Testo di Annalucia Galeone
Foto cortesia di Asteres
Le Marche sono una regione al plurale, la declinazione del nome evidenzia l’indole poliedrica e le tante sfaccettature. È un territorio versatile dalle potenzialità e dalle risorse ancora non del tutto espresse e la particolare forma ricorda un pettine rivolto verso il mare. I paesaggi sono vari e variegati, i monti dell’Appennino, con un’altezza che supera i 1500 metri, declinano armoniosamente in dolci colline e occupano il 70% del territorio, fino ad arrivare alla costa bassa e sabbiosa lambita dalle acque dell’Adriatico. I borghi storici, di cui ben 29 comuni rientrano nel club I Borghi più Belli d’Italia, (Corinaldo, Cingoli, Esanatoglia, Gradara per esempio), sono posizionati tra il mare e le colline e sono il cuore pulsante della regione, uno scrigno che cela molti capolavori architettonici. Sono realtà orgogliose della propria identità, al turista che le visita si rivelano a poco a poco come un’innamorata al primo appuntamento. Passeggiando per le strade ci si immerge in un’atmosfera d’altri tempi, intima e autentica; le viuzze nascondono un patrimonio storico, artistico e culturale di inestimabile valore, che raccontano anni di storia, di tradizioni popolari e di culture contadine.
Una fetta importante dell’economia locale è trainata dall’enoturismo e dal made in Marche, sono circa 1176 le cantine presenti sul territorio, diverse le varietà di vini di cui quindici certificati Doc, cinque DOCG e uno IGT. Per dare slancio alla promozione del comparto e fare delle Marche una destinazione privilegiata, è stato approvato il bando “Enoturismo delle Marche: dalla vigna alla tavola” DGR n. 938 del 25 luglio 2022, nasce così una stimolante iniziativa ribattezzata: “Il Calice racconta”. L’obiettivo è contribuire a rafforzare l’esperienza enoturistica regionale attraverso il connubio tra ristorazione, cantine, birrifici artigianali e produttori di qualità delle Marche con 225 degustazioni che si terranno nei primi mesi del 2023, su tutto il territorio regionale. Per fare rete, aumentare la capacità di innovazione e facilitare lo sviluppo di nuove idee nella realizzazione sono state coinvolte le principali associazioni di sommelier, le condotte Slow Food di Senigallia e Jesi e la sezione regionale dell’Accademia Italiana della cucina.
“Lo scopo principale del progetto “Il Calice racconta” è quello di creare un network – ha spiegato Ea Polonara di Asteres, l’ente che ha messo a punto la programmazione con Inside Marche Live – Le cene degustazione saranno la migliore occasione per far conoscere le tipicità, ma soprattutto veicolare la cultura legata alle tradizioni e ai prodotti autoctoni. Questo avrà un impatto sullo sviluppo dell’economia locale sia in termini di flussi turistici, sia per quanto riguarda i produttori e tutti gli appartenenti alla filiera HO.RE.CA. Il principale punto di forza del progetto è il coinvolgimento dell’intero territorio marchigiano: sono state selezionate aziende provenienti da tutte le province in modo da poter offrire il più ampio ventaglio di prodotti, rispecchiando la varietà della produzione locale. La caratteristica principale è il coinvolgimento in prima persona di tutti gli attori, ai quali è stato assegnato un preciso ruolo operativo. Questa è stata la carta vincente che ha permesso al progetto già realizzato lo scorso anno di avere un ottimo successo. Ogni ristoratore si avvale della presenza di un sommelier per studiare un menu ad hoc e gli abbinamenti che meglio valorizzano le eccellenze della tradizione culinaria”.
La presentazione alla stampa e agli addetti ai lavori si è tenuta presso l’Istituto alberghiero Panzini di Senigallia, che ogni anno forma centinaia di ragazzi; a seguire un banco di assaggio con 200 vini per conoscere alcune tra le migliori espressioni di Bianchello del Metauro, Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica, il Lacrima di Morro e il Rosso Conero. La tappa “numero 0” delle cene degustazione si è svolta presso il ristorante La Paglia a Marotta dello chef e patron Stefano Berardinelli. Merita la visita il centro storico di Senigallia e il Palazzetto Baviera, con il piccolo chiostro e i soffitti del piano superiore interamente decorati a stucco dall’artista Federico Brandani. Se in estate capitate a Senigallia fate un salto al Summer Jamboree, il festival internazionale di musica e cultura dell’America degli anni ’40 e ’50 che coinvolge tutti i locali del lungomare.