Non cantano il belcanto nei migliori teatri d’opera del mondo, ma in materia di fornelli, i loro spartiti seguono il ritmo delle loro bacchette magiche. Stiamo parlando di Oriol Castro, Mateu Casañas e Eduard Xatruch, il tris d’assi a capo del Disfrutar (due stelle Michelin). Per eccellenza uno dei templi della cucina più creativa e d’avanguardia di Barcellona, è attualmente considerato il quinto miglior ristorante al mondo nella lista di The World’s 50 Best Restaurants 2021, e quarto nella classifica di The Best Chef Awards. Eduard ricorda che “ci è costato tanto arrivare dove siamo arrivati, e vale la pena impegnarsi per andare avanti, mi riferisco in particolar modo alla brigata, composta da 40 persone”. Mateu ribatte che “vogliamo continuare a motivare la squadra, andando avanti con ottimismo ed entusiasmo. Senza squadra non c’è impresa”.


Tutto è iniziato a elBulli
Incontriamo i tre chef a Cala Montjoi, dove tutto ha avuto inizio. Non ci erano più stati tutti insieme dalla chiusura di elBulli, nel settembre 2011. Percorriamo le strade e i luoghi che hanno fatto da cornice ai loro più bei ricordi. “Guarda, questo posto (una grossa roccia davanti al mare) è stato il nostro rifugio, alle volte pensavamo a cosa ci avrebbe riservato il futuro nel medio e nel lungo termine, perché nel breve termine eravamo convintissimi del progetto di elBulli, ma si pensa sempre a cos’altro ti può offrire la vita”, dice Mateu. Eduard aggiunge: “ora che siamo tornati, e che da questo chiringuito vediamo elBulli, mi riaffiorano un sacco di ricordi, e l’attuale progetto di Ferran Adrià è incredibile. Sono passati dieci anni da quando ero stato qui l’ultima volta, e dove abbiamo scattato le foto sono proprio i luoghi in cui andavamo dopo ogni pasto, dopo ogni servizio, per rilassarci, per staccare e ricaricare le batterie”. Oriol gli fa eco: “ci rendiamo conto oggi che abbiamo fatto qualcosa di molto forte, e siamo molto orgogliosi e felici di tutto quello che abbiamo realizzato e ottenuto”.

I tre sono un caso particolare nella gastronomia spagnola, dove non esiste niente di simile.
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