Testo di Luca Sessa
Foto di Luca Sessa e Pellicano Group
Allontanarsi anche solo di pochi chilometri da Roma consente spesso di poter giungere in luoghi di grande fascino dal punto di vista storico e naturalistico, come nel caso di Ladispoli e della sua area limitrofa. Qui – accanto al territorio tagliato dai due piccoli fiumi Sanguinara e Vaccina – c’è una bellissima spiaggia rinomata per la sua sabbia nera in origine per la elevata componente ferrosa in essa presente, motivo che aveva reso il paese fino agli anni sessanta un luogo di villeggiatura rinomato per la possibilità di effettuare sabbiature terapeutiche.
Ma il fascino del luogo non si ferma al meraviglioso affaccio sul mare, ma è impreziosito da una forte presenza boschiva, dalle tante cromie di verde che caratterizzano giardini e sentieri, da un’oasi naturalistica (quella di Palo Laziale) e siti di grande rilevanza storica e archeologica che rendono la zona meta scelta da turisti e residenti per trascorrere momenti di piacevole relax.
A recitare un ruolo da protagonista sul lungomare è il Castello di Palo, una fortificazione di epoca medievale le cui prime notizie risalgono al 1132 e che nel corso dei secoli ha visto avvicendarsi nelle sue stanze molti proprietari tra cui Francesco Orsini, Papa Alessandro VI (Borgia), Felice Della Rovere Orsini, i Papi Paolo III e Sisto V, i Cardinali Flavio Orsini e Virginio Orsini, sino a giungere al 1780, anno in cui il castello fu comprato dalla famiglia Odescalchi, gli attuali proprietari. Accanto a questa straordinaria opera c’è La Posta Vecchia, elegante struttura che sorge sui resti di una grande villa marittima romana, costruita nelle immediate vicinanze dell’antica città, etrusca prima e poi romana, di Alsium.
Quella che è possibile ammirare oggi è una costruzione seicentesca voluta dagli Odescalchi e destinata, nel corso del tempo, a funzioni doganali, di albergo, ristoro e stazione di posta pontificia. Distrutta nel 1918 da un incendio, rimase quasi del tutto abbandonata sino alla sua ristrutturazione voluta negli anni ’60 da Paul Getty, opera di recupero che è andata ben oltre le iniziali aspettative grazie a ritrovamenti di straordinario valore, i resti di una villa romana con pavimenti in mosaico con ricche decorazioni geometriche e floreali di epoca tardo antica.
Un luogo che consente di attraversare secoli di storia, grazie ‘all’anima’ romana nel piano sottostante, ma anche ammirando la collezione di Jean Paul Getty, un serie di preziosi oggetti ubicati nelle varie stanze de La Posta Vecchia, dal glorioso arazzo del diciassettesimo secolo alla mappa del grande Piranesi, fino ai busti di marmo che raffigurano gli imperatori romani Vespasiano e Agrippa. Uno spazio dedicato alla storia e all’arte divenuto nel tempo anche un elegante struttura ricettiva che consente di unire mare, piscina, relax e natura e di vivere un’esperienza gastronomica che oggi abbraccia l’italianità e l’autenticità dei sapori grazie al meticoloso lavoro di Antonio Magliulo, chef del ristorante The Cesar. Originario di Caserta, Antonio ed è al The Cesar a La Posta Vecchia dal 2011 prima accanto allo Chef Michelino Gioia, poi diventando Executive Chef. Dopo aver mosso i primi passi nel mondo della cucina alla scuola alberghiera di Benevento, ha proseguito il suo percorso con le fondamentali esperienze accanto a gradi maestri della cucina come Alain Ducasse, Enrico Crippa e Gaetano Trovato.
La filosofia culinaria di Magliulo è evoluta nel corso degli ultimi anni abbracciando un approccio sempre più focalizzato sull’autenticità dei sapori, processo reso possibile dall’orto che cura personalmente e dall’approvvigionamento di materie prime rigorosamente stagionali per portare in tavola il gusto dell’italianità nel senso più ampio del termine, spaziando tra territori e tradizioni, ricette e gusto. Antonio ritiene fondamentale ricerca armonia e equilibrio nelle sue proposte per essere in grado di mangiare un piatto anche a occhi chiusi, riconoscendo ogni ingrediente senza guardare, lasciando a ogni sapore il suo momento”. Un manifesto alle intenzioni ben rappresentato dagli golosi assaggi di benvenuto e soprattutto da una irresistibile versione della focaccia pugliese, il tutto corroborato da un contesto con pochi eguali, dalla bellissima terrazza alla vista del mare con relativo tramonto alla piacevole e rinfrescante brezza sino al sottofondo musicale della leggera risacca.
Il pranzo ci permette di apprezzare sapori intensi e consistenze accattivanti come nel caso dell’Astice, friarielli di campo e vino bianco e del Risotto, gamberi rossi, burrata affumicata ed erbe, piatti freschi e armonici al palato, e di percepire il valore del bagaglio tecnico di Magliulo, che anche nelle preparazioni apparentemente semplici riesce ad aggiungere un tocco personale che arricchisce la texture dei piatti. La Ricciola, zucchine e pomodoro lascia il ricordo del sorprendente gusto del pomodoro e il Dessert al cocco e lampone porta in tavola anche un’eleganza visiva e palatale. L’indovinato percorso dei vini, una riuscita alternanza di bianchi fermi e bollicine (Marisa Cuomo Costa d’Amalfi, Arneto Bellafonte, Ferrari Perlè e Moscato Ca’ Gal Lumine) ha completato il rifocillante intervallo dal caos cittadino all’insegna dell’arte, della storia e del gusto.
The Cesar – La Posta Vecchia Hotel
Palo Laziale
00055 Ladispoli (RM)
Tel.: +39 06 9949501
www.postavecchiahotel.com/it/esperienze-culinarie/ristorante-the-cesar.html