Testo e foto di Tania Mauri
Ricordate il fascino che esercitava la grande villa con giardino, magnifico, e campo da tennis del film di De Sica Il giardino dei Finzi Contini tratto dal libro dello scrittore Giorgio Bassani? Quel fascino è lo stesso che potete trovare oggi a Casa Maria Luigia, un rifugio accogliente e lussuoso immerso nel verde della campagna modenese. Deus ex machina di questa dimora è la coppia d’oro della ristorazione italiana, Massimo Bottura e Lara Gilmore, uniti nella vita e nel lavoro, nati per stare insieme e stupire il mondo con la loro magica alchimia.
Questa villa del XVIII secolo – tre piani e una torretta – trasformata oggi in Country House aperta a ospiti di tutto il mondo, è stata acquistata con l’intenzione di estendere il loro approccio all’ospitalità oltre l’Osteria Francescana, ristorante aperto nel 1995 nel centro storico della città di Modena. Dodici le camere, adornate con mobili d’epoca e di design e tessuti Dedar, dove rilassarsi in pieno relax, magari dopo una distensiva passeggiata tra le querce centenarie presenti nella corte esterna. L’interior design coniuga in modo sofisticato arredi vintage e contemporanei, creando un’atmosfera rilassata ed elegante.
Casa Maria Luigia ospita una collezione d’arte contemporanea composta da dipinti, fotografie e sculture italiane e internazionali. Spaziose aree living si alternano a un portico con ampie vetrate, una sala principale con soffitto affrescato, un’accogliente sala cocktail, la “sala dei vinili” dove ascoltare i grandi classici di musica jazz e una cucina a uso degli ospiti che possono girare tra le stanze come se fossero a casa loro. L’esterno è la perfetta cornice per la maestosa villa: uno splendido giardino con alberi secolari e piscina, un campo da tennis, una fontana che zampilla in uno stagno, un forno a legna, che viene accesso all’alba per cuocere il pane un orto di ortaggi ed erbe aromatiche, arnie per la produzione del miele e coltivazioni di grano saraceno.
La cucina è affidata alla giovane e talentuosa chef Jessica Rosval. La ricca colazione emiliana – dallo gnocco fritto con mortadella al cotechino e all’erbazzone – viene servita fuori (solo in estate) e nella Casa delle Carrozze, edificio adiacente alla struttura principale con open kitchen e opere d’arte di Damien Hirst. Il tasting menu di nove portate comprende i piatti iconici del ristorante modenese: la Casa delle Carrozze diventa il palco di una performance di alta ristorazione da vivere insieme, grazie alla cucina a vista e ai tre tavoli condivisi che invitano gli ospiti alla convivialità.
Lara, perfetta padrona di casa, accoglie i suoi ospiti con un sorriso contagioso e un’innata eleganza e semplicità così da metterli subito a proprio agio. Notevole la sua presenza in sala dove racconta ogni portata con aneddoti e storie legate al piatto. Il Mont Saint Michel (battuta di agnello con emulsione di acqua filtrata di ostriche, caviale e olio extravergine d’oliva, alghe fresche e granita di mela) è il ricordo di un viaggio in Normandia di Bottura con i fratelli; Baccalà Mare Nostrum è un percorso verso il Nord Europa dai sapori mediterranei: pesto di pomodori secchi e mandorle con salsa liquida di oliva siciliana, acqua di pomodoro e limone. Il Pesto in astratto invece è nato da un esperimento mal riuscito di un membro della brigata straniero che voleva fare la pasta al pesto. È un flan di pinoli e Parmigiano Reggiano, brunoise di verdure, menta e basilico servito con un brodo caldo di pasta fermentata, talee, verdure, olio extravergine e basilico.
Le 5 stagionature di Parmigiano è stato creato in onore a uno degli ingredienti di culto della cucina emiliana; La parte croccante della lasagna è una lasagna sui generis che ricrea quella parte della teglia un po’ bruciacchiata e croccante che rubavano i bambini appena messa in tavola; la Caesar salad in Emilia è una Caesar totalmente vegetale (Lara, quando si sono conosciuti, era vegetariana, ndr) con aromi e fiori di stagione; Beautiful, psychedelic, spin paited veal, charcoal grilled with glorius colors as a paiting, piatto ispirato a un dipinto di Damien Hirst, è costituito da cotechino e spruzzi di colori creati con la verdura.
Oops – mi è caduta la crostatina (gelato al lemongrass, frolla, zabaione e capperi) è l’errore quando una sera Takahiko Kondo, detto Taka, che fece inavvertitamente cadere una crostatina al limone che entusiasmò lo chef per l’effetto visivo. Si conclude con i Tortellini in crema di parmigiano (proposti dopo il dolce Surprise Surprise) con panna di affioramento come facevano i casari una volta.
Casa Maria Luigia
Stradello Bonaghino, 56
41126 Modena (MO)
Tel: +39 059 469054
www.casamarialuigia.com