Testo di Isabelle Grabau
Foto cortesia di Artimino Wines
Artimino, settecento ettari di tenuta di caccia della famiglia de’ Medici, sì, siamo indietro nel tempo, esattamente nel 1596, quando Ferdinando I de’ Medici decise che quella collina, a poco più di 20 km da Firenze, sarebbe diventata la base per costruire una delle più belle e suggestive Ville della famiglia: La Ferdinanda. Così il de’ Medici, tra una caccia e un banchetto, poteva controllare a vista la città. Da sempre vino e olio le produzioni principali, oggi 80 ettari di Vigneti e 100 ettari di uliveti sono il fiore all’occhiello della produzione agricola aziendale.
Dagli anni 80 proprietà della famiglia Olmo, la tenuta è gestita dalla terza generazione, Annabella Pascale – Ad e Marketing Manager – e Francesco Spotorno Olmo, Presidente. Annabella guida sul campo un ambizioso progetto di riqualificazione di tutta la Tenuta. Luce all’enoturismo, alla voglia di contribuire al territorio per un turismo di qualità ma aperto a tutti, valorizzando la terra come luogo di rifugio e sostentamento, ma anche sostenibilità, arte e lusso inteso come scoperta e rispetto di un luogo ricco di storia e delle sue tradizioni, dove i servizi moderni sono il lasciapassare per vivere esperienze senza tempo.
Accanto alla villa, un resort con 36 stanze, una bella piscina con vista e nell’incantevole borgo a pochi passi dalla Villa una sessantina di appartamenti, un’altra piscina e una spa, tutto gestito dalla catena internazionale Melià.
Il ristorante “Biagio Pignatta” – nome dedicato al maggiordomo e braccio destro di Lorenzo de’ Medici – propone piatti pensati per valorizzare il territorio con un pizzico di contemporaneità e uno sguardo alla storia, come l’Anatra all’Arancia rielaborata da un’antica ricetta medicea, Tartare e fiorentina non mancano, paste fatte in casa ma anche risotti e qualche piatto di pesce come il Polpo scottato, pappa al pomodoro e olive della tenuta. Una proposta fresca e ricercata, da assaporare all’interno del ristorante o nel bellissimo dehors, piacevolmente sfiorati da una brezza particolare che caratterizza il clima del luogo, quasi tutto l’anno.
Rimane gestione diretta della famiglia la produzione vinicola, Artimino Wines, che dal 2022 vede la collaborazione di uno dei più importanti enologi italiani come consulente, Riccardo Cotarella. “Questo è un luogo speciale, unico nel suo genere; abbiamo quindi deciso, in accordo con la famiglia Olmo, di lavorare per far sì che i vini di Tenuta di Artimino siano distinguibili al primo sorso, nonché per rilanciare il Carmignano, una delle più antiche Docg italiane” dichiara Cotarella che lavora a stretto contatto con Enzo Ercolino, il Direttore Generale.
Da un lato le colline del Carmignano, dall’altro quelle su cui cresce il Chianti Montalbano. Nel mezzo il fiume Arno, che contribuisce a creare un microclima unico, con condizioni pedoclimatiche perfette per la coltivazione della vite. La Docg del Carmignano, prodotta esclusivamente nella zona in piccole quantità e apprezzata in tutto il mondo, oltre al vitigno autoctono Sangiovese, dichiara l’uso del Cabernet, anticamente chiamato “Uva Francesca” vitigno che, solo in questa zona, si potrebbe quasi considerare autoctono: si racconta infatti che fu portato da Caterina de’ Medici a metà del ‘500.
Tante le attività per scoprire il territorio locale, come la caccia al tartufo, passeggiate nel caratteristico Borgo medievale, cavalcate nel bosco, visita del Museo archeologico etrusco, e una serie di degustazioni dedicate agli amanti del vino.
È proprio sull’enoturismo e sulle wine experience che il management aziendale – tutto al femminile – decide di puntare in questi ultimi mesi. “Sono onorata di seguire le orme di mio nonno Gepin Olmo che ha voluto prendersi cura di questo territorio costruendo questa cantina e questo sistema di accoglienza. Sento la responsabilità come donna e mamma di lavorare per un mondo migliore dove il vino ha un ruolo importante per un tempo libero di qualità che promuove che promuove il Made in Italy, non soltanto la Toscana. Ringrazio Riccardo Cotarella, Enzo Ercolino e Nerina Di Nunzio di avere accettato questa sfida con me”, racconta Annabella Pascale.
Le tre wine experiences aperte a tutti, prevedono il tour della Villa La Fernanda e una merenda di accompagnamento: con Discover Artimino si scopre la storia della tenuta degustandone i vini, Discover Carmignano mette in evidenza l’eccellenza dei vini di Carmignano e per i più appassionati la Verticale del Carmignano Docg racconta le sfumature che un vino può sviluppare negli anni confrontando 5 annate – alcune introvabili – di Carmignano Docg (1998-2004-2006-2011-2017).È anche possibile prenotare un cestino pieno di specialità Toscane insieme a una bottiglia di vino della Tenuta per fare un Pic Nic tra gli ulivi, magari con vista sul borgo.
I vini:
Il Grumarello Docg, Carmignano Riserva, top della produzione, è un rosso importante, di grande qualità, che parla di terroir. Il Poggilarca, Carmignano Docg, rappresenta la storia della tenuta e della famiglia de’ Medici, i Chianti Montalbano e Chianti Docg Governo all’uso toscano, raccontano il territorio circostante. Il Ser Biagio, Barco Reale di Carmignano Doc è un rosso piacevole e fresco, e il Vin Ruspo, anticamente detto “vino rubato” è un vino rosato recentemente rivisto nella vinificazione, oggi elegante e delicato. Vin Santo, Occhio di pernice, Grappa e olio extravergine d’oliva completano la produzione.
Tenuta di Artimino
Viale Papa Giovanni XXIII, 1
59015 Artimino, Carmignano (PO)
Tel. +39 055 875141
www.artiminowines.com