Dell’importanza dei luoghi parla Cook_inc. 28; luoghi che sono meta di viaggi o di eterni ritorni, che evocano ricordi, che incarnano lunghe storie di famiglia. Luoghi come rapporti umani e reti di relazioni.
Cominciamo con il luogo fuori luogo! Hyle, immerso nel bosco della Sila, propone una cucina che guarda oltre i confini della tradizione regionale, coinvolgendo una rete di produttori che scommette sulla crescita del proprio territorio. Cambiamo bosco e andiamo in provincia di Brescia, sulle Alpi Centrali. Al Resù la giovane Greta crea piatti che rivelano il profumo della selva della Val Camonica.
Lasciamo la montagna per la città, andiamo a Verona, vicino all’Arena. Qui Matteo Rizzo gestisce il Desco, il ristorante di famiglia dove è cresciuto, luogo del suo continuo partire e ritornare.
Visitiamo poi Torino, dove si trova la tavola di Condividere. Lo chef Federico Zanasi e il suo team di giovanissimi ripropongono sapori familiari e rassicuranti in forme e preparazioni inaspettate.
Restiamo in Piemonte. Elisabeth, Jyothi e Alice, tre ragazze, tre storie diverse, un’unica missione: mantenere vivo il sapere antico di certe produzioni.
Il Duo composto da Lucia e Marco, da Roma e dal Piemonte, ha sposato Chiavari e dintorni, riconoscendo in questo gioiello del Tigullio l’ambiente fecondo dove avviare un progetto che conta sulle realtà artigiane locali.
Attraversiamo tutto lo stivale ed eccoci in Sicilia. Passeggiamo per le vie di Ragusa Ibla, sopraffatti e meravigliati dalla baroccheggiante atmosfera. Superiamo l’imponente facciata di San Giorgio per fermarci all’altro Duomo, quello di Ciccio Sultano.
Facciamo un’escursione fino a Polo Nord, provincia di Cremona. L’azienda Bettella ci introduce alla filosofia del Maiale tranquillo.
Continuando a girovagare per le campagne della Bassa Cremonese incontriamo Cascina Lago Scuro, affascinante borgo antico trasformato dalla famiglia Grasselli in azienda agricola, agriturismo, orto, caseificio e molto altro!
Allarghiamo gli orizzonti e voliamo a Hong Kong, seguiamo lo chef Ricardo Chaneton mentre, borsetta della spesa in spalla, ci conduce al suo Mono, per stupirci e divertirci tra stimoli sonori e gustativi.
Chiudiamo con una città che potrebbe assumere un’infinità di diversi significati, ma che per Anne e Clio è solo l’habitat ideale: “Per ora ci sentiamo urbane, parigine e felici di esserlo”.