Testo di Luca Sessa
Foto di Ufficio Stampa Cuoco&Camicia
Una stradina poco frequentata, l’assenza di un’insegna, una comunicazione discreta e poco frenetica: sembrano gli elementi di una storia di insuccesso, di un ristorante che non è riuscito a farsi strada nella pletora di indirizzi gastronomici della Capitale. Invece, anche grazie a un profilo fatto di discrezione e coerenza, questo locale ha appena festeggiato 10 anni di successi. Un periodo lungo e, soprattutto in epoca recente, travagliato, che ha consentito a Riccardo Loreni e Elisa Profiti di poter accogliere da Cuoco&Camicia residenti e turisti, gourmet e gourmand, partendo da una visione sempre coerente ma in costante evoluzione. “Sono consapevole d’aver commesso alcuni errori in questi anni ma non cambierei nessuna delle scelte fatte, perché ci hanno portato a raggiungere questo risultato. Abbiamo creato il ristorante nel quale andremmo da clienti: un luogo accogliente ma informale, dove è possibile gustare piatti che uniscono tecnica e gusto”, ci confida Riccardo, anima della cucina e ideatore del progetto.
Un percorso particolare il suo, quello di un’autodidatta appassionato di cucina che attraverso lo studio e il costante aggiornamento, ha saputo trovare la forma giusta per le sue idee, attingendo dai mercati locali per individuare le materie prime idonee e dar vita a un percorso gastronomico estremamente identitario. Romano di nascita, viaggiatore per natura, chef per passione: da 20 anni in una cucina professionale, nel mezzo, corsi di specializzazione come quello di A tavola con lo chef. Dopo aver lavorato nei primi 10 anni di carriera in diversi ristoranti romani, dal 2011 Riccardo è impegnato con l’avventura di Cuoco&Camicia. Al suo fianco, poco dopo l’inaugurazione del locale, è giunta Elisa, franco-albanese di nascita, arrivata in Italia a 18 anni, dove si è laureata in Fisica e poi in Medicina. Per mantenersi durante gli studi decise di iniziare a lavorare in ristoranti ed enoteche, affinando la sua cultura enoica e, pian piano, maturò la decisione di dedicarsi completamente alla ristorazione, la sua grande passione, approdando da Cuoco&Camicia e diventandone socia nel 2017.
La scalinata di via Monte Polacco è lo scenario che impreziosisce il contesto architettonico nel quale si trova il ristorante, uno spazio pensato e arredato con cura, grazie ad arredi ben armonizzati e a uno stile d’accoglienza che non crea barriere. La Sala è il regno di Elisa, donna poliedrica che conosce i vini e le lingue, l’arte dell’ospitalità e possiede la capacità di raccontare i piatti in modo spontaneo. È qui che Loreni propone una cucina che definisce contadina e che trova varie forme d’espressione nei percorsi di degustazione: Componilo tu, che lascia spazio alla libera scelta dei commensali (4 portate a 44€); il percorso Contadino (5 portate a 49€); quello dedicato al Mare (sempre 5 portate a 49€); quello dello Chef che lascia carta bianca alla cucina (54€). Tutti i menu possono essere accompagnati da una degustazione di vini in abbinamento, selezionati da Elisa, per esaltare il sapore dei piatti scelti (3 calici a 17€, 5 calici a 28€).
La ricorrenza dei dieci anni di attività meritava però un festeggiamento all’altezza, ed ecco quindi il menu Ten Best (10 portate a 65€): una selezione dei dieci migliori piatti, scelti fra quelli storici, ma anche fra quelli più recenti che hanno riscosso maggior successo. “Vuole essere una cena divertente per festeggiare i primi dieci anni di Cuoco&Camicia, in cui i piatti sono stati trasformati in assaggi o tapas”, spiega Riccardo. Lo chef, coadiuvato in cucina da Jacopo Toni e Orsetta Di Francesco (per la pasticceria) ha dato vita a un percorso estremamente completo, che spazia tra carne e vegetali, pesce e pasta. “I primi 10 anni di Cuoco&Camicia – afferma Loreni – rappresentano il successo di un progetto costruito mattone dopo mattone, credendoci sempre, girando per produttori, fornitori, pescherie e vignaioli”.
Una cena che conferma quanto già sapevamo (e apprezzavamo) della cucina di Riccardo e dell’ospitalità di Elisa: una serie di portate sempre ben centrate, alcune più entusiasmanti, talune caratterizzate da una sapidità più spiccata, altre da maggior equilibrio, ma nessuna banale, vuoi per l’aspetto cromatico, vuoi per una sfumatura tecnica, quasi sempre il sapore. Ma ciò che colpisce maggiormente è il clima in sala (e nello spazio esterno), quello di un ristorante elegante con un’anima bistrot, uno spazio nel quale tutti conversano piacevolmente tra un calice e un piatto. Una clientela molto variegata (romani, stranieri, anziani, giovani e giovanissimi), fidelizzata grazie al passaparola e a una identità sempre coerente. Tra le portate meritano una menzione la Tartare di manzo alla Wellington, dal gusto pieno e con intriganti sfumature di sapore; gli Spaghettini burro, alici, rapa rossa e kefir dall’anima piacevolmente terrosa; la Carbonara al contrario che crea dipendenza; il Maiale brado, bbq di peperoni, ciliegie e ’nduja, probabilmente l’abbinamento più riuscito e il dessert Fava tonka, visciole e karkadè.
Cuoco&Camicia
Via di Monte Polacco, 2/4
00184 Roma
Tel.: +39 06 88922987
www.cuocoecamicia.it