Testo di Tania Mauri
Foto cortesia di 50 Kalò
Estate calda per Ciro Salvo che sbarca a Roma con le sue pizze iconiche e i famosi fritti
Ciro Salvo sceglie Roma e apre la sua nuova pizzeria 50 Kalò Roma in questa calda estate italiana. Ciro è innamorato della Città Eterna – “spero diventi la mia seconda città” – e da anni molti romani che andavano a Napoli lo sollecitavano a sbarcare a Roma per gustare la sua pizza ma “bisognava aspettare l’occasione giusta per farlo”. L’occasione è arrivata poco più di un anno fa, quando si sono liberati i locali di un ristorante “colpito dalla crisi del Covid che aveva bisogno di essere ceduto e ristrutturato”. Siamo a pochi passi dalla Stazione Termini e dal Quirinale, in via Flavia 3, e, senza indugi, Salvo decide, con il partner storico Alessandro Guglielmini, di aprire la sua seconda pizzeria italiana. “L’idea di aprire a Roma è nata nel febbraio 2021, in un’epoca ancora di restrizioni e incertezze. Per noi, aprire un nuovo 50 Kalò non significa semplicemente aprire un locale altrove, ma trasferire l’identità, l’anima del progetto che ha tante sfumature: anni di ricerche, competenze ed esperienza maturata sul campo.
Con il mio socio abbiamo iniziato un percorso, ci siamo conosciuti, piaciuti e da lì sono nate tutte le aperture che sono seguite alla pizzeria vicino al lungomare Mergellina. Lui si occupa della parte ammnistrativa e burocratica, io di quella operativa. Tutti gli investimenti li condividiamo e poi abbiamo una macchina da guerra, che è la pizzeria di Napoli, che ci consente di investire su altro. Ogni locale nuovo viene aperto a distanza di due o tre anni così da rientrare dall’investimento fatto. Tutto è perfettamente calibrato e pensato, una filosofia che ci permette di non indebitarci… io sono nemico dei debiti, voglio dormire sonni tranquilli e lavorare serenamente. Il Covid ci ha insegnato che nulla è certo per cui devo poter sapere, semmai dovesse ricapitare una cosa del genere, che posso garantire uno stipendio ai miei dipendenti e alimentare le macchine anche quando il lavoro è fermo.
Riceviamo tantissime proposte da tutti il mondo ma al momento le rispedisco al mittente sia perché non ci interessa aver altri soci sia perché sono un perfezionista e non riuscirei a dare il lavoro in mano ad altre persone: preferisco la gestione diretta e curare personalmente e direttamente i dettagli dei miei locali” dichiara Ciro Salvo. Il locale – centocinquanta coperti interni per circa 500 metri quadrati su due livelli – è strutturato come quello di Napoli. “Due forni a legna rivestiti di mattonelle rosse, cinque persone addette alla pizzeria – tre pizzaioli e due fornai – e due ragazzi al pass per completare le pizze con gli ingredienti a crudo, per circa 40/50 persona a pieno regime. Per adesso i ragazzi li ho fatti arrivare da Napoli perché ho faticato un po’ a trovare personale, ma dal primo giorno di apertura stanno arrivando richieste e conto di creare presto uno staff con gente del posto. All’inizio sarò presente tutto il mese di luglio per guidare la squadra formata e istruita da me. Napoli e Roma sono vicine, poco più di un’ora di treno, per cui sarà facilissimo andare a tornare, non è un problema” spiega Salvo.
Il progetto architettonico di 50 Kalò Roma è stato realizzato dall’architetto napoletano Maurizio Vesce, suo amico di infanzia che ha ascoltato ogni sua richiesta, ha messo in pratica tutte le sue idee in maniera eccellente e non esclude di trasformare, allo stesso modo, quello di Napoli. Il locale è essenziale, elegante e riconoscibile. Ampie vetrate, ambienti separati da volte dai profili dorati, piani materici e materiali di pregio connotano gli spazi e le colorate e avvolgenti sedute
L’offerta gastronomica di 50 Kalò Roma è incentrata sulle sue pizze iconiche, compresa la sezione dedicata alle pizze vegetali e i famosi fritti. “La proposta gastronomica è uguale a quella di Napoli tranne per le pizze con qualche prodotto fresco che da Napoli non può arrivare a Roma come le pappacelle, che sono adesso di stagione, o i peperoncini verdi e la salsiccia rossa di Castelpoto. Per me i menu di Napoli, Roma e Londra devono essere allineati tra loro, non la copia carbone esatta di uno dell’altro ma somigliarsi tantissimo così che i miei clienti possano trovare sempre la loro pizza preferita con i prodotti selezionati da me. Questo è un concetto a cui tengo molto perché con i produttori, spesso piccole realtà, si crea una filiera certa dove producono per me prodotti ad hoc. Con molti c’è un rapporto di anni per cui diventano collaboratori, sposano il mio progetto, fanno parte della famiglia e questo è bello” chiarisce Ciro.
Quale pizza consiglierebbe a chi non ha mai assaggiato la sua pizza? “Certamente la Marinara o la Margherita e semmai un ripieno fritto – asciutto e croccante – da condividere. Oppure la proposte vegetali, che a Londra stanno andando benissimo, molto gustose. Anche la carta dei vini sarà in linea con la sede di Napoli e, prevede una selezione delle migliori etichette campane, alcune anche al calice, ma anche spumanti e champagne, perché “una bollicina in pizzeria non deve mai mancare” racconta sorridendo.
Ha aperto da pochi giorni, eppure, il locale è pieno e ascoltando dai tavoli vicini la gente lo ringrazia per avere aperto nella Capitale, perché molti lo conoscono, lo aspettavano da tempo e la sua pizza è proprio molto buona. “Roma è talmente grande che c’è posto anche per 50Kalò. Molti colleghi apprezzano la riservatezza e tranquillità della mia persona e spero presto di riuscire ad andare a trovarli tutti”.
50 Kalò Roma
Via Flavia 3
00187 Roma (RM)
Tel: +39 06 69486537
www.50kalò.it