Testo di Gualtiero Spotti
Foto di Manuel Manso
Di questi tempi seguire la cronologia professionale di Ana Roš risulta essere una pratica piuttosto complicata. La cuoca slovena ha letteralmente innestato la quinta marcia di una macchina gastronomica che – oltre a macinare riconoscimenti planetari e ad aver posizionato la Slovenia sulla mappa delle destinazioni food – ha messo in fila l’apertura di una panetteria (Pekarna Ana) a Ljubljana) e oggi la novità (con apertura il 13 ottobre) di Jaz, un ristorante sempre nella capitale slovena con Leonardo Fonseca alla guida della cucina.
Come se non bastasse sono arrivate le celebrazioni della terza stella Michelin, conquistata meno di un mese fa per una delle sole otto donne al mondo che possono vantare i tre macaron appuntati sulla giacca. In mezzo a tutto ciò, Ana Roš ha trovato il modo di far visita a Marlene Vieira nel suo ristorante Marlene, a Lisbona poco più di una settimana fa, con la sua prima uscita da tri-stellata e in una cena/evento davvero speciale.
Sulle rive del fiume Tejo, a casa di una cuoca di talento che, con buona probabilità finirà tra le pagine della prima edizione unicamente portoghese della Michelin dopo i molti anni trascorsi in coabitazione con la Spagna (l’uscita è prevista per febbraio del prossimo anno), è andata in scena una serata di gran gusto, accompagnata magistralmente dai vini importanti di Quinta Dos Carvalhais, nella regione del Dão, raccontati dalla brava sommelier di casa, Gabriela Marques.
Ana Roš ha portato i sapori della sua terra e alcune preparazioni che raccontano la realtà di Hiša Franko, dai Bignè di mais alla ricotta, alla Trota con nocciola e rafano, fino ai Frutti di bosco con formaggio Zemljanka e malto d’orzo; mentre Marlene Vieira ha deliziato i presenti tra Ostriche con cetriolo e caviale, un Eclair alle vongole, la Seppia con fagioli e brodo di fagioli e il Maiale nero dell’Alentejo con funghi e prugne. In tutto una dozzina tra assaggi e piatti veri e propri che hanno detto di un bell’equilibrio nell’economia gustativa della serata, con il valore aggiunto, non da poco, di un ristorante logisticamente spettacolare.
Il ristorante Marlene è un palcoscenico dove anche gli ospiti sono protagonisti e possono osservare in ogni momento quello che accade nella cucina aperta e centrale nella sala, con una manciata di postazioni ancor più privilegiate da island counter, a stretto contatto con i cuochi. Marlene, classe 1980 e originaria di Maia, un paese nel nord del Portogallo, con Ana Roš ha inaugurato una serie di eventi con cuochi internazionali che animeranno i prossimi mesi.
Vale la pena passare da Lisbona anche solo per assaporare i piatti del ristorante giocati tra ricercatezza e comfort, con il racconto delle tradizioni culinarie lusitane e le suggestioni di altre culture che si rincorrono tra i tavoli di un locale definito dalla stessa cuoca “un po’ irriverente” nella sua proposta. Per chi invece è meno propenso alle esperienze gourmet in punta di creatività, l’alternativa è il vicino Zunzum, un gastrobar colorato e divertente con un menu più diretto e agile, in un ambiente vivace tra musica, cocktail e un piccolo angolo shop per portarsi a casa qualche delizia portoghese.
Marlene
Av. Infante D.Henrique
Doca do Jardim do Tabaco
Terminal de Cruzeiros de Lisboa
Tel: +351.912626761
www.marlene.pt