Testo e Foto di Luca Sessa
Il 9 marzo del 2020 è una data che tutti ricorderanno per l’inizio del periodo di lockdown, ma che in ambito ristorativo assume anche un altro significato, quello dell’esplosione del fenomeno delivery. Il cibo ordinato e consegnato a casa ha origini antiche ma ora ha una veste moderna fatta di efficienza e polemiche, rider e contratti, applicazioni e la possibilità di ricevere in pochi minuti praticamente qualunque tipo di piatto, soprattutto se ci troviamo in una grande città. Prevalentemente dedicato al junk (o fast) food ha visto implementare la sua offerta grazie a nuove proposte fine dining create da chef stellati e non per far fronte alla chiusura obbligata. Come è facile intuire però il cibo “gourmet” non sempre si presta a questo tipo di trasporto e consegna a causa di cotture, temperature e impiattamenti nati per un altro utilizzo.
In molti casi quindi le aspettative sono andate deluse, ma c’è chi ha deciso di prendersi un po’ più di tempo e preferire la ricerca alla velocità, l’ottimizzazione ai pochi introiti derivanti dal delivery. È Giuseppe Iannotti, chef del Kresios*, vero e proprio tempio dell’avanguardia culinaria situato a Telese Terme, in provincia di Benevento, il classico posto che per collocazione geografica ed esperienza gastronomica è divenuto meta degli appassionati di tutto il mondo. Definire Iannotti semplicemente chef è riduttivo, perché è un vero e proprio pensatore culinario, un uomo alla perenne ricerca di nuovi obiettivi e consistenze, un fine cesellatore di soluzioni culinarie di straordinario pregio. Una persona caratterizzata da questo tipo di approccio poteva “arronzare” (raffazzonare) un servizio di delivery in breve tempo cercando banalmente di inscatolare i suoi piatti per farli viaggiare in tutta Italia? No, naturalmente.
Iannotti ha quindi dedicato uomini e tempo al perfezionamento di 8pus, un progetto non semplicemente un delivery. Il frutto del lavoro effettuato all’interno dello IannottiLab, una sorta di palestra gastronomica dove la brigata mette a punto le nuove creazioni. Tutto viene dal mare e tutto ruota attorno al mare, a partire dal nome, 8pus, da octopus: il polpo, re tentacolare del Mediterraneo e invertebrato principe dei mari. Qui viene declinata a 360 gradi un’unica materia prima, il pesce, in tutte le sue molteplici forme, specie, cotture e tagli, un fish delivery di straordinario livello non solo per l’incredibile sapore dei piatti, ma anche per gli altri dettagli che riguardano packaging, ingredienti e passaggi per portare in tavola le ricette nazionali e internazionali. Due sono le formule del delivery 8pus, che consegna in tutta Italia, Il Ready to Eat e il Ready to Cook, a seconda della zona di consegna.
Una volta perfezionati menu e passaggi, imballaggi e condimenti, Iannotti e la sua squadra non si sono accontentati, continuando a creare nuovi piatti e soluzioni logistiche, per consentire di ricreare tra le mura domestiche sapori ed odori della cucina del Kresios. Ordinare 8pus vuol dire vedersi recapitare scatoloni di cartone che contengono gli imballi in polistirolo e al loro interno la magia: tante piccole e grandi buste, ognuna dedicata a una ricetta, ogni ricetta con i suoi piccoli contenitori per i condimenti, ogni passaggio descritto dalle schede allegate. Dar vita ai piatti è cosa immediata, possedere un microonde è fondamentale ma non obbligatorio, cimentarsi ai fornelli diventa parte integrante (e divertente) dell’esperienza.
Ci sono i Gyoza di merluzzo dall’eterea consistenza e il Bao al vapore con ombrina, alga wakame e kimchi di scarola ad aprire la cena con sfumature gustativa d’origine orientali; è poi il turno dei piatti principali, dal profumato Curry rice di ricciola alla deliziosa Paella con pimentòn de la Vera, passando per il sorprendente Ramen di zuppa di pesce, un piatto che apre più di un interrogativo: quanti ingredienti sono stati utilizzati per il meraviglioso brodo? Come è possibile far viaggiare un uovo il cui tuorlo ha la consistenza d’una gelatina preservandone sapore e morbidezza? Il pesce è naturalmente protagonista anche dei piatti da street food: il goloso Hot Dog di salmone, roba da Man vs Food perché verrebbe voglia di mangiare dieci e il Burger di Tonno rosso, bello anche dal punto di vista estetico. Ad accompagnare il tutto c’è il Pane del Kresios, che dopo pochi minuti di forno si presenta fragrante all’esterno e morbidissimo all’interno e in chiusura non poteva mancare i dessert. Prima il Crème caramel toffee in vaso cottura da gustare alla giusta temperatura, quindi l’irresistibile (per il sottoscritto) Tarte au citron meringuée, la riproduzione culinaria delle montagne russe grazie al contrasto tra dolcezza e nota acida. Quindi dopo tutto questo per favore, non chiamate 8pus semplicemente delivery.