Testo di Tania Mauri
Foto cortesia di Ein Prosit
Dal 19 al 22 ottobre il Friuli-Venezia Giulia torna protagonista con Ein Prosit: 160 eventi, 103 chef da oltre 20 paesi, degustazioni di vini e laboratori che coinvolgono Udine e i suoi dintorni.
Ein Prosit è diventato un appuntamento fisso per gli amanti dell’enogastronomia: per cinque giorni Udine si trasforma nell’ombelico del mondo della cucina internazionale. Un calendario fitto di appuntamenti con tantissime cene ogni sera che vedono protagonisti grandi chef ma anche degustazioni, incontri e laboratori durante il fine settimana. Giunta alla sua ventiquattresima edizione, la manifestazione, che si terrà dal 19 ottobre al 22 ottobre a Udine – con un’anteprima a Trieste il 18 dedicata solo alla stampa estera – cresce di appeal anno dopo anno portando il meglio della cucina mondiale che ha eletto il Friuli-Venezia Giulia terra del mangiare bene divertendosi.
Il Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, in collaborazione con Paolo Vizzari e Manuela Fissore, ha preparato un evento enogastronomico capace di mettere in relazione temi quali la cultura del cibo, la tradizione del vino e la conoscenza delle materie prime attraverso cene, degustazioni, masterclass, laboratori e incontri.
“Possiamo dire che oggi abbiamo uno storico importante e che per questa XXIV edizione c’è stato un miglioramento e una crescita radicale” commenta Claudio Tognoni, anima e corpo dell’evento da 25 anni. “Quando siamo passati da Tarvisio/Malborghetto a Udine abbiamo differenziato molto e, grazie al supporto di Paolo Vizzari e Manuela Fissore, incrementato il numero degli chef coinvolti anche perché Udine ha più locali che possono aderire alla manifestazione. Inoltre, abbiamo aumentato notevolmente l’attività rispetto al passato: sono 160 gli eventi tra cene – che sono una sessantina per 103 cuochi e 20 nazioni rappresentate – degustazione, laboratori e incontri. La regione Friuli-Venezia Giulia è sempre stata al nostro fianco, ci dà un grandissimo aiuto e sostegno, così come il comune di Udine, la Fondazione Friuli e una serie di sponsor. La città è stata coinvolta in toto: sono 25 i ristoranti e le enoteche che si sono messi a disposizione, così come molte aziende vitivinicole regionali per una autentica interazione tra la cucina di tutto il mondo e i vini locali. Ein Prosit è un evento diverso dagli altri perché il pubblico è protagonista e partecipa attivamente a tutte le attività proposte a prezzi straordinariamente interessanti. Quest’anno abbiamo battuto ogni record nella richiesta di prenotazione on line, le cene sono sold out al 50%, così come le degustazioni e i laboratori. Gli chef interagiscono tra loro, non c’è competizione e si crea un’energia positiva, un bel clima rilassato e gioviale che è poi la peculiarità dell’evento. Ci auguriamo che Udine cresca sempre di più e che i ristoratori siano stimolati ma anche che si costruiscano amicizie e rapporti che durano nel tempo. La nostra è una manifestazione dove gli chef entrano nelle cucine per fare una cena ed escono diventando amici dei ristoratori coinvolti. Ein Prosit è un bel modo per venire a conoscere il Friuli-Venezia Giulia, una regione ricca di cose da vedere e raccontare, che ha uno spiccato senso di ospitalità e accoglienza e dove poter assaggiare i prodotti locali di cui andiamo molto fieri” conclude Tognoni.
“Il Friuli-Venezia Giulia – sottolinea il Presidente Massimiliano Fedriga – punta sugli eventi che diventano motivazione di viaggio e possono posizionare la nostra regione al centro della scena internazionale. Con Ein Prosit, per 5 giorni, i riflettori del mondo enogastronomico e del fine dining saranno puntati su Udine e sull’intero territorio regionale. Anche i prodotti della filiera Io sono Friuli-Venezia Giulia saranno protagonisti in masterclass, percorsi degustativi e sensoriali e negli abbinamenti dei propri vini ai piatti degli oltre 100 chef coinvolti e, infine, nell’accoglienza che gli operatori sapranno sapientemente offrire”.
Un’edizione unica anche questa del 2023 che intende approfondire lo scenario contemporaneo della cucina con oltre 20 paesi coinvolti e 100 chef presenti, in un connubio e intreccio di proposte mai realizzato prima. Carlo Cracco, Quique Dacosta, Zaiyu Hasegawa, Niko Romito, Enrico Crippa, Mauro Uliassi, Norbert Niederkofler, Massimiliano Alajmo, Diego Rossi, Riccardo Camanini, Antonia Klugmann, Ana Roš, Bruno Verjus, Pablo Rivero, Pía Léon, Moreno Cedroni, Bruno Verjus, Christophe Pelè, Matias Perdomo sono solo alcuni degli oltre 100 chef presenti.
“Gran parte dei cuochi che saranno presenti sono amici che ci hanno chiesto di poter partecipare all’evento. Siamo proprio partiti da questo concetto di soddisfare e far felici, nei limiti del possibile, quelli che ce lo chiedevano aggiungendo il nostro tocco e un significato alle cene, ovvero che rappresentino la nostra visione della cucina contemporanea” spiega Paolo Vizzari, deus ex machina, insieme a Manuela Fissore, della ricerca e selezione degli chef. “La parte più bella è quella dei mesi che precedono l’evento in cui raccogliamo le adesioni e facciamo gli abbinamenti, per capire come combinare chi con chi e con cosa. Per esempio, Quique Dacosta ci ha confermato la sua presenza e il desiderio di fare la paella tradizionale proprio il giorno in cui ero da Cracco a Portofino e mi è venuto spontaneo proporlo a Carlo, con cui sono amici, per una sfida a suon di riso, chiamata 50 sfumature di riso, dove non c’è competizione ma condivisione per fare insieme delle cose ma in maniera diversa, che è poi anche l’anima e il cuore pulsante di Ein Prosit. Abbiamo voluto mantenere, anche quest’anno, il focus sul fuoco e la brace intesa come modalità di cucina conviviale che avvicina, così come abbiamo fatto scegliere ai cuochi con chi lavorare perché semmai si sono incontrati lo scorso anno e si sono piaciuti, come è successo per Zaiyu Hasegawa e Nicolai Tram che lavoreranno con Diego Rossi in due cene diverse.
Le nostre scelte per le cena a 4/6/8 mani non sono mai scontate, c’è sempre dietro un racconto di amicizia, di incontro, di storia talvolta buffa come, per esempio, la volontà di Giuseppe Iannotti di cucinare con sua mamma perché poteva scegliere una persona che gli stava particolarmente a cuore; oppure per la Fiesta Mexicana oltre ad avere tutti i grandi cuochi messicani si sono aggiunte due chef, Ana Roš e Tekuna Gachechiladze, semplicemente perché amano i tacos. A noi interessa creare un’atmosfera generale di armonia, serenità, divertimento e amicizia, dove il valore aggiunto ai grandi piatti è la situazione che si sta vivendo. Non è un caso se rispetto al passato si è consolidato il rapporto con il pubblico che partecipa anche a più di una cena… anche per questo abbiamo provato a fare una proposta di prezzo democratica che ha il picco massimo in 180 euro – le altre sono a scendere – tranne quella di Romito e Alajmo che è di 275 euro ma perché è una raccolta fondi per la ricerca. Sì, perché nessuna cena è a scopo di lucro: del totale tolta una parte che va al locale che ospita, tutto il resto va ai cuochi che hanno cucinato perché riteniamo sia importante che nessuno speculi sul loro lavoro” conclude Vizzari.
Una festa a cielo aperto della gastronomia contemporanea che ben racconta la gente del Friuli-Venezia Giulia definita, da Mauro Corona, “lavoratori, irriducibili gaudenti che gustano la vita, amano la buona compagnia e il buon bicchiere”.
Ein Prosit 2023 è organizzato dal Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano in collaborazione con la Regione Friuli-Venezia Giulia, l’Assessorato alle Attività Produttive, Promoturismo FVG, il Comune di Udine, la Fondazione Friuli e la Camera di Commercio di Pordenone e Udine.
Per maggiori informazioni:
Consorzio del Tarvisiano
Tel. +39 0428 2392
Consorzio@tarvisiano.org
www.einprosit.org