Reportage
pezz de pane
Pezz de core
Zero grano tenero, infinita tenerezza
Da Cook_inc N. 29
Pezz de core
13 minuti

“Qui c’è la neve e sono appena uscita dalla stalla, rigenerata dal belare degli agnellini. Avevo bisogno di staccare, mettere in pausa i social e scordarmi il telefono in previsione dell’apertura che mi attende. Perdermi in mezzo alla natura e panificare tra persone genuine per ricaricarmi. Un po’ come l’energia che recupero andando a un concerto reggae. Bisogna star bene per poter fare del bene. Negli anni è una delle lezioni più importanti che ho maturato”.

Questa telefonata con Roberta Pezzella risale al revival di una delle tante zone rosse che abbiamo affrontato nell’ultimo anno. A ridosso dell’apertura di quel suo panificio di provincia che a oggi già macina oltre 100 kg di pane al giorno, nel centro storico di Frosinone. Sì, lo so, potevo premere il tasto start dal presente, dal vissuto ormai consolidato del suo forno Pezz De Pane e dagli umori aggiornati che vi si propagano. Come il profumo inebriante di pagnotte, lieviti e dolci sfornati a rotazione glutinica. Roberta però, incarna un profilo umano talmente arzigogolato e profondo che merita qualche passaggio in più, partendo a ritroso. Dalla scena sopracitata, ad esempio, che la immortalava in trasferta abruzzese dal leggendario casaro/pastore Gregorio Rotolo di Scanno, indaffarata a donare dritte di panificazione senza chieder nulla in cambio se non la consapevolezza di agire per un benessere individuale e collettivo al tempo stesso. Roberta è così: schietta, determinata e passionale oltre l’immaginabile. Legata a valori che accarezzano tratti assoluti quali l’amicizia, la famiglia e la fratellanza. Non a caso porta impresso il nomignolo Rana Ribelle come nickname di battaglia, affibbiatogli dal padre in tenera età. Non a caso ha scelto la sua terra natia per dar snodo al suo primo progetto autonomo. Conscia delle difficoltà che l’attendevano, ma anche rincuorata dal potersi mettere in gioco in un circolo di protezione composto da familiari, amici, colleghi e da quel contesto che non cessa di rimarcare come “unica vera casa”. Tema delicato, perché proprio nell’abitazione a Frosinone di sua nonna – scomparsa lasciando traumi emotivi non indifferenti – Pezzella ha realizzato di voler aprire la sua attività indipendente dove risiedono affetti e vincoli di sangue inscindibili. 

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