Da Copenaghen a New York: l’anno d’oro di Tempi di Recupero passa anche per il Festival del Recupero di Pianetto
Testo di Greta Contardo
Foto cortesia di Tempi di Recupero
È stato – ed è ancora – un anno stellare per l’Associazione Tempi di Recupero, il progetto di promozione sociale ideato da Carlo Catani che ha l’obiettivo di promuove una visione consapevole del mondo e di sensibilizzare all’approccio sostenibile, integrale e integrato a partire dal mondo enogastronomico. Ne è passata di acqua sotto i ponti – in tutti i sensi – da quel 2013 quando all’Osteria della Sghisa di Faenza il progetto ha iniziato a prendere forma in modo informale e spontaneo raccontando storie, organizzando iniziative conviviali e coinvolgenti e supportando le persone e i luoghi più fragili (con progetti di pregio, tra cui IO BEVO ROMAGNOLO). Il tutto mantenendo sempre un linguaggio leggero ma non superficiale, inclusivo e cordiale, rispettoso di ogni punto di vista e di ogni persona. Soprattutto, Tempi di Recupero negli anni ha creato una rete formidabile di professionisti, artigiani e appassionati accomunati vicini ai valori dell’Associazione, una rete di recuperatori attiva in tutto il mondo che ha contribuito notevolmente a illuminare il percorso dell’Associazione in questo 2024, che ancora non è finito ma già risulta bello sostanzioso.
L’anno si è aperto con una serie di attività propedeutiche alla Tempi di Recupero Week, un degli eventi clou dell’Associazione che attivando iniziative gastronomiche in tutto il globo si prefigge l’obiettivo diffondere spunti di riflessione per un cambiamento a partire dal quotidiano. A Santarcangelo di Romagna la filosofia del recupero ha preso forma in un match di cucina francesissima in una ottima osteria romagnola dallo spirito contemporaneo: una collaborazione tra gli amici Matteo Rosatto – in rappresentanza del lustro gastronomico del tristellato Georges Blanc – e Giorgio Rattini, padrone di casa e cucina dell’Osteria da Oreste. Poi ha preso il volo verso l’eldorado della (nuova) cucina, Copenaghen – conosciuta per essere una delle capitali più virtuose da un punto di vista green – per una due giorni di confronto e scambio a tema “cucina circolare” tra l’Ambasciata italiana a Copenaghen e il ristorante Térra di Lucia De Luca e Valerio Serino, due recuperatori modello. E ancora, un’andata e ritorno di due giganti dell’Associazione, Juri Chiotti e Marco Ambrosino, due cuochi “divisi” dalla latitudine ma affini nell’approccio che si sono incontrati e incrociati in due serate “mare e monti” nelle loro rispettive case: prima a Chiot Martin al ristorante Reis e poi a Napoli a Sùstanza. Questi sono solo i più impattanti eventi che hanno preceduto la Tempi di Recupero Week, che è stata un successone anche quest’anno con oltre 100 partecipanti wordlwide e una nuovissima attività: La Box, un raccoglitore di alcuni prodotti degli Artigiani della Rete in arrivo direttamente a casa del consumatore. Dopo la settimana del recupero è arrivata la settimana a New York in compagnia dei soci americani per diffondere il messaggio anche oltre l’Oceano Atlantico; e poi altre e altrettante iniziative e comparsate perché la rete è ovunque e iperattiva.
Giunti al giro di boa dell’estate, è il momento del secondo evento cruciale dell’Associazione: la quarta edizione del Festival del Recupero di Pianetto. Ecco che dal 13 al 15 settembre 2024, il borgo medievale di Pianetto di Galeata (FC), ai piedi dell’Appennino Tosco-Romagnolo, si trasformerà nell’epicentro della cultura enogastronomica consapevole. L’evento celebra le pratiche sostenibili a partire dal concetto di recupero – elemento portante dell’Associazione e della manifestazione – per promuovere la consapevolezza ambientale attraverso l’enogastronomia e l’artigianato virtuoso e per ricercare soluzioni concrete per un futuro sostenibile attraverso il confronto, ma soprattutto l’incontro. In riassunto: saranno tre giorni di cultura enogastronomica futuribile. Il cuore del festival sarà proprio il “raduno” tra chef, produttori, vignaioli, artigiani, gelatieri e accademici, tutti uniti dall’impegno verso un’agricoltura e una cucina responsabili e dal pensiero che la cucina del recupero non sia solo una tendenza, ma una filosofia di vita. Per fare qualche nome, saranno presenti, fra gli altri, Chiara Pavan, Davide Di Fabio, Giorgio Servetto, Gianluca Gorini, Michele Lazzarini, Diego Rossi, Sarah Cicolini, Marco Ambrosino, Mariano Guardianelli, Paolo Brunelli, Giulio Rocci.
Due cene di apertura, in programma per la serata di venerdì 13 settembre, apriranno le danze mettendo al centro due temi chiave: il recupero dell’acqua e la gestione etica delle risorse montane, esplorando le sinergie tra diverse interpretazioni virtuose. Chiara Pavan (Venissa **), Davide Di Fabio (Dalla Gioconda **), Giorgio Servetto (Vignamare **), Stefano Guizzetti (Ciacco Lab) Federico Diddi e Giulio Neri (Sal8) saranno impegnati (presso il Borgo di Pianetto) nell’affrontare in cucina la prima tematica; mentre Gianluca Gorini ospiterà – nel suo daGorini * a San Piero in Bagno – Michele Lazzarini (Contrada Bricconi **) Alessandro Dal Degan (La Tana Gourmet **) Paolo Brunelli (Gelateria Brunelli) Jimmy Bertazzoli (Aguardiente) si occuperanno del recupero della montagna.
Il festival non si ferma alla tavola, ma abbraccia anche il territorio e la cultura artigiana. Dalla raccolta di erbe spontanee, guidata dal forager del ristorante Mirazur, Alessandro di Tizio, ai laboratori di mixology dedicati ai bartender per esplorare tecniche di autoproduzione, fermentazione e recupero dell’acqua, ogni attività invita il pubblico a riscoprire l’uso integrale delle materie prime. Per tutto il fine settimana, il mercato degli artigiani, dei vignaioli e dei gelatieri sarà il centro pulsante della manifestazione, offrendo ai visitatori la possibilità di incontrare produttori “del recupero” e di degustare prodotti che ne incarnano i principi. Dalle 15.30 di sabato 14 prenderà il via un convegno che spazierà fra le diverse tematiche del recupero. Prima Carlo Catani dialogherà con Tonino Bernabè (Romagna Acque), Francesca Pondini (sindaca di Galeata), Ugo Vallauri (co-direttore Restart Project), Federico Varazi (vicepresidente Slow Food Italia), Dario Casalini (fondatore Slow Fiber), Simona Buda (Presidente Alea Ambiente). Poi verso le 16.30, Mateja Gravner, Elisabetta Foradori, Rita Babini, Arianna Occhipinti (connessia via web) saranno le protagoniste di un laboratorio sui vini del recupero per riflettere su come l’enologia possa rispondere alle sfide del cambiamento climatico e immaginare scenari e soluzioni per l’enologia del futuro prossimo. A seguire ci sarà un momento di condivisione di riflessioni fra lo chef Cesare Battisti del ristorante Ratanà di Milano, Manuela Fissore e Carlo Catani per poi dare il via al BBQ nel chiostro con Marco Ambrosino (Sustanza) e Mariano Guardianelli (Abocar *), Matia Brighi (Grillattico) e i BBQ Geeks con i cocktail di Paolo Dianini (Osteria La Campanara) e Stella Palermo.
Mentre alle 20.30 è prevista la consueta cena all’Osteria La Campanara in cui quest’anno la chef residente Alessandra Bazzocchi ospiterà due personaggi iconici, rispettivamente da Milano e Roma: Diego Rossi (Trattioria Trippa) e Sarah Cicolini (Santopalato). Con Michele Di Carlo ai drink e Giulio Rocci (Ottimo! Buono non basta) ai gelati.
La domenica 15 settembre si aprirà con l’imperdibile colazione della Susi di Osteria La Campanara presso il bar di Pianetto e, per chi lo desidera, si potrà andare alla scoperta del territorio aggregandosi all’escursione di Trail Romagna e ASC.
Uno dei punti di forza del Festival del Recupero è la sua capacità di coinvolgere un pubblico variegato e da quest’anno arriva anche il Festival del Recupero Kids. Per tutta la giornata si alterneranno anche attività per i più piccoli che li vedranno coinvolti in laboratori creativi informali e ludici: laboratori di stampa botanica su stoffa con colori naturali utilizzando le erbe raccolte durante il foraging; laboratori argilla-green dove imprimere foglie e fiori sull’argilla per decorare oggetti da portare a casa; realizzazione di un piccolo erbario con l’aiuto di Marco Ambrosino e Simona Castagliuolo, ma anche creazione di ricette con le specie botaniche raccolte in passeggiata, oltre che un gelato in collaborazione con lo chef e gelatiere torinese Giulio Rocci. Una splendida occasione trasversale per insegnare alle nuove generazioni il valore del cibo e delle risorse naturali in modo divertente e accessibile.
Per il pranzo della domenica il chiostro accoglierà lo street food di Niccolò Palumbo (Paca *), Gennaro D’Ignazio (La Vecchia Marina), Amy Lim (Mangiare bere uomo donna), Cesare Battisti (Ratanà), Giacomo Devoto (Locanda de Bancheri), Sebastian Melita (Battaglino), Mattia Borroni (Alexander) e Marco Moroni (Gabrini). Nel primo pomeriggio si parlerà dell’importanza della differenziazione per garantire un futuro sostenibile alle aziende agricole multifunzionali e a seguire ci sarà un laboratorio con degustazione di kombucha e formaggi. Il concerto dei Koolantro Raymi e Montefiori Cocktail accompagnerà all’aperitivo che anticiperà l’attesissima cena dei Sindaci che coinvolge i primi cittadini dei comuni di Galeata, Santa Sofia, Civitella di Romagna, Bagno di Romagna, Premilcuore a cui si unirà anche il Presidente di Romagna Acque, supportati dallo staff dell’Osteria La Campanara, da “Quelli della Bombetta” e dallo chef Giulio Rocci. Durante il Festival del Recupero alla postazione cocktail si alterneranno bartender e barlady del recupero, così come la postazione gelato ospiterà alcuni tra i migliori gelatieri italiani con inedite collaborazioni studiate ad hoc per il festival.
Il Festival del Recupero di Pianetto rappresenta molto più di un evento enogastronomico: è un laboratorio di idee, un luogo di riflessione, un’esperienza capace di ispirare. È un invito a riscoprire il valore delle risorse, dei territori e delle tradizioni, delle contaminazioni attraverso un approccio innovativo e conviviale. Pianetto diventa così il simbolo di un futuro più consapevole da immaginare e creare in cui il recupero non è solo una necessità, ma un’arte da coltivare e condividere con la forza della Rete. No one is an island all to themselves.
Tutte le info per partecipare sono qui: www.tempidirecupero.it/festival-del-recupero-2024