Testo di Alessandra Piubello
Foto di Fabrice Gallina
Arrivi all’azienda Iole Grillo ad Albana di Prepotto e resti colpito dalla seicentesca villa padronale che fu villa estiva dei Conti di Udine, con annessa cappella gentilizia. Percepisci uno spirito del tempo e pensi che queste mura, opportunamente restaurate nel 2003, devono averne ascoltate di storie.
Fondata nel 1973, quest’anno l’azienda festeggia il cinquantennio dall’inizio dell’attività e pure un ventennio dalla creazione dell’agriturismo. Furono precursori nell’incentivare l’enoturismo nei Colli Orientali del Friuli e infatti a oggi riescono a vendere in cantina circa il 20-25% delle loro bottiglie (in totale, producono circa 40mila bottiglie all’anno).
Fu Sergio Mazzulin che, per la passione di poter gustare insieme agli amici più cari e alla famiglia un buon bicchiere di vino, acquistò il primo ettaro. Decise di dedicare e nominare l’azienda alla moglie, Iole Grillo. Poi il destino della famiglia vide, per la passione del vino, dei cambiamenti di vita importanti. Anna Mazzulin viveva a Ferrara, lavorando come biologa, senza però mai troncare le radici con l’azienda paterna. Fatto sta che Anna decide nel 1999 di lasciare tutto e ritornare in Friuli, dedicandosi con nuove energie ad un progetto di qualità aziendale. Ingrandisce passo dopo passo il parco vigne, arrivando fino agli attuali nove, suddivisi in sei appezzamenti, su terreni diversi: ghiaiosi, argillosi e marnosi.
A raccontarci la storia è Mattia Bianchini, il figlio venticinquenne di Anna. Giocava a pallacanestro in A2 quando nel 2013 la madre gli chiede di darle una mano al Vinitaly. “Per me – esclama Mattia, accarezzando Menta, un golden retriever rubacuori che è la sua ombra – fu l’innamoramento con il mondo del vino. Tanto che iniziai a studiare enologia”. Poi, questo ragazzone a cui piace guidare il muletto, capisce che l’azienda ha bisogno di un aiuto più concreto e di tipo più imprenditoriale e nel 2017 comincia ad affiancare la madre. Nel 2018 arriva Erika Barbieri, attuale enologa. La sorella Giulia, ventitreenne, dopo altre esperienze, all’inizio del 2022 ha deciso di entrare nell’attività di famiglia, inaspettatamente. L’amore per il vino, alla fine, ha riportato tutti ad Albana di Prepotto per costruire insieme il futuro aziendale. “Nessuno di noi tre è stato obbligato ad occuparsi di vino – dichiara Mattia – è stata una scelta sentita. Negli ultimi anni abbiamo fatto degli investimenti, soprattutto per macchinari tecnologici all’avanguardia. Nel 2006 sono stati ultimati i vigneti, che hanno un’età che spazia dai venti ai cinquant’anni. Lavoriamo molto con le microvinificazioni e assembliamo i vini che ci sembrano adatti solo successivamente”. In azienda si producono vini da vitigni autoctoni e internazionali, fra i quali il sauvignon, che ritengono essere il vino che più li identifica.
Mattia è dinamico, molto coinvolto nell’operatività aziendale: “Stiamo elaborando nuovi progetti, abbiamo più di una sfida in essere e questo è molto motivante per me. D’altronde siamo in una zona vocata, Prepotto ha le colline attorno che ci proteggono, vento diretto, e un notevole sbalzo termico che aiuta nei profumi. E tra noi giovani c’è molta sintonia, ci troviamo spesso, anche per degustare alla cieca ed imparare”.
Tra i vini che abbiamo assaggiato quello che ci ha colpito di più è stato lo Schiopettino di Prepotto 2019, dalle caratteristiche note pepate, dal tannino elegante e dalla beva aggraziata: un vino versatile e moderno.
Grillo Iole
Str. di Albana, 60
33040 Prepotto (UD)
Tel: +39 331 112 2435
www.vinigrillo.it