Un vivace asse tra Roma e Aversa fuori dagli stereotipi
Testo di Luca Sessa
Foto cortesia di Marita
“Tutte le strade portano a Roma”. Se è vero che le origini del detto sull’efficienza del sistema stradale dell’antica Roma sembrano risalire al lontano XII secolo, il suo significato è quanto mai attuale e ancora oggi viene sovente utilizzato per ricordare l’importanza che ricopre in vari ambiti la Capitale. Così come molte strade consolari partivano da Roma e quindi, se prese in senso contrario, “portavano a Roma”, sembra che la scena contemporanea della pizza abbia trovato in questa città l’ideale palcoscenico per dare spazio a interessanti evoluzioni di impasti e cotture. Nel giro di pochi anni, infatti, si è decuplicato il numero di pizzaioli che hanno scelto di aprire qui una sede delle proprie insegne, per conquistare una nuova clientela affezionata a un disco di pizza più basso e croccante. L’ultima novità in tal senso riguarda l’apertura di Marita, il locale di Roberta Esposito, già Tre spicchi Gambero Rosso con la pizzeria La Contrada che da quasi tre decenni è un riferimento ad Aversa in Campania.
“Perché la pizza non inizi a farla tu?”. Una frase che ha fatto da incipit in molte storie di successo nel mondo della pizza e anche per Roberta la passione è esplosa in maniera quasi casuale, partendo da una sera in cui dovette sostituire il pizzaiolo del ristorante di famiglia. Campana doc, si affaccia nel mondo della ristorazione in qualità di sommelier per poi virare verso impasti e topping, riuscendo a meritarsi prestigiosi riconoscimenti dalle guide di settore ma, soprattutto, conquistando il palato dei clienti. A Roma porta la sua filosofia gastronomica basata sull’amore per il territorio d’origine e i suoi incredibili ingredienti, puntando su un’evoluzione che non snatura la cifra stilistica della sue pizze, ma le arricchisce donando una calibrata croccantezza: “Marita (da leggere con l’accento sulla ì) vuole essere un vivace asse tra Roma e Aversa, trovando il giusto equilibrio tra il mio modo di approcciare gli impasti e le consistenze a cui è affezionata la clientela di questa città” sottolinea Roberta.
“Da buona campana avrò lo sguardo sempre rivolto alla tradizione, all’origine delle cose: a questo concetto è infatti dedicato il nome stesso della pizzeria. Marita vuole essere infatti una sorta di monito, a ricordare come ogni cosa nasce dalla Marinara e dalla Margherita. Da “pizzaiola” volevo fortemente un nome che finisse con la lettera ‘a’, a sottolineare la forza della componente femminile del progetto”. Una sfida affrontata puntando su una sperimentazione consapevole, che parte dall’utilizzo della farina di tipo 1 “per donare croccantezza all’impasto, ma anche per riuscire a proporre un prodotto che non potesse esser catalogato negli stereotipi relativi alla pizza romana o napoletana”. Un panetto leggermente più leggero, una calibrata elasticità e l’inconfondibile profumo donato dalla particolare farina, consentono di portare in tavola una pizza di assoluto rilievo, impreziosita da materie prime di grande valore. Il tutto in un ambiente collocato in quello che potrebbe esser definito il “distretto gastronomico” di via Flaminia, un luogo conosciuto dai residenti e che unisce molte insegne diverse nello spazio di poche decine di metri. I quasi 120 coperti sono dislocati tra l’ampia sala interna con due ambienti attigui, e il dehors esterno: il forno a vista consente di ammirare Roberta e la sua brigata all’opera con la stesura e la cottura delle pizze.
In un menu sufficientemente ampio – che offre la possibilità di provare pizze senza glutine e senza lattosio – merita una menzione la sezione dedicata agli antipasti, con alcune proposte davvero deliziose come il Bao di Genovese (Bun al vapore, sugo di carne alla genovese) e la Frittatina di Pasta alla cacio e pepe, ma le protagoniste sono naturalmente le pizze, suddivise in tre sezioni. Tra le classiche si mette in luce la Marinara Evolutiva (Pomodoro San Marzano, datterini confit, origano fresco, aglio orsino, foglie di cappero, perlage di acciughe, terra di olive nere, olio extravergine Ravece), una riuscitissima rilettura personale di un grande classico, dal morso pieno e succulento, merito di un ottimo pomodoro.
Tra le signature fa invece capolino la Summer Light (Provola affumicata dei Monti Lattari, scarola saltata con uvetta, pinoli e olive, hummus di ceci al limone, mantecato di baccalà, fiore di cappero, rosti di patate, pepe in grani, zest di limone), pizza dell’anno per il Gambero Rosso nel 2022, creata da Roberta nel periodo della pandemia e divenuta oggi uno dei suoi cavalli di battaglia. In un ambiente affollato e vivace si susseguono gli assaggi delle pizze, tutte di buona fattura, accompagnate da una proposta beverage snella, ma che consente di variare in basi ai gusti personali: vino, bollicine, champagne ma anche cocktail, come l’originale e interessante twist sul Negroni con l’utilizzo dei capperi. Una proposta food&beverage interessante già a poche settimane dall’apertura e che lascia intravedere ulteriori margini di crescita grazie all’interazione tra Roberta Esposito e lo chef Jacopo Manganello, la cui firma caratterizza fritti e topping.
Marita Pizzeria
Via Flaminia, 515
00191 Roma (RM)
Tel: +39 376 270 3526
www.instagram.com/maritapizzeria