Intervista di Ilaria Mazzarella
Illustrazione di Gianluca Biscalchin
#chefquarantine è una rubrica pensata per regalare ai nostri lettori una pausa piacevole dalle brutte notizie che purtroppo ci coinvolgono da settimane. Abbiamo intervistato alcuni papà-e-mamme chef focalizzandoci sul lato positivo del loro nuovo, straordinario, quotidiano: il tempo recuperato con la famiglia, in particolare con i figli.
Antonio Ilardi (Pizzeria SUD) con Luce, 6 anni e Alessandro, 4 anni
Come stai vivendo questo momento storico tra le mura di casa?
Ora non ho più la fretta che avevo prima. Ero solito a ritmi più frenetici, correvo anche per portare i bimbi a scuola. Mi sono accorto, tra l’altro, che senza la routine ordinaria che incalza, ci stressiamo di meno e riusciamo comunque a fare tutto. Insomma, paradossalmente, facendo con più calma facciamo prima! Sono molto contento di godermi la mia famiglia a casa. Sto cercando di vivere questo momento con serenità, sto effettuando il delivery in pizzeria, continuo a lavorare un po’ la sera. Ma niente a che vedere con il poco tempo che riuscivo a passare a casa con loro prima, che era al massimo un’oretta. Tornavo che li vedevo dormire, dovevo rimandare qualsiasi attività al giorno libero.
È cambiato il rapporto con la tua casa ora che la stai vivendo più intensamente?
Siamo fortunati perché abbiamo una casa grande, noi siamo al primo piano mentre i miei suoceri al piano terra. Il giardino fa molto la differenza per permette ai bimbi di giocare all’aperto e non soffrire così tanto il dover stare a casa. Mi sto cimentando nel fare tutti quei lavoretti rimandati negli ultimi anni. Sai quando dici “poi imbiancherò, poi sistemerò questo e quello, poi sarò più presente in famiglia?” Proprio quello! In questi giorni ho aggiustato la porta della lavatrice e ho cambiato la disposizione dei mobili in casa per avere uno spazio più grande a disposizione per le attività da fare tutti assieme.
Anche il rapporto di coppia ha subìto un cambiamento drastico: come avete riprogrammato la gestione del ménage familiare ora che siete presenti entrambi?
Per noi non è stato così drastico, ma con la presenza di entrambi in casa abbiamo migliorato la routine: prima era facile sentir dire “Visto che stai uscendo, fai la spesa”, era una gestione più individuale in cui ognuno faceva il suo. Oggi invece si condividono mansioni della casa e attività con i bambini. Mia moglie è più felice, forse il vero cambiamento drastico lo subiremo quando dovrò rientrare al lavoro!
Come sei riuscito a spiegare cosa sta accadendo a tuo figlio/i tuoi figli?
Devo dire che con loro sono riuscito ad affrontare questo tema con molta tranquillità e semplicità, cercando di non urtare la loro sensibilità: c’è un virus che fa venire l’influenza, bisogna lavarsi spesso le mani e il viso, se mamma e papà escono devono indossare la mascherina. Abbiamo spiegato loro che per un periodo dovranno stare a casa, ma loro spesso chiedono: “Ma quando si torna a scuola? Ma è già Pasqua? Ah ma anche oggi niente scuola?” Poi si ricordano che non si può perché gira il coronavirus. Le maestre mandano spesso qualche messaggio audio per tranquillizzare i bimbi. Diciamo che la stanno vivendo come fosse una breve vacanza.
Come condividi con lui/loro il tempo, cosa vi piace fare assieme?
In casa a parte costruzioni e castelli, tutti rigorosamente molto molto alti, si divertono a impastare e sporcarsi le mani, anche solo per divertirsi. Invece l’altro giorno mi hanno aiutato a stendere la pizza. In cucina ci adattiamo: il bimbo mangia tutto, mentre la bimba mangia solo cose in bianco. Mi piace seguirli quando ti prendono per mano e vogliono portarti in camera per giocare con loro. Ho notato che adesso non chiedono più: posso guardare un video sul tablet? Non gli interessa, sono già abbastanza impegnati con gli schermi quando ci godiamo il nostro momento-cinema in compagnia di tutta la famiglia. Quando siamo in giardino si sbizzarriscono tra palla da basket o da pallavolo, giocano con la corda, mi accompagnano a raccogliere le erbette per conoscere le tipologie di fiori edibili, mi aiutano a tagliare l’erba. Mi sono cimentato anche in attività non usuale, come tagliare i capelli a Luce. Il caschetto le stava benissimo!
Cosa ti sei reso conto ti è mancato più di tutto di lui/loro?
Mi è mancata la loro crescita e la loro evoluzione, scoprire con i miei occhi i loro progressi, che è molto di più che vedere i disegni che realizzano mentre io non ci sono. Ho scoperto le attività preferite di Luce in pochi giorni di vita casalinga: la pittura e tutto ciò che a che fare con l’estetica (d’altra parte è una signorina!). Ad Alessandro, invece, nutre già un interesse per le lingue e sembrerebbe molto portato.
Ti è capitato durante questo tempo a casa di scoprire qualcosa che non conoscevi o di riscoprire cose che avevi dimenticato?
Ho scoperto quanto gli fossi mancato veramente dal fatto che sono felicissimi di vedermi tutto il giorno. Spesso mi chiedono: “Adesso devi andare in pizzeria o stai con noi?” come se avessero paura che a un certo punto la magia svanisse. Stamattina, per esempio, sono andato al locale a preparare l’impasto e loro mi hanno chiesto: “Ma dopo torni?” Sì bambini, ceniamo assieme. Magari potessi dirlo sempre, so che soffrono il fatto che tutte le sere non ci sono.
Qual è la prima cosa che farai quando la situazione sarà rientrata?
Sono di Napoli, la prima cosa che farei è una capatina a casa! I piani inizialmente prevedevano di passarci le vacanze pasquali, ma purtroppo non sarà così. Ho tanto il desiderio di staccare, magari rivedere qualche amico e scambiare un abbraccio. Anche con i miei genitori, li sento spesso per telefono ma non è la stessa cosa: manca proprio il contatto fisico con i propri cari. Mi manca soprattutto la normalità, il poter uscire di casa in tranquillità, per andare a far spesa o al lavoro, senza l’ansia di poter essere fermati: mi fermeranno? Cosa gli dico? Mi manca tanto il mare, anche passarci solo una mezza giornata e riscoprire alcune cose che prima davo per scontato, come per esempio una passeggiata.
C’è qualche abitudine della tua vita familiare che, dopo questo evento, ti sei ripromesso di mantenere?
Mi sono reso conto che, mentre per noi adulti gli anni sono più o meno tutti uguali, per loro non vale la stesa regola. Allora ti accorgi tardi di alcune cose, credi siano ancora piccoli e invece capiscono tutto. Non mi ero reso conto di quanto fossero grandi e ho realizzato che a loro piace vedere le attività che facciamo io e la mamma. A parte passare più tempo con loro, vorrei renderli più partecipi della nostra vita. Vorrei condividere il più possibile qualcosa di quotidiano, coinvolgendoli e uscendo più spesso con loro anziché da solo.