Testo di Luca Sessa
Foto di Flavia Fiengo
I nuovi flussi turistici, praticamente costanti, che riempiono le strade del centro di Roma anche in una piovigginosa serata di inizio marzo, donano da tempo scenari inaspettati: locali pieni, luci accese, un piacevole vociare di sottofondo, coppie e comitive che passeggiano alla ricerca del posto giusto in cui trascorrere la serata. Piazza delle Coppelle non sfugge a queste nuove dinamiche, con gli affollati dehors che sottolineano la ritrovata voglia di stare assieme a tavola. Questo rinomato luogo della Capitale prende il nome dai venditori di “coppelle”, piccoli recipienti in legno contenenti cinque litri (10 fojette in romanesco) con i quali un tempo si vendeva l’acqua acetosa o quella del Tevere, ma in seguito utilizzati anche per il vino o l’aceto: il termine coppella deriva dal latino cupa, ossia barile. Da sempre suggestivo riferimento per ristorarsi in centro grazie a tanti locali qui ubicati, la piazza di recente è divenuta foriera di interessanti novità gastronomiche.
Nodo, acronimo di Non-Ordinary Drinks Organization, è la più recente tra le nuove insegne: un accogliente salotto dedicato a cocktail & tapas nato con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento del buon bere a Roma grazie ad una proposta che gioca con i contrasti tra le sensazioni olfattive e quelle gustative. “Ci piace spiazzare il nostro pubblico, giocando con le contraddizioni e le dicotomie di sapori”, spiega il bar manager Maurizio Musu. Dopo un’apertura soft a luglio 2021, i soci Raffaella Foglia, Gerardo e Ruggero Wolleb, hanno da poco apportato un nuovo restyling degli ambienti con carta da parati, tessuti di velluto e giardini sospesi che caratterizzano questo petite cocktail bar con una trentina di coperti nello spazio interno ed altrettanti in quello esterno, un luogo nato per arricchire l’offerta beverage del centro storico, con prodotti di qualità e grandi professionalità al bancone.
La proposta di Nodo è affidata a Maurizio Musu, barman che si è formato in giro per l’Europa ma che conosce bene Roma e le sue dinamiche. “Le mie ultime esperienze sono state in locali che davano la stessa attenzione al food&beverage, come Angelina, AlexanderPlatz e Reserva. Così da Nodo ho voluto spingere su questo schema, anche se alleggerito, visto che il menu food è composto di tapas”, racconta.
Una trasformazione estetica e di programma che porta Nodo a diventare a tutti gli effetti un cocktail bar con cucina e che punta sul talento e la passione dei barman Leonardo Girini e Biagio Coppola al bancone e dello chef Francesco Giovannelli in cucina. La nuova drink list pensata da Musu (con la sua squadra) segue le stagioni e gioca con i sentori creati dal barman-profumiere Oscar Quagliarini: quella invernale privilegia drink da interno, forti non tanto come gradazione alcolica quanto per l’intensità dei sapori. Meritano una menzione il Benjamin Button (Cognac infuso con cannella e arancia, Vermouth Dry Cocchi, Calvados 5Y e Profumo n.3) ed Elisabetta d’Inghilterra (Cordiale al cetriolo, Gin infuso al cardamomo verde, Tonica Yuzu Goldberg).
Gesti cadenzati e ritmici contraddistinguono il momento della preparazione dei cocktail che risultano equilibrati nella miscelazione dei diversi elementi e intensi nel gusto, valorizzati da una corretta scelta di bicchieri e forme del ghiaccio, ma soprattutto di un meticoloso lavoro di produzione e personalizzazione di tanti ingredienti.
Il contributo della cucina è calibrato ma fondamentale per arricchire l’esperienza da Nodo e poggia la propria proposta sull’estro di Giovannelli che ha strutturato una carta delle tapas con 15 idee dal respiro internazionale. Il nostro assaggio inizia con No Rolls No Party (rolls in croccante sfoglia di riso con verza riccia, cipolla, carote, zenzero e mix Canjun), golosa proposta vegana, per proseguire con Mister Zhang Choy (Polpo marinato in salsa teriyaki homemade, con Pak Choi allo zenzero e sesamo servito su un crostino di pane ai semi), passando per l’ottimo Pastrami con coleslaw, cetrioli in agrodolce e senape di Digione.
Terminato il primo cocktail decidiamo di esplorare la parte più intrigante della carta, quella dedicata alle creazioni personalizzate sui gusti del cliente. Leonardo, partendo dal Benjamin Button, prosegue sulla stessa linea con una eccellente proposta dalle note secche e amare. In contemporanea al bancone giunge l’ultima tapas salata, N.O. (B°M.), un doppio hamburger di tartare di Fassona con salsa n.o.d.o. cheddar, cetrioli in agrodolce e insalata, per poi chiudere con due dessert di pregevole fattura tecnica: la Cheesecake ai lamponi impreziosita dal cioccolato bianco unito al formaggio e la Millefoglie di pane carasau con mousse al cioccolato e panna alla vaniglia, il tutto completato da un tocco di sale Maldon per un riuscito contrasto di sapori.
Tra un cocktail e una tapas scatta il famoso “effetto bancone” che ci porta a dialogare di cibo e mixology con gli altri clienti, raccontando esperienze e scambiando consigli nel nuovo salotto di Piazza delle Coppelle.
Nodo
Piazza delle Coppelle, 52
00186 Roma (RM)
Tel.: +39 06 94376334 – +39 349 1496140
www.nodoroma.it