Il ritardo puntuale del Frecciarossa combacia col mio grado di incertezza appena arrivato a Milano Centrale; sto andando a fare un servizio ma lo schizzo narrativo l’ha tracciato Matias Perdomo, che mi attende al Mercato Centrale col suo riccio ribelle ma composto. Il tema portante in realtà è far emergere i profili che gestiscono le molteplici realtà da lui aperte negli anni, a partire dal ristorante Contraste inaugurato nel 2015. Lo chef e imprenditore uruguaiano insieme a Simon Press, Thomas Piras e Stefano Scaroni ha infatti coniato un organismo di format tentacolari che attraversano Milano: tutto il suo mondo vi scorrerà sotto gli occhi nelle prossime pagine. “Ho 42 anni e sono nella fase discendente – incalza – ora devo iniziare a guardare la vita in modo diverso. Io non potrò pikkiare – motto coniato da Matias – come facevo prima. Non potrò più fare 100 metri in 10 secondi come agli inizi. Mi sono allenato 20 anni per farli in quel tempo, ora li farò in 15 secondi. Fra 3 anni forse in 20. Il concetto è che non mi devo demotivare per questo. È cambiata la mia motivazione, adesso voglio far salire i ragazzi. Non ho fatto un solo progetto con il mio nome nell’insegna: il mio nome è una conseguenza del progetto. Dietro ogni format ci sono anime e persone che credono e portano avanti quell’entità indipendentemente da me”.