Testo di Tania Mauri
Foto cortesia di Veuve Clicquot
Nell’arco di più di mezzo secolo, Madame Clicquot, giovane vedova poi donna d’esperienza, ha costruito la reputazione dei suoi vini e quella della sua società con audacia e perseveranza. La storia dell’azienda è segnata dal lavoro e dalla personalità di una donna alla quale si devono l’invenzione del metodo di remuage sur pupitre per schiarire i vini, la prima cuvée millesimata conosciuta in Champagne e la creazione, nel 1818, di uno champagne rosè realizzato con vini bianchi e rossi assemblati grazie alla produzione dei rossi dei suoi amati vigneti di Bouzy.
Nel 2022, fedele alla ricerca dell’eccellenza perseguita da Madame Clicquot, la Maison Veuve Clicquot presenta La Grande Dame Rosé 2012, improntata sul pinot nero, vitigno particolarmente amato dalla vedova Clicquot (celebre la sua frase “le nostre uve nere donano i più raffinati vini bianchi”). La Grande Dame fu creata nel 1962 e lanciata nel 1972 per celebrare il bicentenario della maison. È un tributo sia a M.me Clicquot sia ai vigneti di proprietà, i cui migliori furono acquistati proprio dalla stessa vedova.
In questa Grand Dame Rosè 2012 infatti viene aggiunto del vino rosso da Bouzy, esattamente il Clos Colin. Parliamo di un terroir unico nel suo genere che permette al pinot noir di maturare in anticipo e generare vini rossi corposi e strutturati che donano forza e raffinatezza agli champagne rosé. In modo inedito sino a oggi, La Grande Dame Rosè 2012 è accompagnata dalla cuvée Parcelle Clos Colin della stessa annata, un vitigno generoso, con tannini molto delicati che gli donano grande eleganza. Come ribadisce lo chef de cave Didier Mariotti: “La Grande Dame 2012 è un vino al contempo preciso e delicato. È giocoso, vivace e sorridente. Questa nuova annata offre una forte mineralità, apportata dal pinot noir, bilanciata con la freschezza dell’assemblaggio. Il suo potenziale di invecchiamento è immenso, è un vino la cui degustazione mi fa emozionare. In questa Grand Dame Rosè 2012 il pinot nero dona gradevolezza immediata così da avere uno chiamane accattivante e seducente”.
Durante il convegno di Identità Golose è stata presentata La Grande Dame Rosè 2012 in abbinamento ad alcuni piatti degli chef della Garden Gastronomy, un nuovo concetto di gastronomia d’autore orientata al green elaborata attorno a La Grande Dame, in cui le verdure “Grands Crus” scelte dagli Chef e provenienti dagli orti più belli si abbinano alle uve Grands Crus de La Grande Dame.
Protagonisti della serata di presentazione i cuochi Chiara Pavan di Venissa e Domingo Schingaro del ristorante I Due Camini di Borgo Egnazia che hanno messo al centro delle loro portate i vegetali giocando su strutture e consistenze diverse e inedite e un’estetica spesso originale e ricercata.
Così la Tartare di bietola con uova e tartufo di Domingo è abbinata alla Grande Dame 2012, uno champagne diretto, raffinato ed equilibrato; la stupefacente Insalata di ravioli all’artemisia, erbe balsamiche e pinoli di Chiara è accompagnata a La Grande Dame Rosé 2012, il Cavolo, lenticchie e manzo di Domingo è accostato al ”rosso” 100% pinot noir Parcelle Clos Colin 2012 e infine il dolce Fragole, tiglio e rose di Chiara è stato accostato a La Grande Dame Rosé 2008 in Jéroboam.