Percorso
arte e natura
Nel cuore del Burgenland
Il bistellato Taubenkobel e l’azienda vinicola Gut Oggau
Testo di
Anabel Frutos
Foto cortesia
Nel cuore del Burgenland
5 minuti

Ci dirigiamo nel cuore della regione austriaca del Burgenland, a solo un’ora di macchina dalla capitale Vienna, precisamente a Schützen am Gebirge, un piccolo e affascinante comune di circa 1.400 abitanti, ricco di tradizione culturale e vinicola. Situato sulle colline di Leithaberg, vicino al lago Neusiedl e circondato da vigneti che producono alcuni dei migliori vini bianchi e rossi del Paese, questo luogo è una meta molto apprezzata dagli amanti del vino.

Ma se questo piccolo comune è noto a livello internazionale come una delle destinazioni gastronomiche più importanti, lo si deve a Taubenkobel, un ristorante oggi con due stelle Michelin che ha conquistato che si sta affermando in tutta Europa. Situato nel Relais & Châteaux che porta lo stesso nome, dispone di camere e suite dove arte, architettura e natura si intrecciano in un armonico insieme. Taubenkobel è stato fondato nel 1984 da Walter ed Evelein Eselböck, che trasformarono un’antica colombaia in un ristorante di riferimento basato sul rispetto del prodotto locale, sull’autenticità e su una creatività travolgente. Oggi sono lo chef Alain Weissgerber e sua moglie Barbara Eselböck a portare avanti l’eredità, traghettando il ristorante verso l’eccellenza.

Appena si entra a Taubenkobel si percepisce di essere in un luogo speciale e unico, non solo per la natura che lo circonda, ma anche per l’atmosfera di calma e relax degli interni. La parte gastronomica è il cuore del complesso, che ospita due spazi culinari distinti ma con la stessa cucina: Greisslerei beim Taubenkobel, un bistrot informale e un negozio gourmet dove si serve cucina tradizionale austriaca e acquistare prodotti locali. Taubenkobel, il ristorante fine dining, invece, fonde sapori regionali con tecniche classiche francesi, grazie alle origini francesi dello chef Alain Weissgerber. I piatti sorprendono non solo per il gusto, ma anche per la loro presentazione artistica e per la capacità di evocare paesaggi, stagioni e ricordi.

Dietro a questo ristorante si cela la filosofia culinaria: raccontare storie, emozionare il commensale e connetterlo al territorio. È ciò che ha realizzato Alain Weissgerber, grazie alla stretta collaborazione con agricoltori, pescatori, cacciatori e produttori del Burgenland, creando piatti che riflettono l’essenza della regione. Uno dei pilastri fondamentali di Taubenkobel è la sostenibilità, privilegiando ingredienti stagionali e pratiche rispettose dell’ambiente. Per Alain, nominato Cuoco dell’Anno dalla guida Gault&Millau, il vero lusso risiede nella purezza del gusto e nella libertà di scelta.

Il menu degustazione, che varia a seconda della stagione, è un omaggio al Burgenland e si sviluppa in uno spazio, curato nei minimi dettagli, dalla musica all’illuminazione fino al servizio. L’esperienza inizia con piatti intensi e stagionali come il Gambero rosso alla griglia con brunoise di peperoni locali e beurre blanc alla nocciola e prosegue con deliziose combinazioni come Uovo con rafano e caviale, o Brioche tostata con burro di girasole. Tra i piatti principali spiccano sapori freschi e delicati come Trota con rafano e siero di garofano bianco, funghi ripieni con perle nere e crema di nocciole, o Anguilla affumicata del lago Neusiedl con aceto di mele, foie gras e pasta fritta. Eccellente anche l’Agnello alla griglia con bietole e l’Anatra alla brace con cotoletta di cipolla e arancia, che esaltano la succosità e il gusto della carne. Per quanto riguarda i dessert, la frutta locale è protagonista con combinazioni armoniose e sorprendenti, come Mandorle verdi con caramello salato e spinaci, un dolce che gioca tra il dolce e il salato; una fresca interpretazione delle Fragole con yogurt e pepe; o il Formaggio erborinato con gelato all’albicocca, che bilancia l’intensità del formaggio con la dolcezza del frutto.

Posto
Europa/Austria
Taubenkobel

Il ristorante è stato pioniere nell’introduzione dei vini naturali nei suoi abbinamenti, in particolare quelli della cantina Gut Oggau, fondata dalla sorella di Barbara, Stephanie Tscheppe, e suo marito Eduard Tscheppe. Questi vini si integrano perfettamente con il menu degustazione, esaltando ogni piatto. Durante la cena, Barbara – riconosciuta nel 2017 come Maître dell’anno – ci ha illustrato ogni vino servito in abbinamento.

Non resta che visitare anche la cantina Gut Oggau, situata nel piccolo paese di Oggau am Neusiedlersee, ed entrare in un universo dove vino, natura e creatività si intrecciano in modo unico. La storia comincia nel 2007, quando Stephanie ed Eduard acquistano un podere del XVII secolo con una cantina abbandonata da più di vent’anni. Decidono di ristrutturarla e adottare un approccio completamente naturale e biodinamico, rispettando i cicli della natura. Il risultato? Riconoscimento internazionale e presenza nei migliori ristoranti del mondo. La degustazione non è solo un assaggio: si esplorano le personalità dei vini, ciascuno rappresentato da un’etichetta che raffigura un membro di una famiglia immaginaria, dalla giovane “Theodora”, al raffinato “Timotheus”, al leggero “Atanasius”, o i “genitori”, “Mechthild” e “Bartholdi”, che affinano in vecchie botti raggiungendo una profondità maestosa. La visita a Gut Oggau è un’esperienza informale e accogliente, accompagnata da prodotti locali, dove non si beve solo vino, ma si ascoltano racconti e si “assapora” la terra.


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