Testo di Cristina Ropa
Foto cortesia dell’IPSAR Veronelli
C’è un tempo per ogni cosa, spesso si dice. Un tempo che noi creiamo in base ai nostri progetti, sogni, ambizioni o richieste dall’esterno. E poi c’è il tempo, con la T maiuscola. Quello della natura, delle stagioni, quello che ci dà gioia e benessere, quel ritmo perfetto e armonioso che tante volte non ascoltiamo e per ignoranza storpiamo con azioni scisse da tutto, anche da noi stessi.
Ritornare all’origine, all’ascolto, all’educare a perseguire tempi benefici con l’intento di raccontare una cucina sana – connubio di tradizioni e modernità – mettendo in rilievo tanti aspetti della vita associati a essa, come una scelta accurata delle materie prime, e quindi del presente, è ciò che ha mosso la creazione del ricettario I nostri tempi. Realizzato dagli studenti e dalle studentesse dell’IPSAR Veronelli della Città metropolitana di Bologna, in collaborazione con varie realtà del territorio tra cui l’Emporio Solidale Il Sole, l’Unione Comuni Valli Reno Lavino Samoggia, il Comune di Casalecchio di Reno, la LILT – Lega italiana per la lotta contro i tumori, l’AUSL – Servizio sanitario regionale e Luoghi di prevenzione – Centro Regionale di Didattica Multimediale per la Promozione della Salute.
Presentato il 28 giugno durante una cena organizzata da LILT, e realizzato grazie al prezioso contributo dei docenti Simone Fogacci e Maria Paola Lanzoni, questo libro racchiude la brillante inventiva di giovani promettenti cuochi e cuoche che si sono cimentati nella realizzazione di ricette facili, veloci da preparare, nelle quali hanno dedicato una particolare attenzione alla componente nutritiva, spiegata con cura nella descrizione di ogni piatto.
“Ogni ragazzo e ragazza ha avuto un mese di tempo per pensare alla ricetta da proporre – racconta il professor Fogacci – È stato molto formativo il fattore della collaborazione nel realizzare questo libro. Ognuno ha messo un piccolo tassello e poi è venuto fuori un lavoro d’insieme. Quello che ho imparato è che ogni ragazzo e ragazza porta con sé una serie di gusti e di stili che sono difficili da vedere nell’immediato. Come professori siamo abituati a parlare più che ascoltare. E invece se ti metti in ascolto puoi davvero conoscerli meglio. Ti rendi davvero conto della visione che hanno della gastronomia”. Un’esperienza che anche i giovani coinvolti hanno apprezzato sentendosi parte integrante e attiva del progetto. “È un libro completo e mi è piaciuto molto realizzarlo – commenta Francesco, uno degli studenti – è fruibile e non è noioso. Ad esempio io ho proposto la ricetta Insalata di fine giornata che non è la classica insalatona dove si mettono tanti ingredienti assieme senza un senso. Ho creato un compromesso tra praticità e gusto senza trascurare l’aspetto salutare. E questo tipo di approccio rispecchia la mia idea di cucina”. Mariana invece ha preparato le Orecchiette con peperoni e panna, semplice e gustoso e dei crostini con melanzane un piatto tipico della Moldavia, sua terra d’origine.
“Il problema di noi giovani è che avendo poco tempo mangiamo poco e male. “I Crostini di icra di melanzana che ho proposto per il libro sono un piatto della mia cultura e tradizione che mostra una chiara influenza della dominazione ottomana nei secoli passati. La matrice è la stessa di ricette mediorientali, quali la baba ganoush libanese o il caviale di melanzane della cucina kosher. Grazie a questa esperienza ho imparato a mettere in moto il cervello quando cucino. Di solito le ricette ci vengono date dall’insegnante e noi dobbiamo farle. Invece per questo libro è stato soddisfacente realizzare qualcosa partendo da noi”.
Prendere consapevolezza delle proprie capacità e dell’impatto positivo che esse possono avere sulla società e soprattutto sui più bisognosi, è stato anche il risultato scaturito dalla collaborazione avviata ormai da tempo con l’Emporio Solidale Il Sole. “Il ricettario I nostri tempi è un progetto che racchiude tanti aspetti: il discorso ambientale poiché non c’è spreco, quello professionale ed etico perché si inseriscono i ragazzi al tema del volontariato – racconta Milena Bellini, Presidente dell’Emporio – Inoltre abbiamo contribuito fornendo le materie prime e pagando la pubblicazione del libro grazie all’aiuto della Fondazione del Monte”.
Un Emporio questo che proprio durante l’inizio della pandemia da Covid-19, nel momento di più grande difficoltà per tante famiglie, ha saputo reagire con tempestività e professionalità per non lasciare solo nessuno. “C’erano persone che ci chiamavano e ci dicevano che non sapevano come fare a dare da mangiare ai loro figli. Lì ci siamo attivati creando pacchi di emergenza dedicati a loro. Per il resto dell’anno invece abbiamo continuato a lavorare cercando di dare un servizio dignitoso che non trasmetta il senso di carità. L’Emporio è dunque strutturato come se fosse un supermercato. Alle famiglie bisognose che hanno un ISEE inferiore a 7.500 euro l’anno, vengono assegnati dei punti mensili in base alla loro composizione che successivamente vengono scalati mano a mano che si procede con gli acquisti. Terminato l’anno viene ritirata la tessera e subentrano altre persone che sono in graduatoria”. Tra i prodotti offerti alle famiglie ci sono conserve e marmellate realizzate proprio dagli studenti e dalle studentesse del Veronelli e anche da altri Istituti Alberghieri.
“Quando abbiamo un surplus di frutta e ortaggi – racconta Bellini – li diamo a loro affinché possano realizzare salse, composte ecc.. Sono senza additivi, solo zucchero, spezie, tutte al 100% naturali”. Educare i più giovani ad alimenti sani è proprio uno di quei tasselli fondamentali per creare un futuro sostenibile partendo dal presente. Fondamentale in questo è stato il contributo anche della LILT che collabora con gli Istituti Alberghieri per sensibilizzarli ai temi della prevenzione oncologica e dell’educazione a un corretto comportamento alimentare e di Luoghi di Prevenzione impegnati nella realizzazione di laboratori di cucina didattica dedicati agli ammalati oncologici e alle loro famiglie. Anche l’azienda AUSL di Bologna è impegnata da anni in progetti per la prevenzione. Come affermato dal Dott. Maurizio Liberti e dal Dott. Gerarsi Astorino nella prefazione del ricettario) è importante fornire ai ragazzi e alle ragazze “nozioni scientificamente rigorose e metodi comunicativi efficaci per trasmettere con la debita forza ai propri coetanei messaggi importantissimi per vivere una vita il più possibile sana e libera dalla schiavitù di alcuni acciacchi perfettamente evitabili. Poche attenzioni quotidiane, buone abitudini adottate precocemente, costanza dei comportamenti, sono in fondo la vera e propria ricetta – per restare in tema – per creare una cittadinanza più sana e felice”.