Il Noma di René Redzepi non è solo un ristorante, ma un’esperienza culinaria totale che sfida le convenzioni tradizionali del fine dining.
Inizialmente celebrato per la sua cucina “nuovo nordica”, Noma ha continuato a reinventarsi nel corso degli anni e, con il trasferimento nel 2018 in una nuova location – il Noma 2.0 -, il ristorante ha ancora una volta ridefinito la propria identità. Oggi, il Noma sta vivendo un’ulteriore fase di evoluzione: dopo aver annunciato la chiusura del ristorante fisso – chiusura non ancora attivata – con il laboratorio Noma Projects, il team del Noma si sta cimentando in pop up nel mondo (per esempio da settembre a dicembre del 2024 si trova a Kyoto). Insomma, si tratta di una continua evoluzione, con nuove nuances che danno vita al Noma 3.0, sempre in costante mutazione.
Noma è stato e continua ad essere un punto di riferimento nell’evoluzione della gastronomia mondiale, sempre in anticipo rispetto ai tempi che corrono. Con la sua cucina innovativa, René Redzepi ha trasformato il ristorante in un laboratorio creativo, dove la sostenibilità, il rispetto per produttori e lavoratori, la saluta mentale e la riflessione sul futuro della gastronomia sono sempre stati al centro.