato 28 a cena e domenica 29 a pranzo saranno disponibili (in delivery o take away) 100 imperdibili menu sostenibili, etici sia nei piatti che negli obiettivi. Per ogni coppia di menu è inclusa una bottiglia di vino prodotta da cinque diversi vignaioli del recupero: Villa Papiano, Villa Venti, Tre Monti, Baccagnano e Giovannini.
Qualche parola in più su Tempi di Recupero
L’Associazione Culturale Tempi di Recupero racconta storie e organizza iniziative conviviali al fine di valorizzare le materie prime e le produzioni nella loro integrità, e insieme mantenere viva la tradizione e la memoria. Il tutto collaborando con chef, osti, azdore, gelatieri, vignaioli e artigiani che fanno del recupero la loro filosofia. Tempi di Recupero identifica questo approccio sostenibile in gesti quotidiani e speciali allo stesso tempo, che possano accrescere la sensibilità nei confronti dell’uso integro delle materie prime in maniera gioiosa e stimolante.
Nel 2013 a Faenza, presso L’Osteria della Sghisa, prende il via il progetto Tempi di Recupero, ideato da Carlo Catani. Più di 50 tra chef stellati, osti e azdore (figura mitica romagnola, la regina del focolare domestico) si sono succeduti ai fornelli per proporre ricette a base di quinto quarto, ricette del giorno dopo o per riportare in luce antiche ricette dimenticate e materie prime apparentemente meno nobili e meno conosciute. Dopo 8 anni di iniziative, cene ed eventi a tema recupero – più di 80 fino ad ora -, e la pubblicazione del libro: “Tempi di recupero. Scarti, avanzi e tradizione nelle cucine dei grandi chef” (Quinto Quarto Edizioni) nel 2018, nel 2019 lancia la Tempi di Recupero Week, per poi riproporla nel 2020 in versione TdR Home Edition – in formato digitale – durante il lockdown.
L’invito a prendere parte alla Week è rivolto a tutti!
Per un esponente della ristorazione, o per chi ama dilettarsi ai fornelli, è un’occasione per trasformare la propria cucina in un laboratorio del recupero: preparare un piatto del recupero rappresenta un atto concreto a dimostrazione che una cucina più sostenibile e giusta è possibile, sia a casa, sia nei ristoranti. Per un appassionato di cibo e sostenibilità la TdR Week è un’opportunità unica per scoprire i piatti originali del recupero, pensati per essere buoni per il nostro palato e per il pianeta. Attraverso un menu del recupero possiamo scoprire le pratiche sostenibili che possono contribuire quotidianamente al cambiamento. Cosa stai aspettando a partecipare?
Link utili:
Il sito web di Tempi di Recupero
Email: info@tempidirecupero.it
Tel. +39 335 188 3364