Testo di Tania Mauri
Foto cortesia di Sestogusto
Massimiliano Prete apre, dopo Via Mazzini, un’altra pizzeria in pieno centro storico a Torino e fa subito il tutto esaurito.
Lo aveva in testa sin da subito Massimiliano Prete, chef della pizza con una grande passione per la pasticceria e il pane, di aprire una seconda sede della pizzeria Sestogusto a Torino. La città lo aveva conquistato dalla prima apertura nel 2017 e i torinesi lo hanno accolto con un grande entusiasmo che Prete ricorda così: “Siamo stati accolti da Torino splendidamente 5 anni fa con serate da tutto esaurito fin dall’inizio, tanti sono stati i clienti che a poche settimane dall’apertura sono tornati più e più volte, diventando habitué del locale. Durante i lockdown tante sono state le iniziative con chef e pizzerie torinesi per cucinare per i medici e per i bisognosi, ho avvertito un fermento e un’affinità di intenti speciale. E poi tante collaborazioni con chef simbolo di Torino come Matteo Baronetto (ristorante Del Cambio) o Federico Zanasi (ristorante Condividere) e gli eventi internazionali, (ma made in Torino), cui ho preso parte come Buonissima e ATP Finals, ma anche fare il giurato per una Mole di Panettoni o insegnare per la scuola di Città del Gusto Gambero Rosso di Torino”.
Così, circa due anni fa, passando davanti alle vetrine di un locale chiuso in una delle zone più storiche e belle di Torino, aveva “fantasticato” di arredarlo e ridargli vita con le sue pizze gastronomiche ben illuminate su ogni tavolo. Nemmeno una pandemia mondiale, le conseguenti difficoltà del settore ristorazione o il caro bollette lo hanno fatto smettere di sognare e, a inizio dicembre 2022, ha aperto a sorpresa, senza preavviso, con un immediato sold out. “Erano tanti i clienti che non riuscivano a prenotare per il weekend, non trovando posto e ho semplicemente deciso di “duplicare” per accoglierne il più possibile”.
Solo per i primi tre giorni di apertura ha voluto un menù speciale creato ad hoc per l’occasione, fatto di assaggi che spaziano dal Pan brioche con acciughe e salsa verde al “Filetto tonnato” con carpaccio di filetto e tartare di tonno. Il secondo Sestogusto, dal design ricercato e con una posizione centralissima, ha la stessa carta delle pizze, dei dessert, dei vini e delle birre artigianali del primo, così come la stessa filosofia e mission. Quindi menu stagionali, frutto di ricerca di materie prime realizzate da piccoli produttori italiani e sperimentazione continua, impasti leggeri farciti con abbinamenti equilibrati e ricercati per un viaggio di gusto che promette grandi emozioni.
“Il nuovo Sestogusto di via Stampatori si differenzia da via Mazzini per l’arredo e la posizione: il primo è una sala unica con mattoni a vista e stile industrial, il secondo è composto da 4 sale, colori caldi ed elementi design, ma per tutto il resto abbiamo voluto la stessa linea, stesso nome e stessi menu per offrire la medesima esperienza che i clienti del primo hanno sempre dimostrato di apprezzare. Ci saranno alcuni irrinunciabili e sempre presenti come il Pizz’Otto Acciuga e il Gambero Croccante, con proposte a base soffice, croccante, classica, Fa Croc®, Pala ed alcune speciali con grani evolutivi o basi lievitate “non pizza” come panettone o pan brioche. Abbiamo anche qui puntato su uno staff preparato e accogliente che accompagna e consiglia durante tutto il viaggio culinario. Siamo circa 7 in cucina tra chef, pasticceri, aiuti e 5 in sala tra direttrice e personale. Io, come in ogni apertura, per i primi mesi sarò nel nuovo locale, e poi riequilibrerò la presenza tra Sestogusto Stampatori, Sestogusto Mazzini e Gusto Divino Saluzzo” spiega Massimiliano. Che precisa: “Essendo il mio locale vedo tante differenze da tutti gli altri, ma preferisco raccontare ciò che più spesso gli stessi clienti mi segnalano: la leggerezza degli impasti, la totale sensazione di sentirsi appagati senza sentirsi appesantiti, il fatto di aver ‘ricominciato a mangiare la pizza dopo averci rinunciato per anni’, la particolarità degli abbinamenti e la grande ricerca alla base di ogni proposta. Ovviamente nei nostri locali è sempre disponibile una mia personale selezione di prodotti (vini, birre, conserve alimentari e farine), ma anche il mio pane realizzato con grano evolutivo prodotto nel nostro campo in Sicilia e i lievitati stagionali (Panettoni a Natale e Colombe a Pasqua)”.
Un grande progetto e molto coraggio, ma possiamo ancora dire che il mondo della pizza è in evoluzione? “Per me è ogni giorno in evoluzione e, oserei dire, finalmente! Sostengo da tempo che per troppi anni è stato legato a una scarsa qualità a fronte di grandi numeri e che invece negli ultimi anni, grazie a tanti colleghi, sta davvero vivendo una nuova era, fatta di alta qualità, di cura dei processi di lavorazione, di attenzione alle materie prime, di studio continuo e ora, per quel che mi riguarda, anche di sostenibilità”.
A Prete piace sognare, si era capito, e chissà che un giorno non apra all’estero, anche perché ci confida che “qualcosa bolle in pentola! Ma sono scaramantico, e quindi non voglio dire di più… per ora voglio concentrarmi sui tre locali, sulle docenze e sui corsi programmati. Adesso voglio che i miei clienti siano felici, con i volti sorridenti quando arrivano i piatti ed abbiano espressioni di stupore di chi è al primo assaggio. E poi, dopo aver visto Ferran Adrià venire a pranzo in via Mazzini non una, ma ben due volte non metto limiti ad altre belle sorprese inaspettate!”.
Ma quindi, in un’ipotesi di altre aperture, quali sono delle pizze signature per Massimiliano Prete? “Le neonate di questi giorni, la Marinara Revolution, un po’ classica e un po’ provocatoria, su base classica, pomodoro del Vesuvio, aglio confit, kiwi cotto al forno e insalatina di basilico e prezzemolo con aceto di mele, e la Filetto Tonnato, base croccante orzo con carpaccio di filetto e tartare di tonno”.
Sestogusto
Via Stampatori 6
10122 Torino (TO)
tel. +39 011 06 00 532
www.massimilianoprete.it/sestogusto-torino/