Testo di Letizia Gobio Casali
Foto cortesia di Dream Whisky
Se il comico Groucho Marx sosteneva di non voler appartenere a un club che lo accogliesse tra i suoi membri, i fondatori del brand Dream Whisky – Marco Maltagliati e Federico Mazzieri – la pensano un po’ diversamente. Perché, al contrario, i due vorrebbero che appartenesse al loro club qualcuno esattamente come loro. Ovvero: “qualcuno cui piace bere e mangiar bene ed è interessato a capire di più il mondo del whisky” spiega Maltagliati. Per questo motivo gli imprenditori hanno inaugurato pochi giorni fa all’interno della sede milanese dell’azienda Dream House, un circolo aperto tanto a chi è già un estimatore del liquore scozzese quanto ai neofiti curiosi.
Di conseguenza, gli eleganti spazi del locale sono destinati a ospitare eventi molto differenti tra di loro, dai percorsi di degustazione in purezza (con whisky di annate diverse) a quelli in abbinamento, dove il whisky viene accompagnato da formaggio, ostriche, carni pregiate o ricette tipiche, fino al “pranzo della domenica”: una festa dei sensi in cui gli avventori consumano al tavolo comune pasti a base di cassoeula e champagne o vini e tagli prelibati di wagyu in cui si manifesta una forma di resistenza culturale alla sobrietà (tanto nel senso di astinenza dall’alcool quanto come forma di consumo).
Quando non sono previsti eventi, il locale è a disposizione per degustare la più recente collezione firmata Dream whisky: Sfumature, una trilogia scozzese che, come le edizioni precedenti, deriva da un single cask, ovvero da una sola botte, accuratamente selezionata e imbottigliata dal brand. La novità di quest’anno è l’invecchiamento biennale di una delle etichette, Blu Islay, in piccole botti che per 50 anni hanno ospitato Vin santo. Ne derivano “sfumature” appunto, che sono peculiari e inedite, con sentori di paprika affumicata e chutney al mango.
La bottiglieria di Dream House accoglie.anche le scoperte effettuate dai due durante le loro trasferte scozzesi. Tuttavia, la comune predilezione per i distillati non diventa fanatismo: al contrario, la presenza del barman Antonio Lugli, con un approccio ingegneristico alla miscelazione, che passa per un accurato studio degli elementi compositivi, consente di godere di cocktail in cui il whisky è solo uno degli ingredienti, e non sempre il principale. “Quello che ci proponiamo è soprattutto di offrire un servizio di alta qualità – rimarca Mazzieri – Il che vuol dire che se il barman pensa un drink tailor made per un singolo cliente, la preparazione può richiedere un paio di minuti e non è espressa come quella di un gin tonic (peraltro il club non offre gin perché non è un distillato). Il presupposto è che non è detto che chi viene qui sia un esperto di whisky né che voglia sempre berne. Per questo siamo pronti a consigliare e spiegare, ma vogliamo anche che i nostri soci siano liberi di venire qui a godersi la serata in santa pace”, prosegue l’imprenditore, dissipando il timore di tanti che la parola “associazione” implichi una “conversione” e che si possa sfuggire alla catechizzazione forzata al single malt solo rifugiandosi nel fumoir al piano di sopra.
“In realtà alla Dream House non vogliamo escludere nessuno. Infattii nostri prezzi sono accessibili: 50 euro l’anno per l’intero 2022, che comprendono l’accesso al club, uno sconto sulle consumazioni e una serie di iniziative e promozioni riservate. Ci auguriamo che qui arrivino persone guidate dall’interesse per il nostro distillato, ma ci piacerebbe che i soci si conoscessero tra di loro e scoprissero altri interessi in comune. Il whisky non è quello che si pensa in genere: non è elitario, non è una bevanda per machi, non è un prodotto il cui valore si misura in base agli anni di invecchiamento e quindi al prezzo. Ma è un mondo complesso e affascinante, che vale la pena di indagare”. Lo è anche perché tutto viene fatto come una volta, secondo un disciplinare molto rigoroso che prevede, per esempio, che per fregiarsi dell’etichetta di whisky scozzese, come avviene per Dream Whisky, l’intero processo produttivo del liquore sia condotto in Scozia, incluso l’invecchiamento in magazzino. Sta tutto qui il brutto del whisky. e sta qui il bello.
Dream House
Via Pietro Colletta 17
20153 Milano (MI)
www.dreamwhisky.com/dreamhouse/