Testo e foto di Cristina Ropa
Ci sono dei luoghi in cui vorresti sempre tornare, luoghi in grado di farti sentire a casa. A volte per memorie già scritte nel proprio vissuto altre per il semplice fatto di stare bene, di poter assaporare gusti, odori, sapori che risuonano con le tue emozioni, anche quelle più sopite. Casa Merlò è davvero casa. Una trattoria storica della città di Bologna, un punto di riferimento per assaggiare i piatti classici della tradizione, il cui timone dal 2019 è stato preso da Francesco Tonelli e Dario Picchiotti con l’obiettivo di creare un ambiente in cui stare bene, mangiare cose semplici e gustose, preservare innovando.
Pochi preziosi ingredienti che traslati nei piatti hanno dato forma a una proposta unica e originale presentata durante una serata dedicata al “Re” Dom Pérignon al quale sono stati affiancati piatti emblematici di questa nuova gestione, uno spicchio del ventaglio di proposte creative presenti che ben si armonizzano con l’arte contemporanea dell’arredamento. “Le barchette sono di Michelangelo Barbieri uno sculture – mi accompagna la voce di Francesco mentre guardo il soffitto dove sono state appese – è un continuo cambio di sceneggiatura. Mia madre è gallerista d’arte e mio padre pittore”. Candy Canes appesi alle pareti, un piccolo villaggio natalizio illuminato con trenino, tanta magia e accoglienza avvolgente. Esplorare la tradizione interpretata in chiave contemporanea è come guardare un film vintage in una navicella spaziale soprattutto quando mi addentro negli assaggi come l’Hamburger fatto con ripieno di tortellini, salsa verde, grana e friggione un concentrato di sapori tradizionali legati alla domenica bolognese con la nonna, al Natale, alle feste in generale; un trionfo di coccolosità.
Seguono piccoli Krapfen con fonduta di taleggio e tartufo nero un omaggio al Krapfen che realizzava il grande chef Silverio Cineri, un piatto che doveva inizialmente rimanere nel menu solo per tre mesi – come tutti i piatti che si è deciso di inserire stagionalmente ispirati ad altri chef – ma che ha riscosso un tale successo (80.000 visualizzazioni su IG e una richiesta continua) da non riuscire più ad andarsene. “La mia prima esperienza fu a 17 anni al ristorante Sole a Trebbo di Reno con Marcello Leoni – racconta Francesco – i primi sei mesi ho pulito patate e gamberi. Ho sperimentato quello che significa davvero sgobbare in cucina 12 ore. Poi la mia vita ha preso altre strade. Studi in economia e marketing, un periodo nella galleria di famiglia, un’esperienza in osteria fino a quando decido con un amico di sperimentare tanti luoghi. Per un anno abbiamo cenato fuori 363 sere. La mia formazione in sala parte dall’esperienza da cliente. Poi ho conosciuto Dario e dal 2019 eccoci qui, da un anno e mezzo aperti 7 su 7 pranzo cena, chiusi solo a Natale e Capodanno, ma non il primo dell’anno. Dopo aver sperimentato sulla mia pelle di non riuscire a trovare posti aperti in cui mangiare bene ho deciso che qui saremmo stati aperti per accogliere tutti”.
Francesco è un fiume in piena di esperienze, idee e di quelle consapevolezze caratteristiche di chi si è fatto le ossa sul campo e soprattutto di chi esplora senza lasciare mai porte chiuse se non al cibo – è la sua regola – quando è in servizio. La portata successiva, servita su un piatto rosso vivo ci catapulta negli anni 80. Ruote alla vodka con ragù di guanciale affumicato e panna. Anche qui si riconferma semplicità e golosità i trade mark di Casa Merlò. Seguono Polpette di macinato con piselli e sugo. Precise e spiaccicate a quelle che faceva mia nonna. Rimango basita e penso: ma ci può essere gioia più grande di creare ricordi dorati e riviverli? E a conclusione il gelato alla crema. La straordinarietà sta proprio nella semplicità. Qualche amarena la aggiungiamo e l’assaggio diventa ancora più commovente. È fatto in casa. Un capolavoro. Ci siamo ridati appuntamento. Non posso più stare senza. “Quando vuoi, sette su sette – ripete fiero del loro impegno – noi siamo qui”. Proprio come a casa.
Casa Merlò
Via de’ Gombruti, 2/d
40123 Bologna (BO)
www.casamerlo.it