Testo di Gualtiero Spotti
Lo Skrei, questo sconosciuto. Quante volte vi è capitato di incrociarlo nel menù di un ristorante? Praticamente mai. Eppure questa è la limousine dei merluzzi e il pesce più pregiato che arriva dalla Norvegia, che è disponibile sul mercato solo per qualche mese, da gennaio ad aprile, perché è questo il breve lasso di tempo durante il quale i merluzzi raggiungono la loro maturità (ovvero i cinque anni di età) e intraprendono il viaggio lungo il tratto di oceano tra il Mare di Barents e le coste settentrionali della Norvegia per deporre le uova, in prossimità delle isole Lofoten.
Entrambi sono rimasti decisamente colpiti dal menù del fresco cuoco bistellato che nella serata di mercoledì 15 febbraio ha saputo reintepretare lo Skrei alla sua maniera. Ovvero facendolo diventare il punto di partenza per un percorso ricco di sapori e di diverse consistenze al palato. Come nel caso dell’ottimo Skrei al vapore con mela e pepe di Sichuan accompagnato da una croccante illusione di edamame, o con il Ristretto e mantecato di Skrei (visivamente quanto di più simile ci sia alle mozzarelle mignon…) accompagnato da ocra, shiso verde e finger lime. Il merluzzo più pregiato diventa qui l’elemento sul quale costruire interazioni con un mondo di acidità e di dolcezze, forse anche un po’ per vedere l’effetto che fa, senza particolari preclusioni. Non possono mancare i classici Bottoni bartoliniani (ravioli) ripieni di Skrei e con salsa di arachidi e semi di mostarda alla rosa bulgara, in una preparazione forse da rivedere negli equilibri; così come risulta essere un curioso azzardo lo Skrei arrosto con zucca, caffè, arancia e zibibbo.

Enrico Bartolini
MUDEC
Via Tortona, 56 – Milano
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