Testo di Laura Mancini
Foto di Laura Mancini e Angelo Di Stani
Ti è mai capitato di entrare in un locale e sentirti a casa? A me è capitato quando ho varcato la soglia della “Drogheria delle Api”, piccola enoteca per gli amanti di vini naturali e formaggi, poco lontano dall’ormai molto turistico e saturo centro storico di Bologna. Collocata in Via degli Orti, una strada ricca di attività dove devi farti conoscere e apprezzare. Dove è fondamentale lavorare in sintonia con il quartiere e i suoi abitanti che ti cercheranno anche solo per una chiacchiera, un bicchiere di vino o due etti di coppa di Ca’ Lumaco.
Drogheria nasce nel 2021, subito dopo il lockdown, dal pensiero di Iacopo Gerussi, Angelo Di Stani e Cristina Moscuzza (per semplicità I.A.C. da qui in avanti), che hanno unito le loro competenze, le loro esperienze variegate, le loro forze e i loro desideri per realizzare questo luogo di perdizione gourmand. Quando entri in Drogheria sei accolto da un banco di selezionatissimi formaggi da tutto il mondo: Stichelton, Picò, Morbier, Old Roan solo per citarne alcuni. Nello spazio volutamente raccolto – in modo da poter dare la giusta attenzione a ogni cliente – si è subito avvolti da scaffali ricchi di prelibatezze provenienti da tutta Italia (dai carciofini selvatici dell’azienda agricola Barbieri al panettone artigianale dell’Antica Scuola di Montalto), frutto del lavoro di piccoli produttori che I.A.C. selezionano accuratamente viaggiando, studiando, assaggiando. Non vanno dimenticati i vini naturali, grande passione comune ai tre ma “responsabilità” di Iacopo, sommelier friulano che ha alle spalle anni di esperienza presso ristoranti stellati (da ristorante Agostino Iacobucci di Castel Maggiore (BO) e al Ristorante Agli Amici di Udine).
L’immagine della classica bottega di una volta, dove ti senti accolto e coccolato, ha ispirato la creazione di Drogheria. L’idea è nata durante le conversazioni a fine turno di Angelo e Iacopo mentre lavoravano insieme al ristorante Cesoia: “Avevamo in mente la bottega di quartiere, quella da matita sopra l’orecchio, per intenderci” raccontano i due. Iacopo, motore pulsante che ha dato vita a Drogheria, ci racconta i suoi ricordi da bambino delle botteghe friulane ricche di prelibatezze dove con suo papà faceva la spesa. L’immagine di bottega è poi evoluta, anche grazie a Cristina (compagna di Angelo prima che collega) in un locale che offre un servizio snello, senza cucina, non elaborato e che esalta la qualità dei prodotti selezionati con cura e dedizione.
Alla Drogheria infatti, i prodotti non solo puoi comprarli e portarli a casa ma puoi soprattutto degustarli, tra arredi vintage o nel dehors circondato da piante aromatiche mediterranee. In questo modo I.A.C. consentono agli ospiti di provare, assaggiare, conoscere e sperimentare, guidati dalle esperte mani di Cristina (pasticciera diplomata ad ALMA e panificatrice moderna con un approccio emozionale alla materia) e dal savoir-faire di Angelo (manager di ristoranti e locali con anni di esperienza alle spalle).
A differenza di una tipica drogheria di paese qui non trovi tutto sempre, ma a seconda delle stagioni e dell’andamento delle piccole produzioni, troverai ogni volta qualcosa di diverso. “Il cibo e il vino sono un tema politico – afferma Cristina – siamo consapevoli di cosa vuol dire presentare un prodotto e selezionare quello di piccoli produttori. Drogheria ha un approccio attento alla sostenibilità anche se non sempre è facile comunicarlo. Nonostante i rischi che ciò comporta, è nostra intenzione essere coerenti: rispettosi del benessere animale, della salvaguardia del territorio, dei metodi di produzione e del lavoro delle persone”.
Ma perché il nome “delle api” a fianco a Drogheria? Ci confessano che tutto nasce dalla loro passione di girovagare per mercatini di antiquariato. Un giorno un’illuminazione. Trovano una vecchia insegna di una società di assicurazioni con l’incisione di un’ape. Un simbolo? Una metafora? I produttori sono api laboriose e parlanti che tramite i loro prodotti d’eccellenza comunicano e trasmettono la loro fatica, la caparbietà, l’attenzione verso gli animali, il rispetto per la materia prima e per la componente naturale e umana. I.A.C. rispecchiano pienamente questa filosofia anche nella composizione della squadra. Gift, l’assistente backoffice, è entrata in Drogheria grazie al lavoro della Comunità Papa Giovanni XXIII, un’associazione locale che garantisce l’integrazione di migranti e stranieri. “È un orgoglio per noi aver assunto Gift che ormai è autonoma e parte integrante del team” raccontano I.A.C.
La squadra è tutto, del resto Drogheria nasce anche dal loro desiderio di lavorare con persone scelte con cura, con le quali avere un rapporto di estrema fiducia e affinità. Tutte le decisioni vengono prese a sei mani e condivisione è la parola chiave. Un convivio allargato è l’immagine che potrebbe sintetizzare Drogheria.
Drogheria delle Api ha compiuto – il 4 giugno 2023 – i suoi primi 2 anni. Anni di sacrifici, di ricerca e anche di tanto divertimento: dai podcast realizzati con Neu Radio, parlando di sostenibilità, etica e qualità a partire dai prodotti selezionati sul banco di Drogheria delle Api, alle serate chiamate Compagni di Merende, durante le quali si possono assaggiare vini di una specifica regione del mondo – indimenticabile quella dedicata allo Iura con bottiglie rare – oppure vitigni in versione macerata o meno, ma anche birre e sidri, con speciali abbinamenti per l’occasione. “Siamo cresciuti molto in questi due anni – asserisce Angelo – ma attendiamo ancora un altro anno per poter comprendere l’andamento generale della Drogheria. Non vogliamo commettere gli errori del passato ma fare piccoli passi, quelli che possiamo permetterci”.
“In una mia precedente esperienza, la fretta e l’entusiasmo nello sviluppo di un progetto ha prevalso sulla lucidità e ho sottovalutato alcuni aspetti che hanno portato un progetto di successo a concludersi.” – continua Angelo – “La sostenibilità e stabilità economica, la giusta lettura del momento e del contesto, la scelta dei collaboratori sono alcuni degli aspetti fondamentali per realizzare un’attività di successo.” Inoltre Cristina sottolinea “Il nostro timore più grande è “sedersi sugli allori” e adagiarsi dopo il trend positivo di questi 2 anni.”
Cosa succederà tra 5 o 10 anni? “Il progetto di Drogheria non è concluso e non lo sarà mai – confessa Iacopo – è un processo in evoluzione, è un seme per un progetto più ampio”. E noi ci domandiamo, come ci stupirà Drogheria nei prossimi anni? Ci proporrà un caseificio urbano con produzione a km0? Un’osteria (per soddisfare la volontà di Cristina di tornare in cucina)? Un locale di pane e vino (per evocare la gestualità quotidiana e semplice, come asserisce Iacopo)? Chi può dirlo, lo scopriremo soltanto seguendoli…e frequentandoli!
P.s. DdA (Drogheria delle Api) è aperta dal martedì alla domenica dalle 10:30, per la seconda colazione, fino all’ultimo calice intorno alle 23:30.
Drogheria delle Api
Via degli Orti, 23/e
40137 Bologna (BO)
Tel: +39 051 028 4915