Foto di cortesia della Cantina D’Araprì
Girolamo D’Amico, Louis Rapini e Ulrico Priore sono i pionieri del metodo classico in Puglia. D’Araprì è l’acronimo creato con le prime lettere dei loro cognomi per ribattezzare la cantina fondata a San Severo in provincia di Foggia, nel distretto della Capitanata. Amici di vecchia data, tutti musicisti jazz ed estimatori di champagne, quarant’anni fa unirono le comuni passioni e le singole competenze per dare vita a un progetto innovativo per la valorizzazione del territorio. Ulrico si occupa della produzione, Louis cura la commercializzazione e Girolamo è l’enologo. La musica e il vino sono le muse ispiratrici.
All’epoca, furono considerati dei folli, erano guardati con diffidenza per le idee bizzarre e per essersi cimentati e specializzati in uno stile di vinificazione allora poco conosciuto: si beveva vino sfuso e le poche etichette di champagne in circolazione erano accessibili solo alle classi più abbienti. Il tempo ha dato loro ragione, sono stati visionari e coraggiosi nella loro intraprendenza. “Lo spumante era un tabù, ancora peggio la conservazione dello zucchero in cantina – spiega Girolamo D’Amico – per metterci in regola ci siamo rivolti all’ufficio repressione frodi di Bari che a sua volta si rivolse a quello di Roma per capire come districarsi e sistemare i cavilli burocratici. Quello è stato un periodo bello e difficile, ogni anno facevamo un viaggio nella Champagne per studiare e approfondire la conoscenza della tecnica. Non c’era la cultura del vino, i sommelier erano come la mosca bianca e i ristoratori non erano in grado di raccontare il vino all’ospite”.
I D’Araprì hanno vinto la sfida, hanno dimostrato che è possibile produrre spumanti di pregio utilizzando il bombino bianco, uno dei vitigni autoctoni della Capitanata. Sono oggi considerati degli antesignani, in una regione famosa nel mondo più per i vini rossi che per le bollicine.
La cantina è nel centro storico, vi regna un’atmosfera senza tempo. Mediante una scala si accede ai sotterranei, interamente ricoperti da un soffitto a volte. Le gallerie risalgono al 1600, si estendono per circa 1000 mq e sono scavate a ridosso della chiesa di San Nicola, una delle più antiche di tutta la città. Qui si svolgono il remuage sur pupitres, il degorgement e la tappatura definitiva con tappo di sughero e gabbietta. Le migliaia di bottiglie, prodotte con cura e dedizione, riposano per almeno tre anni al fresco e al buio prima di vedere la luce.
Dalla fine degli anni ’70, alla produzione di vino si alternano le prove del gruppo jazz con Girolamo alla tromba, Luis al pianoforte e Ulrico al contrabbasso. Nel 2003, nell’antico frantoio ipogeo, è stata ricavata una sala ribattezzata Arca, Arte in cantina, che ospita eventi culturali e rassegne musicali. Il piacere dell’ascolto è abbinato alla degustazione delle pregiate cuvées. Dal 2019 è in corso il cambio generazionale, i padri sono ora affiancati dai figli: Anna D’Amico, Daniele Rapini e Antonio Priore.
“Siamo cresciuti in cantina – confida Antonio Priore – ci hanno trasmesso la loro passione, non è un lavoro. Quando i nostri genitori si raccontano dicono che siamo nati nel vino, noi scherzando affermiamo: siamo nati nello spumante! Il nostro obiettivo è potenziare la promozione all’estero e creare, con l’aiuto delle altre cantine, un distretto spumantistico della Capitanata per rendere riconoscibile l’area e il metodo di produzione”.
Cantina D’Araprì
via Zanotti, 30
71016 San Severo (FG)
Tel. +39 0882 227643