Testo di Tania Mauri
Foto cortesia di Gelateria Giuffrè
Da chef a gelataio, Alessandro Giuffrè porta a Roma il gelato buono e fatto bene per fare quartiere e ritrovare i rapporti di buon vicinato di un tempo.
Raccontare Roma attraverso il gelato, o meglio quella parte di Roma dove è cresciuto e dove vive oggi con la famiglia. Questo è quello che ha fatto Alessandro Giuffrè, classe 1980, che a soli 21 anni apre, a Trevignano Romano, prima una gelateria-creperia e, pochi anni dopo, un ristorante, studiando alla corte di grandi chef come Antonio Sciullo e Antonio Chiappini. Dopo 10 anni, passati in cucina, s’innamora della pasticceria e del gelato, un’arte scritta nel DNA della famiglia Giuffrè da tre generazioni (i Giuffrè sono originari di Messina alla cui “corte venivano da tutti Italia per imparare l’arte bianca e del gelato” ndr). Seguendo questa passione, nel 2013, porta a Roma uno dei più grandi franchising di gelateria in Italia, per poi lanciare un brand tutto suo. Nasce così la prima gelateria pasticceria a suo nome, Giuffrè, Forno & Gelato, tra i sanpietrini di Trastevere, lanciando un format innovativo che unisce gelato artigianale e pasticceria di qualità e dove i due elementi naturali – il caldo e il freddo – dialogano tutto l’anno, creando un’armonia che amplifica il gusto. “Vogliamo fare un gelato che piace e riporta alle emozioni e ai ricordi di quando eravamo bambini” ci spiega Alessandro. “Oggi abbiamo visto che nella gelateria classica possiamo unire più cose, come il forno dove c’è la tradizione e ci sono i ricordi. Nei nostri punti vendita portiamo le storie di quartiere e le peculiarità della città”.
Giuffrè e la moglie Giorgia sono partiti dal loro quartiere, Trastevere, con la prima insegna a marchio e lo scorso anno hanno aperto in Via dei Colli Portuensi 596, uno spazio più piccolo che vuole essere un format replicabile, curato negli arredi e dall’ampia offerta che va, anche qui, dal gelato alla pasticceria da forno.
“La nostra idea è mantenere la tradizione di ogni quartiere, città e paese in cui andiamo. Pensiamo ci debba sempre essere uno studio accurato del posto e trovare persone del luogo da coinvolgere, persone che lo conoscono bene e sanno fare rete perché per noi è importante vivere il luogo in cui si è, parlare con le persone che si incontrano. Il cliente diventa amico o comunque conoscente, che spesso ci racconta la storia del negozio, di cosa era prima, o di quello che succede in zona. Vogliamo fare il gelato sì, ma anche costruire relazioni con i commercianti, con i vicini, provare a riportare e ritrovare la vita di quartiere come era una volta. Quando ci siamo fermati abbiamo sentito questa necessità che la mia generazione ha perso, diventando tutti più frenetici e meno attenti. Con molta calma vogliamo replicare Giuffrè, senza esagerare, nel modo di essere sostenibile – sia dal punto di vista energetico che della qualità della vita – e nel vivere il quartiere. E questo anche inserendo dei gusti che raccontino il loro rione, la loro storia, certe abitudini, come il Trasteverino o il Porta Portese, così come nascerà i Colli Portuensi” spiega Giuffrè. I negozi cambiano offerta a seconda delle stagioni e delle fasce orarie, il gelato ovviamente rimane tutto l’anno. Il laboratorio è a vista: qui gelatieri esperti mantecano il gelato sul momento, davanti al cliente.
Ma veniamo al gelato che si candida a essere il grande protagonista dell’estate 2023, con la previsione di consumi in aumento del 25% rispetto alla stessa stagione del 2022, con 2,8 chilogrammi annui di consumo pro capite.
Gusti classici o alla frutta, granite e sorbetti, Giuffrè non pone limiti alla sua creatività a partire dallo Zabaione fatto come una volta con Marsala, morbidissimo, per poi passare al Trasteverino con biscotti al sale e gianduia, un ricordo della merenda della nonna, dal Porta Portese, gelato alla nocciola con mandorle tostate affogate nel gianduia, al Portonovo, cioccolato al caramello variegato con polvere di arachidi salate e caramellate (creazione del maestro Paolo Brunelli) fino al Ricotta e Fichi, per veri intenditori. La panna è inclusa, come ovunque nella Capitale, ed è disponibile in quattro versioni: classica, caffè, cioccolato e zabaione.
In occasione della riapertura di Ripa Grande, lo spazio polivalente posizionato dove un tempo sorgeva l’antico porto fluviale della città di Roma, sulla sponda del Tevere tra l’Isola Tiberina e Porta Portese, Alessandro Giuffrè propone il Giardino di delizie un sorbetto alla ciliegia con un lievitato alle albicocche fresche. Il gelataio vuole riportare un gusto e un’atmosfera che la viterbese Olimpia Maidalchini offriva durante feste e riunioni all’insegna del bel vivere, coltivando ciliegie, prugne e albicocche per servirle in una “sua” versione ghiacciata.
“Il mondo del gelato, deve evolversi sempre più verso l’enogastronomia; l’esperienza deve e può essere inclusa in un nuovo percorso degustativo più ampio” spiega Giuffrè che a Ripa Grande correla la novità del gelato esperienziale con suggestioni e gusto, bellezza e bontà, anche con cocktail trasformati in sorbetti da abbinare ai fritti in carta o alla pizza.
Superfluo dire che Giuffrè usa solo materie prime di alta qualità che seleziona personalmente, così come raccontarvi che la prima fan del suo gelato è l’adorabile figlia, ma anche che lo Zabaione dà una vera e propria dipendenza. È però importante sottolineare come è sempre scontato e facile mangiare un gelato buono e fatto bene – per non parlare degli Specialty Coffee presenti anche nel gelato e nella granita al caffè – così come essere accolti con il sorriso e una gentilezza fuori dal comune. O avere la fortuna di incontrare Alessandro e Giorgia dietro il bancone che possono consigliarvi su cosa assaggiare o abbinare gusti stravaganti (come la granita di ciliegia e pesca) e visitare nei vari quartieri dove hanno sede le loro “gelaterie” essendo Giorgia una guida e appassionata di storia e vera esperta di aneddoti e curiosità della città. Ad esempio: voi lo sapevate che in occasione dei festeggiamenti per San Pietro e Paolo, la basilica di San Pietro veniva letteralmente ricoperta da migliaia di fiaccole e lanternoni grazie all’instancabile e paziente lavoro portato avanti da una nutrita squadra di operai acrobati chiamati i sanpietrini? Giorgia docet.
Gelateria Giuffrè
Viale Trastevere, 255
00153 Roma (RM)
Viale dei Colli Portuensi, 596
00151 Roma (RM)
www.gelateriagiuffre.it