Testo di Luca Martinelli
Foto di Luca Martinelli, Valfaccenda e Solo Roero
Sulle mappe catastali di Canale (CN) quella valletta a poche curve dal centro storico è indicata da sempre come “Valle Faccenda”. La presenza della famiglia Faccenda è documentata almeno dalla metà del Settecento. La cascina è stata costruita lì nel 1928 da Leone Faccenda, il nonno di Luca, vignaiolo ed enologo che con la moglie Carolina Roggero ne ha curato la ristrutturazione. Dopo un lavoro durato 4 anni, nel settembre del 2020 Luca e Carolina hanno aperto “La cascina” agli ospiti, ricavando in una porzione dell’immobile che fino a quel momento era inutilizzato, tre belle camere da letto (una delle quali dotata di cucina), una sala colazione e una sala degustazione, oltre a spazi comuni a disposizione di tutti gli ospiti, come il terrazzo o la splendida torretta da cui ci si può affacciare a 360 gradi tra i vigneti aziendali di Arneis e Nebbiolo tutt’intorno alla casa o allargare lo sguardo fino al centro storico di Cisterna d’Asti.
Arnes e Nebbiolo sono anche i nomi di due delle camere, mentre la terza è dedicata a Valmaggiore, una delle etichette aziendali, un Roero Rosso Riserva DOCG che nasce dalle uve raccolte in una singola vigna, il cui nucleo originario risale al 1947. Una vigna la cui estrema pendenza consente soltanto lavorazioni manuali. Il legame tra cantina e cascina è evidenziato anche dalle decorazioni alle pareti delle stanze, che presentano gli stessi motivi e gli stessi colori delle etichette di tre vini aziendali: il Roero (bianco) DOCG, il Roero (rosso) DOCG e – appunto – la riserva Valmaggiore. Le grafiche e quindi anche le stanze sono frutto della creatività di Carolina, che ha curato anche quelle del progetto Sfusobuono.
Dopo la colazione a base di prodotti di aziende amiche del territorio selezionate da Carolina e Luca (c’è anche una tisana naturale dedicata a chi deve riprendersi dall’hangover, per chi ha fatto tardi in terrazza sperimentando la ricchezza enologica del Roero), la cascina Valfaccenda è un avamposto formidabile per partire alla scoperta di una terra selvaggia e indomabile, dove le vigne trovano casa su colline ripide e sabbiose, con pendenze marcate e suoli relativamente poveri. Qui – lungo la riva sinistra del fiume Tanaro, in un paesaggio vitivinicolo che è patrimonio dell’umanità con quelli di Langhe e Monferrato – si allevano Arneis e Nebbiolo.
Nel caso di Valfaccenda, si può aggiungere “solo” Arneis e Nebbiolo. La cantina del Roero, quest’anno alla dodicesima vendemmia, è infatti parte di un’esperienza unica nel panorama vitivinicolo italiano, quella del collettivo “Solo Roero” (www.soloroero.it): tre aziende agricole, tra Canale e Santo Stefano Roero (CN), tre vignaioli di prima generazione e un progetto mutualistico di valorizzazione del territorio che passa per due vitigni. “Il nostro è un percorso di condivisione – mi ha raccontato Luca Faccenda- crediamo nelle potenzialità del Roero, e cerchiamo di dimostrarla anche dal punto di vista economico. ‘Scontiamo’ l’eccessivo successo dell’Arneis, un vino che ha 30 anni di storia ma è prodotto in oltre 6 milioni di bottiglie”. Da qualche annata, Luca e Carolina hanno rinunciato a scrivere Arneis sulle bottiglie di Roero (bianco) DOCG. Sono l’etichetta (e il colore del vino) a dare un’indicazione a chi si accosta.
Oltre a Valfaccenda, fanno parte di SoloRoero la Cascina Fornace di Enrico Cauda e Alberto Oggero. Luca, Enrico e Alberto sono tre amici e tre artigiani del vino. Tutti e tre fanno vino da poco più di dieci anni, interpretando in modo personale i due vitigni guida del territorio e realizzando vini profondamente diversi. Sul portale SoloRoero si descrivono così, con parole che conoscendo i tre e frequentando i loro vini da poco meno di dieci anni sono davvero azzeccate. “Meditativo e riflessivo, posato, fedele o al bianco o al nero; è lui a interpretare l’artigianalità del vino in maniera totale con trattamenti centellinati e scelte ponderate davanti alla Natura.
La personificazione della saggezza e mai della seriosità” (Enrico); “enologo di formazione, coraggioso e consapevole, frenetico ed eternamente insoddisfatto; spesso proprio ancorandosi all’iniziale ‘non mi piace’ di alcuni suoi vini, è stato in grado di tirare fuori le sue migliori etichette” (Luca); ” è la leggerezza d’animo ad accompagnarlo da sempre, nelle scelte più impulsive e in quelle più sicure. L’imperturbabilità epicurea unita alla tenacia di chi traina il tandem con resistenza: quella stessa forza la imprime nei suoi vini, intessuti di slancio e dinamicità” (Alberto).
È facile immaginare di incontrare anche Alberto ed Enrico sulla terrazza di Carolina e Luca. Ma se non fosse così, potete seguire il “filo roero” (non è un refuso) che lega le tre cantine pedalando o camminando lungo il Grande Sentiero del Roero o seguendo l’itinerario descritto nel libro L’Italia di vino in vino (Altreconomia).
Valfaccenda Azienda Agricola
Loc. Valle Faccenda fraz. Madonna di Loreto 43
12043 Canale (CN)
www.valfaccenda.it
Tel: +39 339 7303837