Testo di Tania Mauri
Foto cortesia di Ufficio stampa
È iniziata la stagione invernale il 26 novembre con grandi progetti di rinnovo e riqualificazione guardando al futuro.
Madonna di Campiglio riparte dalla neve e dal turismo invernale: finalmente le piste sono state aperte il 26 novembre (e lo saranno fino al 16 aprile 2023 mentre i collegamenticon Pinzolo e Folgarida Marilleva saranno il 3 dicembre) grazie alle prime nevicate. La cittadina trentina si prepara a una stagione calda anche perché è diventata, da maggio, socio onorario di Altagamma, la fondazione nata nel 1992 presieduta da Matteo Lunelli (presidente e amministratore delegato di Ferrari Trento) con lo scopo di promuovere nel mondo l’eccellenza, l’unicità e lo stile di vita italiani.
Tanti gli appuntamenti per un calendario fitto tra iniziative consolidate e nuove suggestioni che invita gli ospiti a immergersi nella magia della stagione bianca e conoscere luoghi, persone, storie e tradizioni. Sarà possibile, per esempio, fare le passeggiate nei pascoli innevati di malga Ritorto accompagnate da racconti Al chiaro di luna in coincidenza con le notti di luna piena. Si potranno scoprire i benefici del freddo e del silenzio per il benessere del fisico e della mente con le Dolomiti Natural Wellness – Winter Edition e sarà possibile partecipare a una masterclass con Andrea Bianchi, autore de La via del freddo alla felicità, per far capire come il freddo sia fonte di salute, vitalità ed energia.
Per chi ama la magia dell’alba e vuole emozionarsi a qualcosa di insolito ci saranno le Trentino Ski Sunrise per sciare in solitaria alle prime luci del sole assaporando una gustosa colazione in rifugio insieme ai maestri di sci. Ha i colori caldi del tramonto e panorami mozzafiato la Campiglio Sunset Ski,aperitivi in quota accompagnati da musica e sciata finale al chiarore delle fiaccole. Non mancherà anche l’apertura notturna riservata agli appassionati dello sci alpinismo di alcune piste solo in certe serate dedicate.
Il clou della stagione sarà il 22 dicembre con la Coppa del Mondo di sci alpino,senza dubbio l’evento dell’anno. Lo slalom si disputa in notturna sulla famosa 3Tre, la storica pista della “Regina delle nevi” che vedrà sfidarsi i migliori slalomisti del mondo.
Pause golose a bordo pista
Che sia per una colazione, un pranzo o una cena, i rifugi sulle piste e i locali della cittadina offrono interessanti proposte per chi vuole fermarsi per una pausa gastronomica (la sera si può eventualmente risalire con ciaspole, gatto delle nevi o pelli di foca). Scopriamole insieme.
Colazione al Shane At Maturi
È il top per la colazione con caffè di vari tipi, cornetti, brioches, dolci e pasticcini realizzati dalla pasticceria interna. Materie prime di qualità, lavorazione attenta ed estro creativo caratterizzano tutta la loro produzione rigorosamente artigianale. Interessante anche la proposta salata dei croissant farciti. È anche conosciuto per gli aperitivi e il dopo cena.
Pranzo alla Cascina Zeledria
Il Ristorante Cascina Zeledria si trova a 1767 metri di quota, lungo la strada che da Campo Carlo Magno porta a Pradalago. La specialità sono i cibi alla piastra cotti su una pietra ollare dove cucinare diversi tipi di carne, verdure e polenta, accompagnati da formaggio fuso (il loro ed è prodotto in malga) e una gustosa salsina. Tanti anche i piatti tipici della tradizione, come i canederli tirolesi allo speck.
Bombardino & Co al Rifugio Boch
Il rifugio Boch è stato rinnovato puntando su forme e materiali quali il legno di abete vecchio, l’acciaio inox brunito e il nero assoluto. Oltre alla cucina, da non perdere il Bombardino del Boch – con Vov, rum, caffè, panna montata e cacao in polvere – e il Boch Passion, a base di Martini rosso. Ampie la zona solarium e la terrazza. D’inverno la salita con il gatto delle nevi è un’esperienza imperdibile.
Merenda allo Chalet Carlo Magno
Lo chalet annesso al Centro-fondo è perfetto per una carica di energia dopo una lunga giornata sulla neve grazie ai tanti dolci della signora Rosy tra cui scegliere. Al tramonto diventa un luogo intimo dove gustare una golosa merenda mentre il sole dipinge di rosa la Pietra Grande.
Aperitivo al Cafè D’Or
L’happy hour da non perdere grazie alla calda accoglienza, relax e divertimento. Qui l’aperitivo è un rito grazie a Florence Plaku, il gestore, che ha iniziato un percorso di mixology inventando nuovi drink combinati con erbe ed essenze di montagna ma anche cocktail esclusivi abbinati a sfiziose preparazioni salate. Ha una lista di Gin internazionali di tutto rispetto e, in collaborazione con il Birrificio 1550, ha prodotto un suo gin: l’ MdGin.
Cena tradizionale a El Volt della Baita
L’atmosfera alpina, l’accoglienza calorosa della famiglia Serafini, i piatti semplici e gustosi caratterizzano questo locale che propone una cucina tradizionale fatta dei sapori del territorio. Un’ottima alternativa ai locali più chic dove degustare ottimi salumi della macelleria Nigg di Terlano o i formaggi d’alpeggio provenienti dalla Malga Capriz di Vandoies, ma anche il gelato prodotto della gelateria Dolom’Ic accompagnato da un ottimo strudel di mele.
Cena creativa al Semola Fina
Aperto da poco più di un anno è un piccolo grazioso locale gestito da due ragazzi giovani, compagni nella vita e nel lavoro, che propongono una cucina essenziale e curata basata sulla qualità delle materie prime impiegate. Non c’è una carta ma tre menu degustazione e un piatto icona, lo Spaghettino al burro affumicato, pepe verde e liquirizia, che si può aggiungere ai menu.