Testo e foto di Andrea Di Lorenzo
Monty Python, David Beckham, Boris Johnson, Mary Poppins, sono solo alcune delle figure che troverete entrando nello Scarfes Bar del Rosewood London: un punto di riferimento londinese per quello che riguarda l’alta miscelazione d’albergo e uno dei più importanti bar a livello mondiale della catena, insieme al Dark Side di Hong Kong. Il locale, con ingresso su strada, è dedicato a Gerald Scarfe, grande nome del fumetto britannico (famoso soprattutto per la sua collaborazione con i Pink Floyd per The Dark Side of The Moon) e le figure sopra citate fanno parte delle opere della galleria che arreda il locale.
Tra poltrone di pelle, tappeti e un caminetto, sui muri si alzano riproduzioni delle sue caricature più belle mentre una statuetta, dai penetranti occhi azzurri, veglia sul servizio dei barman al bancone. Dall’alto della bottigliera, una caricatura di Queen Elizabeth II, vestita di rosso, sorveglia la sala e si gode la musica jazz di Kitty La Roar & Nick Shankland, che sin dall’apertura danno spettacolo allo Scarfes mentre i clienti sorseggiano i drink dagli eleganti bicchieri appositamente realizzati da John Jenkins.
A dirigere il bar troviamo Yann Bouvignies (head of mixology dell’hotel, francese, classe ’93) e Martin Siska (area director dei bar europei di Rosewood, slovacco, classe ’85), una “old couple” come ama definirla Yann che ha preso il timone dello Scarfes sette anni fa insieme a Martin trasformandolo in un salotto accogliente per londinesi e ospiti dell’albergo e che, quest’anno, compie 10 anni dall’apertura.
“È stato un lungo viaggio, quando siamo arrivati, con Martin e il team questo posto era completamente differente e abbiamo dovuto ricominciare tutto da capo, per riorganizzare e reinventare il bar.” Ci racconta Bouvignies, mostrandoci il piccolo laboratorio dove si occupano dello sviluppo dei nuovi cocktail. “Ci sono voluti sette anni per ottenerlo, prima facevamo preparazione direttamente al bar. Dico spesso ai ragazzi che devono essere grati per quello che trovano, perché il 90% dei bar d’albergo che visito non hanno a disposizione un laboratorio o una prep room”.
L’anniversario, importante e molto sentito, è stato festeggiato con il lancio di un nuovo menu, intitolato “10”, un lavoro a 4 mani gestito principalmente da Bouvignies, che ha sviluppato i nuovi cocktail saltando da una traccia dei Red Hot Chili Peppers a una di Chopin, curando la creatività di questa nuova drink list bipartita. La prima parte è una raccolta dei Greatest Hits, 10 cocktail già presentati in precedenti menu, come quello a tema musica del 2019, uno dei più sentiti dal barman francese e molto apprezzato dai clienti. Cocktail che sono stati leggermente rivisitati per l’occasione, semplificandone la preparazione, in un’ottica più ampia di lavoro che comprende anche riduzione dello spreco e ottimizzazione del servizio, come ci spiega Martin Siska. In questo nuovo menu, ad esempio, sono state ridotte le basi premiscelate (pre-batched), che vengono spesso usate per più cocktail, diminuendo così il tempo di preparazione.
La seconda parte, New Releases, raccoglie invece le novità: 10 nuovi cocktail dall’aspetto minimale che spaziano dalla rivisitazione di un Sex on the Beach – qui chiamato Oui, Madame!, a base di vodka, liquore al sambuco, vino e cocco chiarificato – a un twist sul Rob Roy, come il Last Call. O ancora, l’Higher Power, carbonato e servito direttamente da una bottiglietta: un cocktail a base di Campari, rabarbaro (elemento molto caro ai due bartender) ibisco e Cream Soda, dal piacevole gusto amaricante.
Una celebrazione che non finisce a Londra: Yann e Martin, per continuare le celebrazioni dei 10 anni, porteranno lo Scarfes bar in tour per il mondo, toccando dieci grandi città: Lima, Tokyo, Hong Kong, Bangkok, Phnom Penh, Mexico City, Oslo, New York, Roma e Singapore, ospiti sia di altre strutture targate Rosewood che di cocktail bar indipendenti. Ci racconta Yann: “La cosa più bella è poter fare le preparazioni insieme, come è stato per il Dark Side. Ad esempio, loro non utilizzavano la carbonatazione così ho spiegato loro come realizzarla, ho condiviso alcuni consigli; abbiamo passato del tempo insieme, ed è questo che mi piace veramente: condividere tecniche ed esperienze”.
In Italia, per l’esattezza a Roma, li vedremo a inizio luglio in una location ormai famosa come il Drink Kong. Speriamo che con loro portino anche la versione in miniatura del buon Gerald Scarfe. Let’s get Scarfed!
Scarfes Bar
252 High Holborn
Londra WC1V 7EN
www.scarfesbar.com