Fabio Spada, ex Glass Hostaria, colpisce ancora e apre un nuovo locale con piatti semplici e di alta qualità.
Testo di Tania Mauri
Foto cortesia di Emilio Osteria di Mare
Portare tutto il sapore del mare in uno delle zone più belle di Roma. Stiamo parlando dell’Aventino, vicino al cuore della capitale, a due passi dal Circo Massimo, un quartiere che accoglie un pubblico eterogeneo con professionisti di giorno, famiglie e avventori la sera. Qui Fabio Spada, noto imprenditore e ristoratore del panorama romano, ha aperto, insieme a un team di professionisti del settore, Emilio Osteria di Mare.
Il nome Emilio, semplice, corto e veloce da ricordare, rimanda al Console che ha dato il nome all’Emilia-Romagna ma anche al Ponte Emilio, conosciuto come Ponte Rotto, il primo ponte in muratura di Roma che si trova dalla parte opposta del Circo Massimo. Osteria di Mare perché vuole essere un ristorante di pesce con una cucina facile da comprendere, una materia prima di qualità e un servizio curato: “Queste sono le basi che pensiamo debba avere un buon ristorante oggi – spiega Fabio Spada – Abbiamo scelto di mettere competenza e professionalità al servizio della semplicità, perché questo è il tipo di locale che oggi vogliamo proporre ai nostri clienti. Emilio è un’osteria di mare, che permette alle persone di mangiare bene, spendendo il giusto”.
Ad affiancare Spada ci sono “vecchi amici”, professionisti della ristorazione su cui ha potuto contare nel corso dei vari progetti che ha seguito. In cucina troviamo Emiliano Valenti, che vanta diverse esperienze tra il Convivio Troiani, Settembrini e Romeo, coadiuvato qui da una squadra di quattro ragazzi, tra cui il sous chef Giuseppe D’Auria. In sala c’è Vanessa Croce, che collabora con Fabio Spada da circa 13 anni (compresi i 10 trascorsi insieme da Glass Hostaria) capace di instaurare un rapporto semplice e informale con il cliente con classe e serietà.
L’insegna si distingue sin da subito per la rilassante atmosfera marina che si respira grazie alla scelta degli arredi puliti ed essenziali, all’utilizzo del legno, dei colori – bianco e blu – della luce naturale che entra dalle ampie vetrate e delle lampade sopra i tavoli che ricordano la vegetazione delle spiagge. Un’ambiente informale e molto piacevole per circa 70 coperti, diviso in varie sale, con cucina a vista, un bel bancone all’entrata e un dehors esterno “protetto” dall’ombra di un grande albero di Viale Aventino.
La proposta gastronomica è semplice e concreta, diretta e senza troppi fronzoli. Il menu, che cambia spesso e ha, ogni due-tre giorni, alcuni special, ruota intorno al pesce fresco che arriva dalle varie aste del litorale laziale, sempre nel rispetto della disponibilità giornaliera e della stagionalità. Il cliente può scegliere se mangiare un unico piatto o farsi tentare dai suggerimenti di Emiliano che ha pensato a una carta snella e dinamica dove il “pesce non viene mascherato da troppe lavorazioni ma è cucinato per esaltarne il gusto delicato e autentico”. L’idea di cucina si palesa a partire dagli antipasti pensati per poter arrivare velocemente in tavola senza trascurare la qualità, per cui si va dall’ Insalata con salmone marinato in casa per 48 ore con avocado e pomodori confit al Sauté di cozze e crostone di pane, dal Baccalà mantecato su polenta al Polpo rosticciato con stracciata e misticanza per citarne alcuni.
Per primi, secondi e dessert vogliamo citare alcuni tesori della cucina italiana classica che Emiliano compone interpretando la tradizione con personalità come lo Spaghetto alle vongole, il Risotto alla pescatora espresso, la Frittura di calamari, con panatura senza glutine, il Trancio di pescato del giorno scottato o il Tonno con panatura alle erbe e caponata di melanzane. Tra i dolci Tiramisù al bicchiere, fatto al momento, Torta di pere e cannella e la Crostatina ricotta e visciole (anche questi ultimi due senza glutine).
Per gli amanti dell’aperitivo ci si può sbizzarrire, dal tardo pomeriggio, tra i Crudi – piatti con tartare, carpaccio, molluschi, gamberi, ostrica, secondo disponibilità – o qualche piatto, tra cui l’evergreen Pane, burro di panna e alici del Cantabrico. Ai piatti si affianca una selezione dei vini pensata e messa a punto dallo stesso Spada con circa 200 etichette: una sessantina di bolle, 100 bianchi, 30 tra rosati e rossi, spaziando dal convenzionale al bio. Non manca una carta dei cocktail, firmata dalla bartender Antonella Digioia, composta da 12 signature (che portano il nome di cale e grotte pugliesi), oltre ai classici.
Emilio Osteria di Mare è un luogo dove si esce con la voglia di tornare per un piatto che ricordi e vuoi mangiare di nuovo, è il posto ideale per una buona sosta cittadina gustando alcuni piatti iconici gustosi e davvero ben preparati.
Emilio Osteria di Mare
Viale Aventino, 40
00153 Roma (RM)
Tel: +39 351 3087253
www.instagram.com/emilioosteriadimare