L’ospitalità è uno dei valori fondanti la civiltà europea. Nell’Odissea, il poema omerico risalente al IX secolo a.C., è possibile rintracciare i tratti costitutivi delle profonde tradizioni culturali dell’Occidente. Tra di essi l’ospitalità ha un ruolo centrale: coloro che rispettano il valore dell’ospitalità sono cari agli dèi. Il popolo dei Feaci – che accoglie il naufrago Ulisse, lo veste e lo fa sedere, ancora pima di conoscerne il nome, alla mensa del re Alcinoo – vive in pace e ricchezza. Non così i Ciclopi, giganti e pastori dalle sembianze disumane, figli di Poseidone, il dio del mare. Polifemo, uno di loro, non accoglie l’eroe greco e i suoi compagni, li imprigiona con l’intenzione di sbranarli uno per uno. Grazie alla sua proverbiale astuzia, Ulisse ubriaca il gigante e lo priva del suo unico occhio, riuscendo a fuggire e a riprendere il mare non prima di aver rivolto al suo nemico parole di sdegno per la sua mancanza di riguardo nei confronti degli ospiti.

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